1. La domenica presente è dedicata a Gesù buon Pastore. La messa fa risaltare molto bene questa solennità. Gesù ha voluto soffrire per noi. Toccava a noi riparare l'offesa fatta ad un Dio, ma Gesù ha voluto farlo con il suo sangue preziosissimo ed i suoi meriti infiniti.
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2. Gesù Cristo ha sofferto per noi lasciandoci l'esempio, affinché anche noi facessimo come egli ha fatto. Anche noi moriamo crocifissi, dobbiamo sopportare pazientemente, per amor di Dio e delle anime, pene, malattie, contraddizioni, umiliazioni. Gesù soffrì non perché lo meritava ma perché ci amava.
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3. "Io sono il buon Pastore" (Gv 10,11), ecco l'affermazione che dà di se stesso. Egli è buon Pastore, perché è via, verità e vita, e nutre le anime con l'eucarestia. Gesù è il buon Pastore, conosce le sue pecorelle ed esse lo conoscono. Ha subìto la crocifissione e la morte pur essendo innocente. Anche le pastorelle devono soffrire qualche cosa per le anime.
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4. Farsi religiosi vuol dire anche essere soggetti a ricevere torti, umiliazioni, ingiurie. Fare la pastorella significa condurre la vita di Gesù buon Pastore. Il buon Pastore si fece conoscere con due eccessi d'amore: diede la sua vita per noi e istituì l'eucarestia come cibo delle anime. Il buon Pastore è il vostro esemplare.
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5. Vivere senza commettere volontariamente nessuna offesa a Dio. Non dire: questa è una piccola mancanza. Mentre il peccato grave causa la morte dell'anima condannandola all'inferno, il peccato leggero la raffredda e la dispone al peccato grave. Se con le nostre mancanze non crocifiggiamo Gesù, perché sono leggere, lo incoroniamo di pungenti spine e lo flagelliamo.
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6. Chi ama veramente Gesù, non farà mai questo. Recitare spesso: "Ab omni peccato, libera nos Domine". Non dire bugie, la verità è una. E' meglio essere birichine che raccontare cose non vere. Emendarsi in questo e soprattutto evitare le bugie di opere. Riparare i nostri peccati, i peccati dei vivi perché si salvino, e quelli dei morti perché vadano presto in cielo. E siccome non si può riparare senza soffrire è necessario fare delle mortificazioni, se volete anche piccole, sempre però nell'obbedienza.
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7. Tre cose dobbiamo oggi pensare: - Gesù è il buon Pastore. - Egli ha dato la vita per le pecorelle. - Gesù ha lasciato se stesso in cibo alle anime. In questa casa Gesù non veda nessun peccato.
San Pietro - Massa Martana (PG) 23 aprile 1950
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10 San Pietro - Massa Martana (PG), 23 aprile 1950