L'Apparizione a Lourdes
L'undici febbraio è una data tanto cara ad ogni cristiano per parecchi motivi; ricorda infatti l'incoronazione di Pio XI, il Pontefice felicemente regnante; ricorda la memoranda conciliazione fra la Chiesa e lo Stato Italiano principio di tanti beni e fine di dolorosi inconvenienti; ma il motivo principale per cui questa data ci è così cara, è il ricordo della prima apparizione di Maria SS.ma a Lourdes.
Era l'anno 1858. Quattro anni prima, Pio IX aveva definito l'Immacolata Concezione di Maria: «
Definimus doctrinam quae tenet Beatissimam Virginem Mariam in primo instanti suae Conceptionis fuisse, singulari omnipotentis Dei gratia et privilegio, intuito meritorum Christi Jesu Salvatoris humani generis, ab omni originali culpae labe praeservatam immunem, esse a
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Deo revelatam, atque idcirco ab omnibus fidelibus firmiter constanterque credendam», cioè: «Definiamo che la B. Vergine, per singolare privilegio e grazia di Dio, in previsione dei meriti di Gesù Cristo, Salvatore del genere umano, fu preservata immune da ogni colpa originale fin dal primo istante di sua concezione; questo fu rivelato da Dio ed ogni fedele lo deve fermamente e costantemente credere».
1) Il periodo iniziale in cui si credeva semplicemente questa verità, si estende fino al secolo XII; il secondo periodo comprende le lotte e le discussioni dei Dottori su questa verità; il terzo la difesa e la definizione In questa circostanza furono scritti volumi sul Dogma dell'Immacolata Concezione. Ci basti accennare quanto dice S. Ambrogio: «Virgo ab omni, integra labe peccati: la S. Vergine fu esente da ogni macchia di peccato». Andrea Cretense poi, esclama: «Beatam Virginem universali fermento non fuisse fermentatam: la beata Vergine non andò soggetta alla colpa originale».
L'Apparizione a Lourdes del 1858 veniva a confermare l'insegnamento del Papa e a porre un sigillo soprannaturale su quello che i fedeli già ritenevano per certo, perché definito dal Vicario di Cristo.
Nel 1862 fu riconosciuta dal Vescovo di Tarbes la soprannaturalità delle Apparizioni, e queste furono così, per la prima volta, riconosciute dall'Autorità ecclesiastica. In seguito il S. Padre
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promosse pellegrinaggi a Lourdes, approvò la Messa e l'Ufficiatura dell'Apparizione e quando questo fatto entrò nel Breviario, allora si ebbe il riconoscimento ufficiale.
La soprannaturalità di queste apparizioni però, si manifestò evidentemente nei miracoli che colà si operavano. Infermi d'ogni sorta: sordi, ciechi, tubercolotici, trovarono a Lourdes la guarigione istantanea e prodigiosa dai loro acciacchi. Non ce lo affermano solo persone pie ma firme di 5000 medici ci attestano che quei fatti sono, miracolosi.
L'Apparizione a Lourdes c'insegna la bontà di Maria
La nostra Madre celeste è venuta dal Cielo sulla terra: «Visitasti terram et inebriasti eam: Hai visitata la terra e l'hai inebriata». Grande degnazione di Maria! Viene tra i suoi figli con materna bontà e stabilisce tra essi la sua dimora, il suo trono di misericordia.
Durante il corso dei secoli, Maria SS. un po' a Loreto, un po' a Torino, Guadalupa, Lourdes, pose la sua sede tra i popoli affinché tutti trovino facilità a ricorrere a Lei per ottenere grazie.
L'Apparizione di Lourdes ci domanda corrispondenza. Maria è venuta in mezzo a noi.
Corrispondiamo dunque con fiducia filiale, con amore schietto e generoso nella Divina Madre così pietosa e potente. Ella è e si mostra veramente la nostra Madre. E noi non ci mostreremo suoi figli?
