Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Maria Mediatrice di grazia


Scrive S. Bernardo: «Noi abbiamo bisogno di avere un Mediatore presso il nostro Mediatore Gesù Cristo e non ve n'è altro più utile di Maria: «Opus est mediatore ad mediatorem ipsum, nec alter nobis utilior quam Maria». Il Signore nella sua infinita misericordia costituì Maria Mediatrice tra Dio e l'uomo e l'arricchì per questo di specialissime grazie. Come la luna riflette sulla terra la luce che riceve dal sole, così Maria comunica all'umanità la sovrabbondanza della grazia di Dio.
Dopo la Redenzione, la grazia venne come deposta nel seno di Maria, affinché per mezzo suo venisse distribuita agli uomini; onde ella dà a chi vuole, quando vuole e come vuole; «Questa è la volontà di Dio, esclama S. Bernardo: che tutte le grazie vengano a noi attraverso
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Maria: sic est voluntas Dei, qui totum nos habere voluit per Mariam». Come tutta l'acqua è raccolta nel mare, così tutta la grazia è raccolta in Maria, la piena di grazia!
Dice S. Alberto Magno: «Dio chiamò mare la riunione di tutte le acque; chiamò Maria la riunione di tutte le grazie: Congregationes aquarum vocavit Deus maria; locus autem omnium gratiarum vocatur Maria».
Gesù Cristo che ha scelto Maria per vestire la nostra natura e compiere l'opera della Redenzione, vuole elargirci anche tutti gli altri doni attraverso quelle virginee mani, «tanto piacque al Signore di porre in cima questa fanciulla ebrea». Come il Figlio di Dio si è incarnato, e, secondo un'espressione di S. Paolo, «fatto nostra sapienza e giustizia, santificazione e redenzione» per Maria: «factus est nobis sapientia, et justitia, et sanctificatio, et redemptio» (I Cor. 1, 30), così ha concesso alla Madre sua di essere nostra sapienza e giustizia e santificazione, volendo comunicarci per mezzo suo, ogni grazia. I meriti di Maria intercedono sempre per noi presso Dio e ci ottengono ogni grazia. Per mezzo suo, Dio dà ai martiri la forza, ai vergini la castità, lo zelo agli Apostoli, la pazienza ai Confessori, l'austerità agli anacoreti; la povertà, l'ubbidienza, la castità ai religiosi; ai vedovi la continenza, agli sposi la fedeltà coniugale; a tutti i fedeli i doni, le virtù, le grazie convenienti al loro stato.
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Speriamo quindi in Maria: in ogni difficoltà ricorriamo a Lei, come alla migliore delle madri, riceveremo dalle sue mani ogni bene e impareremo a rendere in Lei e per Lei, continue grazie al Signore Dio nostro. Maria è come una nuvola gravida delle incorruttibili acque della grazia, una nuvola che feconda e vivifica le anime, tempra l'ardore del fuoco delle vendette divine, estingue le fiamme della concupiscenza; Maria assomiglia alla colonna che precedeva gli Ebrei nel deserto: Ella porta Dio nel suo cuore, e guida il popolo cristiano per il deserto di questo mondo.
Maria è dispensatrice d'ogni grazia: ovunque passa fuggono le nubi che nascondono il sole divino e scompare ogni traccia di peccato. Ecco perché S. Germano rivolge a Maria queste affettuose parole: «Nessuno è liberato da un male se non per te, o immacolatissima! Nessuno riceve un bene se non per te, Signora misericordiosissima! Nessuno consegue la vittoria finale, se non per te, Signora santissima!».
Maria si manifestò mediatrice di grazia anche durante la sua vita terrena, e precisamente alle nozze di Cana. Quegli sposi non avevano più vino e Maria, sempre pronta a sovvenire i bisognosi, supplica il Figlio suo a voler provvedere. Ma l'ora di compiere miracoli non era ancora giunta, e la risposta di Gesù parve una assoluta negativa: «Quid mihi et tibi, mulier? Nondum venit hora mea» (Giov. 2, 4). Maria
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non si dà per vinta: ordina ai servi di fare quanto dirà loro il Maestro, certa che egli l'avrebbe esaudita. E il miracolo fu compiuto, così splendidamente, che tutti i presenti credettero nel Messia. E' così grande l'intercessione di Maria che non esiste grazia che non possa ottenere.
