Madonna della Mercede
La festa della Madonna della Mercede si celebra il 24 settembre ed ha lo scopo di onorare la SS. Vergine, la quale intervenne a liberare tanti cristiani che gemevano sotto la schiavitù dei Saraceni.
In tutti i tempi Maria corse in aiuto dei cristiani, perché come ebbe cura di Gesù, così ha grande cura del suo corpo mistico: la Chiesa. Tra i nemici più terribili- e formidabili che la Chiesa ebbe nel corso dei secoli, furono i Turchi. Per virtù di Maria, si riuscì a sconfiggerli a Lepanto e a Vienna; per virtù di Maria si riuscì ancora a vincerli quando tentarono avvicinarsi all'Italia passando per la Spagna.
Se le Crociate avevano inflitte loro gravissime perdite, avevano però fomentato il loro
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odio contro i seguaci di Cristo, e li avevano spinti a compiere nuove e maggiori crudeltà verso di essi.
Tante sofferenze e tanti gemiti, commossero il pietosissimo cuore di Maria SS., e al principio del secolo XIII, quando più alti e strazianti si levavano a Lei i voti e i gemiti di tanti miseri cristiani schiavi, Maria venne in loro aiuto per mezzo di tre suoi grandi divoti.
Il Breviario di questa festa racconta in modo semplice e mirabile come avvennero i fatti.
Ecco il testo:
«Il tempo in cui la più vasta e più bella parte della Spagna era oppressa dal barbaro giogo dei Saraceni, e innumerevoli fedeli sotto sì inumana e infelice schiavitù, correvano grandissimo pericolo di rinnegare la fede cristiana, e di compromettere l'eterna salute, la beatissima Regina del Cielo, volendo benevolmente rimediare a mali sì grandi e numerosi, manifestò la sua estrema carità per liberarli. Difatti mentre San Pietro Nolasco rinomato per pietà e ricchezze, andava continuamente ruminando nelle sue sante meditazioni in qual maniera poter venire in aiuto delle calamità di tanti cristiani degenti sotto la dominazione dei Mori, gli apparve con volto ilare la stessa beatissima Vergine, dicendogli come sarebbe accettissimo a lei e al suo Figliuolo unigenito, se si fondasse in suo onore un Ordine religioso avente per scopo di liberare gli schiavi dalla tirannide dei Turchi. Incoraggiato
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da questa celeste visione, l'uomo di Dio si sentì avvampare di un'ardente carità, e non ebbe in cuore più che una sola brama, di consacrare se stesso e l'Ordine che avrebbe istituito alla pratica continua di questo amore generosissimo per cui ciascuno avrebbe data la sua vita per gli amici e per il suo prossimo.
«La medesima notte, la Santissima Vergine apparve anche al beato Raimondo di Pennafort e a Giacomo re d'Aragona, esortandoli a istituire lo stesso Ordine religioso, e persuadendoli a concorrere colla loro fortuna alla fondazione di sì bell'opera. Pietro poi corse subito ai piedi di Raimondo, suo confessore, e gli fece conoscere ogni cosa; e trovatolo al corrente di tutto per rivelazione celeste, si mise umilissimamente sotto la sua direzione. Ma sopraggiunto il re Giacomo, decise d'eseguire quanto la beatissima Vergine gli aveva rivelato. Perciò, dopo aver conferito fra loro, trovatisi d'accordo, intrapresero la fondazione d'un Ordine, in onore della Vergine Madre, sotto il nome di santa Maria della Mercede o della Redenzione degli schiavi.
«Pertanto il 10 agosto dell'anno del Signore 1218, il re Giacomo decretò la fondazione di questo Istituto già concepito da quei santi uomini, obbligandone i soci con un quarto voto, di rimanere come ostaggi in potere dei pagani, se fosse stato necessario per la liberazione dei Cristiani. Il re concesse loro di portare sul petto le sue proprie armi, e s'interessò di far approvare
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da Gregorio IX questo Istituto e i voti religiosi ispirati da sì sublime carità verso il prossimo. Ma lo stesso Dio per mezzo della Vergine Madre, fece crescere talmente questa istituzione, che si sparse con molta rapidità e successo su tutta la faccia della terra, e fiorì di santi uomini insigni per carità e pietà, i quali si dedicavano a raccogliere elemosine di Cristiani per riscattare i loro fratelli, e dare spesso se stessi come pegno per liberarne un gran numero. Al fine poi di rendere a Dio e alla Vergine Madre le dovute grazie per sì benefica istituzione, la Sede Apostolica dopo aver accordato allo stesso Ordine innumerevoli privilegi, concesse di celebrare questa festa particolare e di recitarne l'ufficio».
Più interessante dei prodigi con cui la Beata Vergine istituì il suo Ordine è la storia dei miracoli con cui lo sviluppò e sostenne nell'adempimento dell'ardua missione. Sono oltre 7 secoli di prodigiose lotte e trionfi, d'innumerevoli schiavi liberati, di migliaia di anime salvate. Ora i Mercedari sono ridotti a pochi, perché la loro Missione fu compiuta, ma il bene fatto da essi, è immenso.
Quali frutti trarremo per noi, da questa considerazione?
1. Grande riconoscenza alla Vergine che soccorse, in ogni tempo, la sua Chiesa. Ovunque si scorgono Santuari Mariani, innalzati dalla
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pietà dei fedeli; da tutta la cristianità si elevano lodi a Maria e con ragione, perché infinite sono le grazie da lei concesse alla cristianità.
2. Preghiamo per la Chiesa, perché trionfi dei suoi nemici, si estenda su tutta la terra. Preghiamo per i Sacerdoti, per i Religiosi; chiediamo grazie per essi.
3. Domandiamo a Maria un maggior amore per le anime. Quanto è piccolo il nostro amore per le anime in confronto a quello dei Mercedari! Essi davano anche la vita per salvare uno schiavo, un cristiano, e noi, forse, non vogliamo tollerare la minima sofferenza per il prossimo... Riflettiamo, e supplichiamo Maria ad aumentare in noi la carità.
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Messa della Madonna della Mercede
Messa: Salve... pag. 158.
Oratio. - Deus, qui per gloriosissimam Filii tui Matrem, ad liberandos Christi fideles a potestate paganorum, nova Ecclesiam tuam prole amplificare dignatus es: praesta, quaesumus; ut, quam pie veneramur tanti operis institutricem, ejus pariter meritis et intercessione, a peccatis omnibus et captivitate daemonis liberemur. Per eumdem Dominum.
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Orazione. - O Dio, che per mezzo della gloriosissima Madre del tuo Figlio, ti sei degnato di arricchire la tua Chiesa d'una nuova famiglia allo scopo di liberare i fedeli di Cristo dal potere dei pagani, fa', te ne preghiamo, che, venerandola noi devotamente, quale istitutrice di un'opera sì grande, per i suoi meriti e la sua intercessione, siamo liberati da ogui male e dalla schiavitù del demonio. Per lo stesso Signore.
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