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Come si svolsero i fatti a Lourdes lo leggiamo nel Breviario:
«Quattro anni dopo la definizione dogmatica della Immacolata Concezione della Beata Vergine, sulla sponda del fiume Gave presso il borgo di Lourdes, della diocesi di Tarbes in Francia, la stessa Vergine si fece vedere più volte nell'insenatura d'una roccia, nella grotta di Massabielle, ad una fanciulla chiamata volgarmente Bernardetta, poverissima sì, ma ingenua e pia. La Vergine Immacolata appariva di aspetto giovane e benevolo, ricoperta d'una veste e d'un velo bianco come la neve, e cinta d'una fascia celeste; una rosa d'oro le adornava i piedi. Il primo giorno dell'apparizione, che fu l'11 Febbraio del 1858, insegnò alla fanciulla a far bene e con devozione il segno della croce, e facendo scorrere nelle mani la corona che prima le pendeva dal braccio, l'eccitò, col suo esempio, alla recita del santo rosario: cosa che ripeté pure nelle altre apparizioni.
«Il secondo giorno dell'apparizione, la fanciulla temendo, nella semplicità del suo cuore, un'insidia diabolica, gettò sulla Vergine dell'acqua benedetta; ma la B. Vergine dolcemente sorridendo, le si mostrò con volto ancor più benevolo.
«Nella terza apparizione poi, invitò la fanciulla alla grotta per quindici giorni. D'allora le parlò più spesso, e la esortò a pregare per i peccatori, a baciar la terra e a far penitenza;
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quindi le ordinò di dire ai Sacerdoti che edificassero ivi una Cappella e di venire alla stessa guisa con solenni processioni. Di poi le ordinò di bere dell'acqua della fonte, ch'era ancora nascosta sotto la sabbia, ma sarebbe subito sgorgata, e di lavarsi con essa.
«Finalmente la festa dell'Annunciazione, domandando la fanciulla istantemente il nome di lei, che s'era degnata di apparirle tante volte, la Vergine, portate le mani sul petto ed alzati gli occhi al cielo, rispose: Io sono l'Immacolata Concezione.
«Crescendo la fama dei benefizi, che si asseriva aver ricevuto i fedeli nella grotta, aumentò ogni giorno più il concorso degli uomini attirati alla grotta dalla venerazione del luogo. Ond'è che il vescovo di Tarbes, mosso dalla fama dei prodigi e dal candore della fanciulla, quattro anni dopo le cose narrate, dopo giuridica inquisizione dei fatti, riconobbe con sua sentenza che i caratteri dell'apparizione erano soprannaturali, e permise nella stessa grotta il culto alla Vergine Immacolata. Subito vi si edificò una cappella: da quel giorno sono quasi innumerevoli le folle di fedeli che vi accorrono ogni anno per ragione di voto e di supplica dalla Francia, dal Belgio, dall'Italia, dalla Spagna e da altre regioni d'Europa e fino dalle lontane Americhe, e il nome dell'Immacolata di Lourdes diviene celebre in tutto l'universo.
«L'acqua della fontana, portata in tutte le
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parti del mondo, rende la sanità agli infermi. E l'orbe cattolico, riconoscente di tanti benefici, v'ha eretto intorno meravigliosi monumenti sacri. Innumerevoli vessilli, mandati là dalle città e popoli quali testimoni dei benefici ricevuti, formano al tempio della Vergine una decorazione meravigliosa.
«In questa sua quasi dimora la Vergine Immacolata è venerata continuamente: di giorno con preghiere, canti religiosi ed altre solenni funzioni; di notte invece con quelle sacre processioni nelle quali turbe pressoché infinite di pellegrini con ceri e torce sfilano cantando le lodi della Vergine.
«A tutti è noto come questi pellegrinaggi abbiano ravvivato la fede in questo secolo pieno di freddezza, abbiano incoraggiato a professare la legge cristiana ed abbiano mirabilmente accresciuto il culto alla Vergine Immacolata. Nella quale meravigliosa manifestazione di fede il popolo cristiano ha per duci i sacerdoti, che conducono là le loro popolazioni. Gli stessi vescovi si recano spesso a questo santuario, presiedono ai pellegrinaggi e assistono alle feste più solenni. Né è raro vedere accorrervi come umili pellegrini gli stessi principi della Chiesa Romana vestiti della porpora. A loro volta, i Romani Pontefici, nella loro divozione verso l'Immacolata di Lourdes, arricchirono il sacro tempio dei favori più insigni. Pio IX l'onorò di sante indulgenze, del privilegio di un'arciconfraternita e
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del titolo di Basilica Minore; e volle che la statua della Madre di Dio, che vi si venera, fosse incoronata con solenne rito dal suo Nunzio Apostolico in Francia.