Diciamole dunque con S. Bernardo: «Fate, o Maria, che per mezzo vostro troviamo adito al vostro Figlio. Voi che avete trovato grazia, che avete generato la vita, fate che per voi ci riceva Colui, che ci fu dato per mezzo vostro: Per te accessum habeamus ad Filium, o benedicta inventrix gratiae, genitrix vitae, mater salutis; per te suscipiat nos, qui per te datus est nobis».
E' dottrina della Chiesa che Maria trovò grazia non solo per sé, ma ancora per tutti noi. Il genere umano cadde per colpa di Eva, ma venne rialzato per mezzo di Maria. Scrive il Crisostomo: «La seduzione di Eva cagionò la morte al mondo, il consenso di Maria gli ha dato un Salvatore; quello che era perito per colpa di Eva, venne ristorato per mezzo di Maria».
La festa di Maria Mediatrice di tutte le grazie fu istituita nel 1921 da Benedetto XV, il quale si degnò di rivedere egli stesso l'Ufficio e la Messa propria, facendovi di sua mano alcune modificazioni. La festa venne fissata al 31 maggio.
Nell'Ufficiatura di questa festa, si legge:
«O mia Signora, Santissima Madre di Dio e
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piena di grazia, oceano inesauribile delle divine grazie, distributrice di tutti i beni, Signora di tutte le cose dopo l'Augustissima Trinità, altro Consolatore dopo lo Spirito Santo, e Mediatrice di tutte le grazie presso lo stesso Mediatore, guarda alla mia fede e al mio desiderio divinamente ispirato. Non disprezzare la mia indegnità, e la bruttura delle mie azioni non interrompa la tua misericordia, o Madre di Dio; niente mi è miglior trofeo che il tuo aiuto. Tu infatti cancellasti ogni lacrima dalla faccia della terra; Tu colmasti le creature di ogni genere di benefici: alle celesti portasti la letizia, alle terrene la salvezza. Per Te abbiamo la certissima tessera della nostra risurrezione; per Te speriamo di conseguire il regno celeste; da Te proviene ogni gloria, onore e santità che dallo stesso primo Adamo fino alla consumazione dei secoli, fu concessa e si concederà agli Apostoli, ai Profeti, ai giusti e agli umili di cuore; perciò in Te, o piena di grazia, gode ogni creatura.
«Noi che siamo così poveri dei doni divini, mentre per Te, o Maria, conosciamo le ricchezze della benignità a noi offerta, diciamo fidenti: La terra è piena della misericordia del Signore. Rigettati da Dio per la moltitudine dei nostri peccati, per Te lo ricerchiamo, lo ritroviamo, e siamo salvi. Prestaci dunque, o Madre di Dio, il potente tuo aiuto per ottenere la salute, e ottienici quello del Tuo Figlio, unico Mediatore necessario presso Dio. Infinita è infatti la Tua
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magnificenza, inesauribile la Tua bontà nel soccorrere i bisognosi, sconfinato il numero dei Tuoi benefici. Nessuno consegue la salute se non per Te, o Santissima; nessuno è liberato dai mali, se non per Te, o Immacolatissima; nessuno, se non per Te, o Castissima, ottiene grazie; nessuno se non per Te, o onoratissima, ottiene misericordia. Perciò, chi non Ti predicherà beata? Te, che dallo stesso Figlio e Dio Tuo, fosti arricchita di tanti doni, dirò gloriosa e beata, e ti loderò con tutte le generazioni.
«Intendi, o uomo, il consiglio di Dio, conosci il consiglio della sapienza, il consiglio della pietà. Volendo ristorare la terra con celeste rugiada, Iddio profuse tutta l'acqua delle nubi: volendo redimere il genere umano, radunò tutto il prezzo in Maria. Perché questo? Forse perché Eva fosse scusata per mezzo della sua figlia, e l'accusa dell'uomo contro la donna fosse in seguito mitigata. Perché Adamo non dicesse più oltre: la donna che mi hai dato mi porse del frutto proibito, ma dicesse piuttosto: la donna che mi hai dato mi cibò di un frutto benedetto. Piissimo consiglio che ne nasconde però un altro, e questo non è ancor tutto. Più profonda dunque volle che fosse la nostra devozione verso Maria Colui che pose in Lei la pienezza di ogni bene, affinché, se troviamo in noi un po' di speranza, di grazia o di salute, riconosciamo che ci viene da Lei. Veneriamo dunque Maria con tutto il cuore e con tutti gli affetti nostri; perché
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questa è la volontà di Dio, il quale volle che tutto avessimo per Maria. Questa, dico, è la volontà di Dio, ma per noi».

