RITIRO I - 1950 -
36. LE GRANDI VERITÀ36 1. L'amore che una religiosa ha verso Dio si conosce dalla stima, dall'affetto e dall'attaccamento alla propria congregazione.
Una volta che l'Istituto è riconosciuto, la volontà di Dio è manifesta; e vi si aderisce mediante la corrispondenza e la pratica delle sue leggi e delle sue opere.
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2. Quando si ama tanto il Signore, si ama la propria congregazione. Un anno fa vi ho mandato una circolarina sulla necessità di praticare le vostre costituzioni. Comprenderle, osservarle, impararle alla lettera, e specialmente allo spirito.
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3. Le singole religiose e gli Istituti stessi vanno soggetti a tentazioni. Capita un po' in ogni luogo. Voi non prendete i cattivi esempi; ma seguite i buoni. L'orgoglio umano è gran nemico dello spirito religioso e porta alla rovina.
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4. Quando si ama veramente il Signore, si vive da fervorosi; e chi ha fervore è attaccatissimo all'Istituto. Questo attaccamento si conosce da:
a) Zelo per le vocazioni;
b) cura delle vocazioni che già sono in casa;
c) buon esempio a tutti coloro che ci stanno attorno.
Nella meditazione, nella visita, nelle pratiche di pietà, sempre onorare Gesù Maestro via, verità e vita.
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5. Esorto a leggere il libro: "Brevi meditazioni per ogni giorno dell'anno". Da quanto vedo, penso sia utile per tutte le pastorelle, prenderlo per un periodo di tempo, come libro di meditazione.
E' completo sostanzialmente; nutre la mente, lo spirito, l'anima; sono le grandi verità, le grandi virtù, le grandi devozioni. Sono brevi perché si ebbero presenti le persone che hanno poco tempo o poca preparazione a meditare. Ma voi le potete unire a tre a tre: in modo di fare tre punti, come di un'unica meditazione. Sarà cosa grata a Gesù Maestro, via, verità. Grande verità: noi siamo stati creati, vi è un Dio che esiste prima di tutti e di tutto, e noi siamo usciti dalle sue mani. Questo Dio ci aspetta al giudizio. La vita è una breve prova di fedeltà a Dio. Chi sarà stato fedele avrà il premio eterno; e chi non sarà stato fedele avrà l'eterno castigo.
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6. Nella vita presente ci stiamo poco, ma in questo poco possiamo farci sante come santaTeresa o dannarci come Giuda, il quale era un apostolo. La libertà è un grande dono, ma è assieme un grande pericolo; difatti chi se ne serve in bene si salva e si santifica; chi se ne serve in male e pecca, si perde.
Eva poteva cibarsi o no del frutto proibito; lo fece e offese il Signore. Temere che la libertà metta a rischio la nostra eterna salvezza. Gesù ora è tutta bontà e misericordia, ma dopo la morte, sarà solamente giudice.
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7. Grandi verità: vi è un paradiso, il posto dei buoni; e un inferno, luogo dei disperati. Risurrezione della carne, giudizio finale, vita eterna. Noi andiamo quotidianamente incontro ad un giudizio, che sarà tale quale ce lo prepariamo. Ciascuno riceverà la sentenza come la merita.
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8. Gesù ha istituito la Chiesa, il Papa, il sacerdozio. Ha istituito lo stato religioso. La vita religiosa è più perfetta della vita cristiana, voi siete state preferite, avete grazie di predilezione.
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9. Nella Chiesa Gesù ha istituito il battesimo, la cresima, la penitenza, l'eucarestia. I sacramenti quali mezzi di grazia e santificazione. Perché riflettere su queste verità? Perché chi ora crede, un giorno vedrà. La fede si muterà in visione. Ora crediamo in Dio; allora lo godremo faccia a faccia, lo vedremo per tutta l'eternità. Altro motivo: se non facciamo atti di fede, se non pensiamo alle verità eterne, la virtù si raffredda, si illanguidisce. Vi sono tante occasioni di vedere cose non buone, di ascoltare persone non buone, di trovarsi a contatto con ciò che è contrario al bene, e se dimentichiamo le eterne verità, capita che l'inferno non ci fa più paura, che il paradiso non ci attira più e risulta che ce ne allontaniamo con una vita tiepida.
