Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

L'Assunzione


La morte e l'assunzione di Maria SS. sono celebrate il 15 Agosto unitamente al grande fatto della sua esaltazione a Regina degli Angeli, dei Santi e di tutto l'universo.
La Tradizione afferma che la Vergine dopo la discesa dello Spirito Santo, visse ancora parecchi anni con San Giovanni cui l'aveva affidata il moribondo Gesù, perché fosse esempio e conforto alla Chiesa nascente e per aumentare sempre più i suoi meriti.
In quel tempo ella affrettava col desiderio la sua unione con Dio, ma fu sempre pienamente rimessa alla volontà del suo Diletto. Crebbe allora immensamente in ogni virtù, specialmente nella fede e nell'amore. Chi può dire le ammirabili ascensioni di Maria? Le aspirazioni di tutti i Santi, il loro desiderio di conoscere Dio, gli
~
slanci del loro cuore in amarlo, la loro sete ardentissima di unirsi con lui in Paradiso, sono ben piccola cosa in paragone dell'amore di Maria Santissima.
Ella sola fu sempre di Dio, perché Immacolata fin dal primo istante di sua concezione; Ella sola fu tutta di Dio, perché piena di grazia; Ella sola fu perfettamente di Dio perché durante tutta la sua vita mortale, il candore della sua anima non fu adombrato del minimo neo, e non cessò un istante dal crescere in santità.
Moltissime furono le figlie di Sion che raccolsero tesori di meriti, ma la Beata Vergine le superò tutte: «Multae flliae congregaverunt divitias: tu supergressa es universas» (Prov. 31, 29). Innumerevoli sono i Santi nel cielo, ma una sola è la colomba di Dio, la perfetta di Dio: la Beata Vergine: «Una est columba mea, perfecta mea» (Cant. 6, 8).
E quando i giorni della vita mortale di Maria, giunsero al loro tramonto, Ella si addormentò dolcemente nel Signore per ricongiungersi in eterno al suo Divino Figliuolo.
Perché Maria fu soggetta alla morte? Per parecchi motivi:
1) Perché doveva assomigliare in ogni cosa al suo Divin Figlio. Tutti, secondo S. Paolo, dobbiamo essere conformi all'immagine di Gesù: «Conformes fieri imaginis Filii sui» (Romani 8, 29); tanto più lo fu Maria SS. Ma Gesù morì. Dovette quindi morire anche la Madre sua.
~
2) Maria non doveva essere privata di questo gran merito, benché non fosse soggetta alla morte, pena del peccato, perché Immacolata.
3) Morì ancora perché doveva dare a noi l'esempio di una santa morte. Ella vi si preparò con atti di vivissimo amore e morì di puro amor di Dio: chi ama veramente il Signore, accetta volentieri, non solo, ma, nonostante la naturale ripugnanza, desidera la morte.
4) Maria è Corredentrice e, come il suo Divin Figlio, doveva offrire la sua vita per la nostra salvezza.
5) La beata Vergine morì per ottenere a tutti noi la grazia di una santa morte e perciò la Chiesa prega «ora pro nobis peccatoribus nunc et in hora mortis nostrae».
Non dovevano però andare soggette alla corruzione quelle carni purissime, quel sacro corpo che era stato tabernacolo vivente del Figlio di Dio. All'alba radiosa, doveva pur corrispondere lo splendore del tramonto: venuta al mondo candidissima, crebbe ogni giorno nel candore, fino a diventare splendida e formare il Paradiso di Dio.
Come avvenne la morte e l'Assunzione di Maria?
Secondo un'antica tradizione la B. Vergine morì l'anno 58 dell'Era volgare, 24 anni dopo la morte di Gesù Cristo, a 72 anni di età. Iddio ascoltò finalmente i sospiri di quella castissima colomba che si struggeva dal desiderio di vedere
~
Gesù. Avvisata, probabilmente, dall'Arcangelo Gabriele, che i giorni del suo esilio volgevano ormai al termine, si pose a letto, non per malattia, ma per il naturale consumo delle energie. Il suo cuore accelerava i palpiti che furono intensi e violenti. La tradizione narra che attorno al suo letto, convennero miracolosamente tutti gli Apostoli, eccettuato S. Tommaso, e che il beato transito della Madre di Dio avvenne in giorno di venerdì, verso l'ora nona. Giunto il momento tanto atteso, comparvero a schiere gli Angeli osannanti per prendere la loro Regina e dietro ad essi Gesù in atto d'accogliere a sé la Divina sua Madre. Fu allora che in un nuovo slancio d'amore l'anima benedetta di Maria si separò dal corpo verginale per unirsi in un amoroso abbraccio al suo Diletto. Maria morì d'amore, come d'amore era vissuta e in Lei si adempi alla lettera il detto dello Spirito Santo: «Fortis ut mors dilectio. l'amore è forte come la morte» (Cant. 8, 6).