«Leone XIII poi, le conferì innumerevoli benefici, concesse l'indulgenza in forma di giubileo nel venticinquesimo dell'apparizione, incoraggiò colla sua autorità e parola i pellegrinaggi, e fece fare a nome suo la consacrazione solenne d'una Chiesa sotto il titolo del Rosario. E coronò la molteplicità di questi privilegi concedendo benignamente, a preghiera di molti vescovi, di celebrare una festa solenne sotto il titolo dell'Apparizione della Beata Vergine Maria Immacolata con Ufficio proprio e Messa propria. Finalmente il Sommo Pontefice Pio X nella sua pietà verso la Madre di Dio, e per assecondare i voti di molti vescovi, estese la stessa festa alla Chiesa universale».
Frutti da ricavare:
1. Purezza. - Maria è l'Immacolata, dobbiamo quindi avvicinarci a Lei senza peccati. Facciamo una santa confessione detestando sinceramente le nostre colpe e proponendo di non commetterne più. Consacriamo a Maria l'innocenza del cuore.
2. Semplicità. - Imparare dalla Bernardetta questa virtù così preziosa e tanto gradita a
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Dio. Egli respinge le anime altere, ma si comunica e dà le sue grazie alle semplici e umili.
3. Pietà.- Amare davvero Maria e pregarla con fervore. Chi ama la Madonna si salva e chi l'ama tanto si fa santo.
Questi frutti sono grazie e noi li domandiamo a Maria nella S. Messa.
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Messa dell'Apparizione di Lourdes
Introitus. APOC. 21, 2. - Vidi civitatem sanctam, Jerusalem novam, descendentem de coelo a Deo, paratam sicut sponsam ornatam viro suo.
Ps. 44, 2. - Eructavit cor meum verbum bonum: dico ego opera mea regi.
V). Gloria Patri.
Oremus. - Deus qui per Immaculatam Virginis Conceptionem dignum Filio tuo habitaculum praeparasti: supplices a te quaesumus ut ejusdem Virginis apparitionem celebrantes, salutem mentis et corporis consequamur.
Per eumdem Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus per omnia saecula saeculorum
Amen.
Lectio libri Apocalypsis beati Joannis Apostoli. 11, 19; 12, 1 et 10.
Apertum est templum Dei in coelo: et visa est
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Introito. APOC. 21, 2 - Vidi la città santa, la nuova Gerusalemme che scendeva dal cielo, d'appresso a Dio, pronta come una sposa abbigliata per il suo sposo.
SAL 44, 2. - Un bel canto m'è sgorgato dal cuore, vo' recitare al re la mia canzone.
V). Gloria al Padre.
Preghiamo. - O Dio che mediante l'Immacolata Concezione della Vergine hai preparata al Figlio tuo un'abitazione degna di Lui, supplichevoli ti preghiamo che, celebrando noi l'apparizione della stessa Vergine otteniamo la salute dell'anima e del corpo.
Per i meriti del Signore Gesù Cristo il quale con te vive e regna unitamente allo Spirito Santo Dio per tutti i secoli dei secoli.
Così sia.
Lezione del libro dell'Apocalisse del B. Giovanni Apostolo. 11, 19; 12, 1 e 10.
S'aprì il tempio di Dio nel cielo; e si vide l'arca del suo
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arca testamenti ejus in templo ejus; et facta sunt fulgura, et voces, et terraemotus, et grando magna. Et signum magnum apparuit in coelo. Mulier amicta sole, et luna sub pedibus ejus, et in capite ejus corona stellarum duodecim. Et audivi vocem magnam in coelo, dicentem: Nunc facta est salus, et virtus, et regnum Dei nostri et potestas Christi ejus.
