XV. FESTA DELL'ASSUNTA(1)Gli auguri alla madre maestra, alla madre superiora già li ho fatti. Adesso faccio gli auguri che siate tutte Celine e prego che siate tutte Celine. Che cosa significa essere Celine? Vuol dire:
avere pensieri di cielo e
avere desideri di cielo e
fare opere di cielo.
Fare opere di cielo sì, ma in primo luogo, pensieri di cielo.
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Pensieri di cielo: corrispondono /e guadagnano la/ (a) visione di Dio. Se noi abbiamo pensieri di cielo /arriveremo/ (b) alla visione eterna di Dio. E la felicità eterna comincia dalla visione di Dio: conoscere Dio, /vedere/ (c) le sue grandezze, la sua santità, il suo potere e tutto... Conservare quindi nella nostra mente pensieri di cielo. [Ci sono] persone che si occupano solamente delle cose della terra, della vita umana, di quello che soddisfa.
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Pensieri di cielo. E /in/ (a) che maniera? Quando si sente la fede nell'anima, le cose divine. Non solamente i misteri della Trinità e il mistero della incarnazione, passione, morte e resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo; ma tutto quel che è da considerarsi in ordine a Dio: e il tempo che abbiamo e la salute che abbiamo e quello che è a nostro servizio...
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Considerare secondo la fede il tempo che abbiamo e la salute che abbiamo per /utilizzarli/ (a). E che tutto quel che si ha da fare [sia] in ordine a Dio. Pensieri di cielo allora! Se v'incontrate con persone del mondo e qualche volta /anche con /le/ (b) famiglie: pensieri soltanto umani!? Ora, /la eternità per/ (c) essere felice è la visione di Dio. Ed è la fede che ci assicura la visione di Dio in cielo.
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In secondo luogo: desideri di cielo. Il che vuol dire desiderare la santità, vuol dire desiderare la professione /che si farà/ (a) e la vocazione /che si/ (b) segue da chi ha la buona volontà. Quindi /i/ (c) desideri di cielo: non il mondo, ma Dio; non i piaceri della terra, ma le anime, /che forma/ (d) all'apostolato questo. Quindi i desideri soprannaturali. Allora corrisponde in cielo il possesso di Dio.
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Che cosa abbiam desiderato sulla terra? Che cosa cerchiam sulla terra? Le azioni, le opere e ciò che ci riempie la giornata è in ordine a Dio? Allora se tutto questo è in ordine a Dio, è la ricchezza che l'anima acquista, la ricchezza di cielo: Dio.
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La ricchezza è Dio infinito, Dio eterno. Dio è il sommo, è il bene lui! E' tutto il bene. /E c'è/ (a) una partecipazione di beni. Ma il sommo bene: Dio. Sì, il sommo bene Dio. Quindi i desideri rivolti al cielo... Quando vi è l'orgoglio, quando vi è vanità, quando si sospira il mondo, quando si vorrebbe ancora questo o quello sulla terra... Desideri di cielo, ecco.
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In terzo luogo: opere di cielo. Le opere di cielo quali sono? Le opere di cielo sono quelle azioni che si compiono con retta intenzione, per Dio. E, secondo: che si facciano bene le azioni, le opere che si devono fare. E in terzo luogo: queste nostre azioni in unione con Gesù Cristo. In unione con Gesù Cristo, ecco, perché l'azione perfetta è quando si opera per Christum, cum Christo et in Christo est tibi Deo Patri omnipotenti in unitate Spiritus Sancti omnis honor et gloria (1).
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Allora, opere di cielo quando si osserva l'orario, quando si osservano le disposizioni, quando si osservano le costituzioni, e le opere che sono affidate di ministero, di apostolato, e poi tutto quel complesso di ciò che viene disposto nelle varie circostanze. Sì, perché opere di cielo son tutte quelle che sono figlie dell'obbedienza.
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Noi dobbiamo lodare Iddio con i salmi e /al/ (a) vespro /cantate/ (b) i salmi. Fra i salmi c'è una diversità. Vi è il salmo che /ha due/ (c) versetti soltanto: Laudate Dominum omnes gentes [Sal 116]. E invece il salmo di cui si parla dell'obbedienza /ha/ (d) 118 versetti (2) e son divisi questi versetti /in sette parti per il breviario/ (e).
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Ecco vuol dire che sulla terra dobbiam fare la volontà di Dio. La volontà di Dio come si è manifestato nei comandamenti /e in/ (a) quello che Gesù ha insegnato e poi in tutto quel che dobbiamo fare nella nostra giornata, che dovete fare nel vostro apostolato, ecco, nello stato in cui ciascheduna è: quando siete aspiranti, quando siete novizie; quando siete professe e poi in tutto quello che è l'apostolato in quella obbedienza, in quella direzione /che/ (b) danno i parroci, sì. Allora siamo sempre nella volontà di Dio.
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E cercar la volontà di Dio: le opere. Dal momento in cui siamo stati creati dal Signore, la volontà del Signore abbiamo da fare. E allora opere di cielo per tornare in cielo. Partire /dal/ (a) Padre celeste per ritornare al Padre celeste nella sua casa celeste.