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10. E' necessario meditare. Come si fa la meditazione? Per ottenere un buon frutto, prepararsi ad essa fin dalla sera prima, come per la comunione. Alla sera pensare al soggetto ed al proposito della meditazione dell'indomani. E intanto disporsi con pensieri santi, nel raccoglimento e nel silenzio. Il tempo che segue la cena è sacro, ed il fervore di una comunità si misura anche dalla puntualità nell'andare a riposo, e nella levata. Presto a letto e presto fuori dal letto. Dopo le orazioni escludere ogni pensiero e parola che non sia di vita eterna; evitare anzi anche i discorsi spirituali.
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11. Si pensa: Domani farà la meditazione sulla flagellazione di Gesù, sull'incontro di Gesù con la Madonna sulla via del calvario, sulla scena della Veronica; su di un articolo delle costituzioni... e ci si dispone a tali pensieri e considerazioni. Durante la notte le idee si orientano, nella mente, ed i sentimenti si assestano nel cuore.
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12. Ascoltare Gesù buon Pastore; e per ascoltarlo è necessario il riposo. Il riposo ed il silenzio della sera, assicurano il raccoglimento della mattina che segue. Meditare, altrimenti la fantasia e le storielle prendono il sopravvento e l'anima rimane vuota e smarrita.
La religiosa non possiede nulla quaggiù, ma ha di suo il paradiso. Tutte le volte che rinuncia a qualche cosa di terreno, aumenta la sua proprietà in cielo.
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13. Lettura spirituale. Avete bellissimi libri per fare la lettura spirituale. Ciò che importa, non è cambiare frequentemente anzi la ripetizione forma bene le idee e scende allo spirito. Non sono le molte idee, ma le idee approfondite che giovano all'anima.
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14. Leggere la santa Scrittura; considerazione delle eterne verità, discorsi santi, che alimentano la fede. "Credo Domine adiuva incredulitatem meam" (Mc 9,24). Chi medita non pecca. "Memorare novissima tua et in aeternum non peccabis" (Eccle 7, 36).
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15. Giova moltissimo all'anima essere per davvero di vita interiore. Voi avete nelle vostre case la cappella che è l'oratorio privato dove andate per trattenervi con Gesù. Vi è un altro oratorio privatissimo; è la cella del cuore ove l'anima di tanto in tanto s'incontra con lo Sposo. Marta e Maria accolsero Gesù nella loro casa. Marta si dedicò alle faccende; Maria invece, ritiratasi col Maestro nella cella più silenziosa, si sedette ai suoi piedi per ascoltarlo, per parlargli, per chiedere ed ottenere perdono delle sue colpe e rinnovare la sua vita.
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16. La preghiera è l'incontro dell'anima col suo Dio. Nell'oratorio privato, che porta sempre con sé l'anima resta sola con Gesù solo; fa tacere tutte le altre voci per ascoltare unicamente quella di Gesù.
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17. Nessuna religiosa faccia a meno di questo oratorio, ove può sempre incontrarsi col Signore ed intrattenersi con Lui in dolce intimità. Allora le verità diventano sempre più chiare, e la fede aumenta. Purtroppo vi sono suore che, agendo in maniera contraria, dopo qualche tempo finiscono per avere poco spirito religioso; persone consacrate a Dio che vedono tutto con occhio umano e pensano, giudicano, ragionano, scherzano solo al modo umano. Non è l'abito che fa la religiosa, ma la vita di fede, la vita soprannaturale. Seguire le massime del Vangelo; far nascere dalla fede le buone opere, l'apostolato.
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18. Entrate profondamente nello spirito di Gesù Cristo. Parlate frequentemente con Lui, al mattino, alla sera, lungo il giorno. Ditegli: "
Loquere, Domine" (1Sam 3,9). E poi un giorno andremo a vederlo per sempre in paradiso "
Sicuti est" (1Gv 3,2).
1950 (?)
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