Racconta ancora la tradizione, che il corpo benedetto della Vergine, fu deposto nel Getsemani, che risuscitò alla prima alba della domenica e fu assunto dagli Angeli in Paradiso.
Il terzo giorno dopo la sua morte gli Apostoli uniti a San Tommaso, si recarono al sepolcro per contemplare ancora una volta le celesti sembianze di Maria, ma non fu loro possibile perché quel corpo sacratissimo non c'era più. Esso era risuscitato; gli Angeli di Dio l'avevano
~
portato su in cielo. Divine fragranze profumavano il vuoto avello e l'eco delle angeliche melodie testimoniava agli Apostoli l'Assunzione della celeste Madre. «Il tempio di Dio si aprì nel cielo, e fu veduta l'arca dell'alleanza di Dio nel proprio tempio» (Apoc. 11, 19).
La Vergine Immacolata, la Vergine Madre di Dio, la Vergine sapientissima nel contemplare, ardentissima nell'amare, fedelissima nell'operare, era ben degna di venire assunta anima e corpo in Paradiso. «Signum magnum apparuit in coelo; mulier amicta sole, et luna sub pedibus eius, et in capite eius corona stellarum duodecim: una stupenda meraviglia splendette in cielo; una donna vestita di sole, con sotto i piedi la luna e una corona di dodici stelle in capo». (Apoc. 12, 1). Di Lei pure canta il Salmista: «La Regina vostra Sposa, o Signore, si è assisa alla vostra destra, in manto d'oro e splendente di ogni sorta di gemme» (Sal. 44, 10). Sì, o Vergine santa, il Re celeste è rapito dalla vostra bellezza: Concupiscet rex decorem tuum (Sal. 44, 12).
Pieni d'ammirazione i cori angelici, si affollano riverenti al suo passaggio ed esclamano: «Chi è Costei che s'avanza come aurora nascente, bella come la luna, splendida come il sole? - Chi è Costei che se ne viene dal deserto, tutta vaga e ricca, appoggiata al suo diletto? Quae est ista quae progreditur quasi aurora consurgens, pulchra ut luna, electa ut sol? (Cant. 6, 9); Quae est ista quae ascendit de
~
deserto deliciis affluens, innixa super dilectum suum? (Cant. 8, 5).
Scrive S. Pier Damiani che la gloria con cui fu accolta l'Augusta Vergine al suo apparire in cielo, non conosce né principio, né fine: gloria quae eam (Mariam) ex hoc mundo transeuntem excepit, principium ignorat, nescit finem».
La Chiesa così si esprime nella Liturgia di questa festa: «Oggi l'arca santa e animata del Dio vivente, che concepì nel suo seno il Creatore, riposa nel tempio del Signore che non fu costruito da mano alcuna. E David, suo avolo, ne esulta, e con lui gli Angeli cantano inni, gli Arcangeli la celebrano, le Virtù la glorificano, i Principi esultano, le Potestà si rallegrano, le Dominazioni gioiscono, i Troni le fanno festa, i Cherubini la lodano, i Serafini predicano la sua gloria. Oggi l'Eden celeste riceve il Paradiso animato del nuovo Adamo, in cui fu revocata la nostra condanna, in cui fu piantato l'albero della vita, in cui fu coperta la nostra nudità.
«Oggi la Vergine Immacolata, estranea a tutti gli affetti terreni e abituata ai pensieri di cielo, non è ritornata alla terra; ma essendo un cielo vivente, è stata collocata nei celesti tabernacoli. Come mai infatti poteva conoscere la morte lei da cui n'è venuto a tutti la vera vita? Pure soggiacque alla legge promulgata da colui ch'Ella ha generato; e, qual figlia del vecchio Adamo, subì l'antica sentenza (giacché neppure il suo Figliuolo, ch'è la vita per essenza,
~
la evitò; ma siccome Madre del Dio vivente, ella giustamente è assunta fin presso di Lui.
«Eva che acconsentì alla suggestione del serpente, fu condannata ai dolori della maternità e alla pena di morte, e dimora sepolta nel seno della terra. Ma costei è veramente beata, che prestò orecchio alla parola di Dio; che divenne feconda per opera dello Spirito Santo, che al casto saluto dell'Arcangelo divenne Madre, senza voluttà e senza concorso d'uomo, del Figlio di Dio; che lo diede alla luce senza alcun dolore, che si consacrò tutta a Dio, come la morte poteva divorarla? come riceverla il seno della terra? come la corruzione invadere quel corpo che albergo la Vita? A lei dunque fu preparata una via dritta, piana e facile per salire al Cielo. Giacché se: «Dove sono io ci sarà pure il mio servo», dice Cristo, la via e la verità; come non ci sarà con lui a più forte ragione la Madre sua?