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Ecco allora, questi sono gli auguri per tutte e cioè: pensieri di cielo che vuol dir pensieri di fede, pensieri poi che sono di desideri, cioè di finalità, di mente, di quel che si cerca in sostanza. Non quel che soddisfa il cuore, ma quello che rende il nostro cuore soddisfatto. /E/ (a) non sono desideri illusi: se si cerca Dio, Dio lo troveremo, la nostra felicità. E terzo: le opere-nostre che siano opere di cielo. Così diventate Celine. Siete contente?
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Volontà buona? Sì? (3). Tutte, no? Anche le più piccole? E allora state liete, in festività. E poi voi fate delle festività che sono insieme esercizio di carità, di bontà, di istruzione e di edificazione. Anche le vostre feste hanno un carattere soprannaturale, non è solamente un divertimento, non è solamente un sollievo: è tutto una istruzione e una educazione e un orientamento alla vita, alla vita sociale [di] congregazione e alla vita pastorale nelle parrocchie. /E allora/ (a) dalle parrocchie salire più in alto. L'opera /vostra nella Chiesa/ (b) non si ferma alla parrocchia. Avete da salire altri gradini, ecco. Ecco la grazia di Dio. All'opera!
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L'augurio: tutte Celine. Volete scriverlo sulla testa? Sulla fronte? o nel cuore? Nel cuore, va bene! Non solamente lì sul banco e neppure sui taccuini. Sì. Allora, avanti con la grazia di Dio, in letizia, elevando i nostri pensieri, i nostri sentimenti a Maria assunta in cielo. La grande gloria sua e il potere grande suo che ha presso Dio per noi! Ecco.
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Questa nostra Madre è salita in cielo e aspetta tutti noi in cielo. E verrà il giorno in cui l'anima nostra si distaccherà dal corpo per salire in cielo. E poi l'anima verrà a prendere il corpo, il corpo magari disfatto, /dal/ (a) camposanto. L'anima che viene a prendere il corpo e portare /il/ (b) corpo anche con l'anima in cielo.
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E Maria ci ha preceduto, perché nell'oremus c'è corpore et anima (4). E' assunta in cielo col corpo e con l'anima: questo è già il suo privilegio perché il suo corpo è stato santissimo. E' stato santissimo il corpo stesso perché non c'è stato il peccato originale in lei.
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Allora questa /vergine/ (a) Maria /ci/ (b) ha prevenuti in cielo e /ci ha preceduti/ (c) in cielo, ma non /soltanto per/ (d) godere il gaudio eterno, ma per pensare a noi figliuoli, a voi figliuole di Maria, ecco. Allora pensi a noi. Non /dimentica/ (e) gli uomini, non vi dimentica nessuna e nessuna anima. Tutte figliuole, tutti figli di Maria. Perciò tutte Celine.
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Pensieri di cieli, a cui corrisponde la fede necessaria. Secondo: il possesso di Dio. E compiere quelli che sono i nostri desideri, i voleri, le intenzioni intime. E terzo: il gaudio in Dio. Il gaudio in Dio e cioè l'amore eterno, se noi compiamo opere di cielo.
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Avanti in letizia. Il Signore sia sempre con voi. Elevare i pensieri a Dio, a Maria. Pensare i due grandi apostoli Pietro e Paolo: lo spirito pastorale è insegnato da san Paolo e da san Pietro. /Lo spirito pastorale/ (
a)!
Albano Laziale (Roma)
15 agosto 1965
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(1) Albano Laziale (Roma), 15 agosto 1965
355 (a) R: e gua e guadagnano il la.
(b) R: arrivieremo.
(c) R: vendére vedere.
356 (a) R: in in.
357 (a) R: utilizzare.
(b) R: anche sol, con quel le.
(c) R: l'eternità è la vi[sione] per.
358 (a) R: che fa che si farà.
(b) R: che si che si.
(c) R: e le o i.
(d) che è la forma.
360 (a) R: e noi abbia[mo] c'è.
(1) Dossologia eucaristica. Cf. Messale, pag. 808.
363 (a) R: nel al.
(b) R: canta, cantare.
(c) R: ha due sol due.
(d) R: fan.
(e) R: in cinque par in sette parti per il sal[terio] per il breviario.
(2) Sembra si tratti del Sl 118, che conta però 178 versetti.
364 (a) R: e nel in.
(b) R: dei che.
365 (a) R: da dal.
366 (a) R: e e.
367 (a) R: e che allora.
(b) R: della chiesa vostra.
(3) Le uditrici rispondono affermativamente. Alla fine delle domande segue una risata.
369 (a) R: nel dal.
(b): R: con il.
(4) Assunzione di Maria. Cf. Messale, pag. 1334.
371 (a) R: ma [che] vergine.
(b) R: e allora ci.
(c) R: ci prece ci ha preduti preceduti.
(d) R: per soltanto.
(e) R: ci dimentica.
373 (a) R: la sp il past lo spirito pastorale.