Graduale. CANT. 2, 12. - Flores apparuerunt in terra nostra, tempus putationis advenit, vox turturis audita est in terra nostra.
Ibid. 10 et 14. - Surge, amica mea, speciosa mea, et veni: columba mea in foraminibus petrae in caverna maceriae.
Alleluja, alleluja.
Ostende mihi faciem tuam, sonet vox tua in auribus meis: vox enim tua dulcis et facies tua decora. Alleluja.
Sequentia Sancti Evangelii secundum Lucam. 1, 26-31.
In illo tempore: missus est Angelus Gabriel a Deo in civitate Galileae, cui nomen Nazareth, ad Virginem desponsatam viro cui nomen erat Joseph, de domo David et nomen Virginis Maria. Et ingressus Angelus ad eam dixit: Ave, gratia plena, Dominus
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testamento nel suo tempio; e ne avvennero fulgori , e grida e terremoti e grandine molta. E un gran prodigio fu veduto nel cielo: Una donna vestita di sole e la luna sotto i piedi di lei e sulla testa una corona di dodici stelle. Ed udii una voce sonora in cielo la quale diceva: Adesso è compiuta la salute e la potenza del regno del nostro Dio e la potestà del suo Cristo.
Graduale. CANT. 2,12. - I fiori apparvero sulla nostra terra, il tempo di potare è venuto: la voce della tortorella si udì nella nostra campagna.
Ivi. 10 e 14. - Sorgi, o mia diletta, mia speciosa, vieni: o mia Colomba nelle fessure della pietra, nell'apertura della maceria.
Alleluia, Alleluia.
Fammi vedere il tuo volto, la tua voce si faccia sentire alle mie orecchie, perché dolce è la tua voce e bello è il tuo volto. Alleluia.
Seguito del santo Vangelo secondo Luca. 1, 26-31.
In quel tempo l'Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città di Galilea detta Nazareth ad una vergine sposata ad un uomo di nome Giuseppe della casa di Davide: il nome della Vergine era Maria. E l'angelo, entrato da Lei, disse: Dio ti salvi piena di grazia: il Signore è teco,
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tecum, benedicta tu in mulieribus. Quae cum audisset turbata est in sermone ejus et cogitabat qualis esset ista salutatio. Et ait Angelus ei: Ne timeas, Maria, invenisti enim gratiam apud Deum: ecce concipies in utero, et paries filium, et vocabis nomen ejus Jesum.
Offertorio. LUC. 1, 28 - Ave, gratia plena, Dominus tecum benedicta tu in mulieribus.
Secreta. - Hostia laudis quam tibi, Domine, per merita gloriosae et Immaculatae Virginis, offerimus sit tibi in odorem suavitatis, et nobis optatam conferat corporis et animae sanitatem.
Communio Ps. 64, 10. - Visitasti terram et inebriasti eam: multiplicasti locupletare eam.
Postcommunio. - Quos coelesti, Domine, alimento satiasti, sublevet dextera Genitricis tuae Immaculatae ut ad aeternam patriam, ipsa adiuvante, pervenire mereamur.
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benedetta tu fra le donne. Ed ella fu turbata a questa parola e si domandava che cosa potesse significare questo saluto. E l'Angelo le disse: Non temere, Maria, perché tu hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco che rimarrai incinta e darai alla luce un figliuolo, e gli porrai nome Gesù.
Offertorio. Luc. 1, 28. - Ave, o piena di grazia, il Signore è teco; benedetta tu fra le donne
Segreta. - Il sacrificio di lode, o Signore, che ti offriamo per i meriti della gloriosa ed Immacolata Vergine, salga a te in odore di soavità e ci procuri la sospirata salute dell'anima e del corpo.
Comunione. SAL 64,10. - Hai visitato la terra e hai mandato pioggia abbondante; l'hai in ogni modo arricchita.
Dopocomunione. - La destra della Madre tua Immacolata sollevi noi che ci siamo saziati del pane celeste: affinché col suo aiuto possiamo pervenire all'eterna patria.
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