Quali conseguenze?

1. Maria è Mediatrice di grazia: Ella ottiene le grazie in proporzione alle nostre disposizioni e al nostro stato. Confidiamo perciò nella Vergine Santissima e ricorriamo a Lei in ogni necessità.

2. Maria è la scala celeste per cui Dio discese sulla terra, affinché gli uomini fossero meritevoli di salire al cielo: chiediamo perciò insistentemente la grazia dell'eterna salvezza.

3. Iddio ha voluto comunicarci se stesso e tutte le grazie attraverso Maria: ammaestrati dall'esempio divino, non offriamo nulla a Dio se non mediante questo stesso tramite. Non con le nostre mani, macchiate dal peccato, ma con le verginee mani di Maria, offriamo a Dio le nostre preghiere: purificate da Lei, saliranno qual profumato incenso al trono dell'Altissimo e ci attireranno grazie copiose e celesti benedizioni.
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Messa di Maria Mediatrice

Introitus. Hebr. 4, 16. - Adeamus cum fiducia ad thronum gratiae, ut misericordiam consequamur, et gratiam inveniamus in auxilio opportuno.
Ps. 120, 1. - Levavi oculos meos in montes: unde veniet auxilium mihi.
V). Gloria Patri.

Oratio. - Domine Jesu Christe, noster apud Patrem mediator qui beatissimam Virginem matrem tuam matrem quoque nostram et apud te Mediatricem constituere dignatus es: concede propitius; ut quisquis ad te beneficia petiturus accesserit, cuncta se per eam impetrasse laetetur: Qui vivis.

Lectio Isaiae Prophetae. Isai 55, 1-3 et 5.
Omnes sitientes, venite ad aquas: et qui non habetis argentum, properate, emite et comedite: venite, emite absque argento et absque nulla commutatione vinum et lac. Quare appenditis argentum non in panibus et laborem vestrum

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Introito. EBR. 4, 16. - Accostiamoci con fiducia al trono della grazia, per ottener misericordia e trovar grazia per l'opportuno soccorso.
SAL. 120, 1. - Alzo gli occhi verso i monti, donde verrà a me l'aiuto.
V). Gloria al Padre.

Orazione. - Signore Gesù Cristo, nostro mediatore presso il Padre, che ti sei degnato di costituire la beatissima Vergine tua e nostra madre Mediatrice presso di te, concedici nella tua bontà che chiunque s'accosterà a te per domandare i tuoi benefici, si rallegri d'impetrarli per l'intercessione di lei: Tu che vivi.

Lettura del Profeta Isaia. Isaia 55, 1-3 e 5.
Sitibondi, venite tutti alle acque, ed anche voi che non avete danari, correte a comprare e a mangiare, venite a comprar senza danaro e senza dar nulla per essi, vino e latte. Perché spendete il vostro danaro in ciò che non è pane, e la vostra fatica in ciò che non
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non in saturitate? Audite audientes me, et comedite bonum, et delectabitur in crassitudine anima vestra. Inclinate aurem vestram, et venite ad me: audite, et vivet anima vestra. Ecce gentem. quam nesciebas vocabis: et gentes, quae te non cognoverunt, ad te current propter Dominum Deum tuum, et Sanctum Israel, quia glorificavit te.