Quali frutti trarremo da questa meditazione?

1. Maria è morta di amor di Dio, perché così era vissuta. Impariamo noi pure a vivere solo per il Signore, a non amare che Lui, togliendo dal nostro cuore ogni attaccamento a noi stessi e alle nostre passioni. Chiediamo con insistenza l'amor di Dio.

2. La morte di Maria fu consolante, perché Ella era carica di meriti. Tre cose rendono
~
penosa la morte: a) l'attaccamento smoderato ai beni della terra: non si lascia senza dolore ciò che si ama; b) il peccato: quali rimorsi, quali spine sente il peccatore in punto di morte! c) l'incertezza dell'esito del giudizio: quale spavento per chi visse freddamente o nel peccato, la presenza del giudice irato! Cerchiamo quindi di rimuovere questi impedimenti e prepararci ad una santa morte con una santa vita.

3. Confidiamo nella Santa Vergine e supplichiamola a volerci assistere in punto di morte. Ricordiamo che per risorgere noi pure alla gloria e possedere l'eredità dei Santi, dobbiamo pregare ed imitare le virtù di Colei che oggi festeggiamo assunta in cielo ed incoronata lassù nostra Madre e Regina.
~
Messa dell'Assunta

Introitus - Gaudemus omnes in Domino, diem festum celebrantes sub honore beatae Mariae Virginis: de cujus Assumptione gaudent Angeli, et collaudant Filium Dei.
Ps. 44, 2. - Eructavit cor meum verbum bonum: dico ego opera mea regi.
Gloria Patri.

Oratio - Famulorum tuorum, quaesumus, Domine, delictis ignosce: ut, qui tibi placere de actibus nostris non valemus; Genitricis Filii tui Domini nostri intercessione salvemur: Qui tecum.

Lectio libri Sapientiae. - ECCLI. 24, 11-13, 15-20.
In omnibus requiem quaesivi, et in haereditate Domini morabor. Tunc praecepit, et dixit mihi Creator omnium, et qui creavit me, requievit in tabernaculo meo, et dixit mihi: In Jacob inhabita, et in Israel haereditare, et in electis meis mitte

*

Introito. - Rallegriamoci tutti nel Signore, oggi che celebriamo la festa in onore della beata Vergine Maria, della cui Assunzione gioiscono gli Angeli e ne dànno lode al Figlio di Dio.
Sal. 44,2 - Un bel canto m'è sgorgato dal cuore; vo' recitare al re la mia canzone
Gloria al Padre.

Orazione. - Perdona, o Signore, i peccati de' tuoi servi, affinché, non potendoti piacere colle nostre azioni, siamo salvati dall'intercessione della Madre del tuo Figliolo Signor nostro: Il quale con te.

Lettura del libro della Sapienza. ECCLI. 24, 11-13, 15-20. Tra tutti io cercai un luogo di riposo e decisi di dimorare nell'eredità del Signore. Allora il Creatore di tutte le cose mi parlò e mi diede i suoi ordini, e colui che mi creò riposò nel mio tabernacolo e mi disse: Abita in Giacobbe, tuo retaggio sia Israele, getta le tue radici tra i miei eletti. Così ebbi fissa dimora in Sionne,
~
radices. Et sic in Sion firmata sum, et in civitate sanctificata similiter requievi, et in Jerusalem potestas mea. Et radicavi in populo honorificato, et in parte Dei mei haereditas illius, et in plenitudine sanctorum detentio mea. Quasi cedrus exaltata sum in Libano, et quasi cypressus in monte Sion. Quasi palma exaltata sum in Cades, et quasi plantatio rosae in Jericho. Quasi oliva speciosa in campis, et quasi platanus exaltata sum juxta aquam in plateis. Sicut cinnamomum et balsamum aromatizans odorem dedi: quasi myrrha electa dedi suavitatem odoris.

