Conclusione
Quando Gesù, dal legno della Croce, pronunziò quelle parole «Tutto è compiuto» (Giov. 19, 30), il mondo era riscattato e salvo, la collera celeste disarmata, l'inferno chiuso, il cielo nuovamente aperto e noi avevamo riacquistato il diritto dell'eredità celeste. Ma, cosa degna di particolare attenzione e che prova la necessità del culto a Maria per giungere a salvezza, è il fatto che Gesù annunziò al mondo che tutto era compiuto dopo aver detto a Maria, indicandole Giovanni: Ecco tuo Figlio, e al discepolo prediletto, additandogli Maria: Ecco tua Madre (Giov. 19, 26-27). Il Divin Redentore dice che non gli resta più nulla a compiere soltanto dopo averci dato Maria per Madre: la divozione alla Vergine, quindi, è voluta da Gesù ed è necessaria per salvarci. Il culto e la divozione verso la Madre di Dio sono un segno certo di predestinazione.
Maria è l'albero della vita per coloro che si stringono a Lei: beato chi vi si tiene abbracciato! «
Qui me invenerit, inveniet vitam, et hauriet salutem a Domino» (Prov. 8, 35).
Per le labbra del Savio, o Vergine Immacolata, tu ci fai intendere che chi cerca di conoscerti e di farti conoscere, avrà in premio la vita eterna: «
Qui elucidant me, vitam aeternam habebunt» (Eccli. 24, 31). Ebbene, io farò tutto il possibile per conoscerti, onorarti, pregarti, amarti, imitarti;