II pittore accettò e si pose all'opera. L'affresco era quasi ultimato: non gli rimaneva da dipingere che i volti della B. Vergine e dell'Angelo. Ma l'artista si sentiva incapace di esprimere il grande concetto dell'Annunciazione. Provò e riprovò più volte inutilmente, finché un giorno sfiduciato, si addormentò. Passarono alcuni istanti. Svegliatosi, Fra Bartolomeo vide con grande suo stupore i due volti di Maria e dell'Angelo, mirabilmente dipinti e con un'espressione celestiale. Fuori di sé per la gioia gridò al miracolo. Accorsero i Religiosi ed il popolo e tutti ammirarono stupefatti, quelle figure di Paradiso dipinte miracolosamente.
E' questa la pittura miracolosa della SS. Annunziata di Firenze innanzi alla quale anche ai giorni nostri fedeli accorrono devoti in preghiera ed innanzi alla quale S. Luigi Gonzaga emise il suo voto di perpetua verginità.
Il tributo dell'arte alla nostra celeste Sovrana è veramente grandioso, fervido, suggestivo ed è veramente imponente la serie dei capolavori d'arte che le intrecciano il regale diadema.
POESIA: A MARIA VERGINE O Regina degli angioli, o Maria,
Ch'adorni il Ciel, co' tuoi lieti sembianti,
E Stella in mar, dirizzi i naviganti,
Al porto, o Segno di diritta via;
Per la gloria ove sie, Vergine pia,
Ti prego guardi a' miei miseri pianti;
Increscati di me, tommi davanti
L'insidie di colui che mi travia.
Io spero in Te, ed ho sempre sperato:
Vagliami il lungo amore e riverente,
Il qual ti porto ed ho sempre portato
Dirizza il mio cammin, fammi possente
Di divenir ancor dal destro lato
Del tuo Figliol fra la bëata gente.
GIOV. BOCCACCIO.