Graduale. ECCLI. 24, 25-26. - In me gratia omnis viae et veritatis, in me omnis spes vitae et virtutis.
V). Transite ad me, omnes qui concupiscitis me, et a generationibus meis implemini. Alleluja, alleluja.
V). Salve, Mater misericordiae, Mater spei et gratiae, o Maria. Alleluja.

Sequentia S. Evangelii secundum Joannem 19, 25-27.
In illo tempore: Stabat juxta crucem Jesu mater ejus, et soror matris eius, Maria Cleophae, et Maria Magdalene. Cum vidisset ergo Jesus matrem, et discipulum stantem, quem diligebat, dicit matri suae: Mulier, ecce filius tuus. Deinde dicit discipulo: Ecce mater tua. Et ex illa hora accepit eam discipulus in sua.

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sazia? Ascoltatemi attentamente, e mangiate ciò che è buono, e l'anima vostra sarà rallegrata da cibi prelibati. Porgete il vostro orecchio e venite a me, ascoltate e l'anima vostra avrà vita. Ecco tu chiamerai un popolo che tu non conoscevi, e le nazioni che non ti conoscevano correranno a te per amore del Signore Dio tuo e del Santo d'Israele che ti ha glorificato.

Graduale. ECCLI. 24, 25-26. - In me ogni grazia della vita e della verità, in me ogni speranza di via e di virtù.
V). Venite a me, o voi tutti che mi bramate, e saziatevi dei miei frutti.
Alleluia, alleluia.
V). Salve, o Maria, Madre di misericordia, Madre di speranza e di grazia. Alleluia.

Seguito del S. Vangelo secondo Giovanni. 19, 25-27.
In quel tempo: Presso la croce di Gesù stavano sua madre e la sorella di sua Madre, Maria di Cleofa, e Maria Maddalena. Avendo Gesù veduto sua madre e lì presente il discepolo suo prediletto, disse a sua madre: Donna, ecco il tuo figlio. Poi disse al discepolo: Ecco la tua madre. E da quel punto il discepolo la prese con sé.
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Offertorium Jerem. 18. 20. - Recordare, Virgo Mater, in conspectu Dei ut loquaris pro nobis bona, et ut avertat indignationem suam a nobis.

Secreta. - Matris tuae ac Mediatricis nostrae precibus, Domine, quaesumus: haec hostiarum oblatio nosmetipsos tua gratia largiente, tibi perficiat munus aeternum: Qui vivis.

Communio. Esth. 15, 17. - Valde mirabilis es, o Maria, et facies tua plena est gratiarum.

Postcommunio. - Subveniat nobis, Domine, beatae Mariae matris tuae ac nostrae Mediatricis oratio: ut per haec sacrosancta commercia, tua gratia largiente, ad redemptionis aeternae proficiamus augmentum: Qui vivis.

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Offertorio. GEREM. 18, 20. - Quando stai al cospetto di Dio ricordati, o Vergine Madre, di parlargli in nostro favore, affinché allontani da noi il suo sdegno.

Segreta. - Deh, o Signore, per le preghiere della tua Madre e Mediatrice nostra, quest'offerta di ostie faccia di noi, con la tua grazia, un olocausto eterno: Tu che vivi.

Comunione. ESTER. 15, 17. - Tu sei oltremodo ammirabile, o Maria, e la tua faccia è piena di grazia.

Dopocomunione. - Ci venga in aiuto, o Signore, la preghiera della tua beata Madre e nostra Mediatrice Maria in modo che per questi sacrosanti misteri facciamo progressi col dono della grazia, nell'aumento dell'eterna redenzione: Tu che vivi.
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