Graduale. Ps 44, 5, 11 et 12 - Propter veritatem, et mansuetudinem, et justitiam, et deducet te mirabiliter dextera tua.
V). Audi, filia, et vide, et inclina aurem tuam: quia concupivit rex speciem tuam.
Alleluja, alleluja!
V). Assumpta est Maria in caelum: gaudet exercitus Angelorum. Alleluja.

Sequentia sancti Evangelii secundum Lucam. Luc. 10, 38-42.
In illo tempore: Intravit Jesus in quoddam castellum: et mulier quaedam

*

e la città santa fu il luogo del mio riposo, e Gerusalemme fu la mia capitale. Gettai le mie radici in un popolo illustre, nella porzione del mio Dio nel suo retaggio, ho presa dimora tra la moltitudine dei santi. Mi sono elevata come cedro sul Libano, e qual cipresso sul monte Sion. Mi sono innalzata come una palma di Cades e come un roseto di Gerico. Come bell'ulivo nei campi, mi sono innalzata come platano nelle piazze, lungo l'acqua. Come cinnamomo e balsamo mandai profumi, quasi mirra finissima esalai soavissimo odore.

Graduale. SAL. 44, 5, 11 e 12. - Per la verità, per la dolcezza, per la giustizia, la tua destra ti farà meravigliosamente la strada.
V). Ascolta, o figlia, guarda, e porgi l'orecchio, ché il re si è innamorato della tua bellezza
Alleluia, alleluia.
V). Maria è stata assunta in cielo: esulta l'esercito degli Angeli. Alleluia.

Seguito del Santo Vangelo secondo Luca. Luc. 10, 38-42.
In quel tempo: Gesù entrò in un villaggio, dove una donna chiamata Marta lo ricevette
~
Martha nomine, excepit illum in domum suam: et huic erat soror nomine Maria, quae etiam sedens secus pedes Domini, audiebat verbum illius. Martha autem satagebat circa frequens ministerium: quae stetit, et ait: Domine, non est tibi curae quod soror mea reliquit me solam ministrare? dic ergo illi, ut me adjuvet.
Et respondens, dixit illi Dominus: Martha, Martha, sollicita es, et turbaris erga plurima: porro unum est necessarium. Maria optimam partem elegit, quae non auferetur ab ea.
Credo

Offertorium. - Assumpta est Maria in caelum: gaudent Angeli, collaudantes benedicunt Dominum. Alleluja.

Secreta. - Subveniat, Domine, plebi tuae Dei Genitricis oratio: quam etsi pro conditione carnis migrasse cognoscimus, in caelesti gloria apud te pro nobis intercedere sentiamus. Per eumdem Dominum.

Communio. Luc. 10, 42. - Optimam partem elegit sibi Maria, quae non auferetur ab ea in aeternum.

*

in casa sua. E questa aveva una sorella chiamata Maria, la quale, postasi a sedere ai piedi del Signore, ne ascoltava la parola. Marta intanto s'affannava tra le molte faccende, e si presentò a dire: Signore, non t'importa che la mia sorella mi lasci sola a servire? Dille dunque che m'aiuti. Ma il Signore le rispose: Marta, Marta, ti affanni e t'inquieti di molte cose. Eppure una sola è necessaria. Maria s'è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta.
Credo.

Offertorio. - Maria è stata assunta in cielo: si rallegrano gli Angeli e con gioia benedicono il Signore. Alleluia.

Segreta. - Venga in aiuto del tuo popolo, o Signore, la preghiera della Madre di Dio, la quale, pur sapendo che è uscita di vita secondo le leggi della carne, la sperimentiamo tuttavia mediatrice presso di Te, nella gloria celeste. Per lo stesso Signore.

Comunione. Luc. 10, 42. - Maria, s'è scelta la parte migliore che non le sarà tolta in eterno
~
Postcommunio - Mensae caelestis participes effecti, imploramus clementiam tuam, Domine Deus noster: ut, qui Assumptionem Dei Genitricis colimus a cunctis malis imminentibus, ejus intercessione liberemur. Per eundem Dominum.

*

Dopocomunione. - O Signore Dio nostro, chiamati a far parte del celeste banchetto, imploriamo la tua clemenza, affinché celebrando l'Assunzione della Madre di Dio, siamo liberati, per la sua intercessione, da tutti i mali che ci minacciano. Per lo stesso Signore.
~