Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Maria e la Liturgia


Tra le feste che abbiamo considerato ad onore di Maria SS., alcune sono universali, altre particolari, ossia proprie di alcuni luoghi. Le universali le abbiamo considerate tutte, le particolari quasi tutte.
Che cosa intende farci imparare la Chiesa dalla liturgia stabilita in onore di Maria Santissima? La liturgia, sia essa diretta ad onorare la SS. Trinità, Gesù Cristo, o la beata Vergine, ha sempre tre fini: istruirci nelle verità divine, incoraggiarci nella pratica delle virtù, e soprattutto insegnarci a pregare.
La liturgia Mariale dunque ha tre fini:
1) Istruirci sui dogmi e sulle verità che la Chiesa professa e predica della Madonna. Così ad esempio, la liturgia dell'Immacolata ci propone
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questo dogma, ce lo spiega con la Sacra Scrittura e la dottrina dei SS. Padri; la liturgia dell'Assunta ci istruisce sul beato transito, risurrezione, assunzione, glorificazione ed incoronazione della Vergine, Regina del Cielo e della terra.
2) Incoraggiarci alla pratica delle virtù. Per questo la Chiesa ci fa considerare i vari doveri che ci provengono dal fatto di essere cristiani o di esserci consacrati a Dio in uno stato di particolare perfezione, e ci propone gli esempi di Gesù Cristo, dei Santi, della Vergine SS.ma. La festa dell'Annunciazione ad esempio, ci fa meditare l'umiltà di Maria; la festa della Visitazione, la sua carità; quella della purità di Maria, la sua purezza, e così delle altre.
La Liturgia, dunque, è come un bel libro di morale, di ascetica, anzi di mistica in cui è raccolto tutto quanto si richiede alla nostra santificazione; e tutto ciò non viene esposto in modo arido o schematico, ma al dogma, alla morale, la liturgia dà un cuore: la preghiera.
3) La Liturgia quindi in terzo luogo, ha per fine di farci pregare. Infatti le numerose feste istituite ad onore della Vergine, hanno tutte per fine precipuo la preghiera. E' la Chiesa che ci porta a Maria e c'invita a pregarla, ponendoci sotto l'occhio, le preghiere che Essa stessa ha formato sotto l'ispirazione dello Spirito Santo.
La Liturgia dunque ci serve di istruzione, di edificazione, di santificazione.
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Rimarrebbero ancora a considerarsi varie feste; per es. Maria Madre del bell'amore, Madre del Perpetuo soccorso, Madre del Buon Pastore, Madre della Divina Provvidenza, Madre della Grazia, Madre della Misericordia, l'Umiltà di Maria. La liturgia di queste feste, in generale, è diretta a portarci ad una maggior confidenza nel materno Cuore di Maria, perciò la Chiesa ci fa considerare queste verità:
1) Dio ha posto la grazia nel cuore di Maria; anzi le ha dato un cuore che è tutto amore per i suoi figli. Da una parte, quindi, Maria ha tutti i poteri presso Dio, e dall'altra ha un cuore che comprende tutti i bisogni dei figli.
Maria è invocata sotto tanti titoli perché Ella provvede a tutti i bisogni, ha potere su tutto. Il peccatore chiama Maria Refugium peccatorum perché da lei spera la grazia del pentimento e del perdono; l'infermo la chiama Salus infirmorum perché sa che Maria ha potere di guarirlo e un cuore assai propenso ad avere pietà dei suoi mali; il Sacerdote l'invoca Madre del Divin Pastore ed il povero Madre della Provvidenza, mentre per altri bisogni si ha la Vergine del Perpetuo soccorso e il Patrocinio di Maria.
2) La Chiesa inoltre vuole che da queste feste impariamo ad imitare le virtù di Maria, specialmente la sua bontà. Maria è l'immagine della bontà di Dio: «Imago bonitatis illius» (Sap. 7, 26). «Maria, esclama S. Bernardo, ha
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aperto per tutti il seno della misericordia, affinché dalla sua pienezza tutti attingano: il peccatore il perdono, il giusto la grazia, l'Angelo la gioia, la SS. Trinità la gloria». «Quis misericordiae tuae, o benedicta, longitudinem, beatitudinem, sublimitatem et profundum queat investigare?: chi mai potrà, o Vergine Santa, comprendere la lunghezza, la larghezza, la profondità e l'altezza della vostra misericordia?».
Il Cuore di Maria è pieno di misericordia; Ella ha anche la virtù della giustizia perché possiede tutte le virtù in sommo grado, ma non ne ha l'amministrazione: Maria conosce solo la misericordia: Ella è la nostra Mamma.
Cerchiamo di acquistare un cuore simile a quello della Mamma celeste e domandiamo ripetutamente a Maria un cuore buono, che ama, che vede i bisogni di tutti e che di tutti ha compassione. Domandiamo alla Vergine Santa che ci sostituisca il cuore. «Fac cor nostrum secundum Cor tuum, o Maria!».
3) Da ultimo, in queste feste, la Chiesa vuole che preghiamo la Madonna per le necessità di tutti. Preghiamo quindi con la Chiesa, penetriamo il senso delle preghiere e cerchiamo di sentire anche noi ciò che sente la Chiesa per Maria.
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