PRESENTAZIONE
Il presente volume raccoglie le 29 prediche tenute da don Alberione alle suore pastorelle nel 1965 e conservate su nastro magnetico. Dodici appartengono ai tre corsi di esercizi spirituali di quell'anno (X-XIV; XVI-XIX; XXII-XXIV) e le altre sedici sono meditazioni e istruzioni rivolte, in circostanze varie, alla comunità di Alhano (I-IX; XV; XX-XXI; XXV-XXIX).
Il contenuto del presente volume è particolarmente ricco di riferimenti ai temi e alle deliberazioni del Concilio Vaticano II. Don Alberione parlò varie volte della liturgia in particolare del nuovo rito della messa, che entrò in vigore il 7 marzo, prima domenica di quaresima; parlò del decreto sulla formazione sacerdotale (Optatam Totius): il programma si applicava bene anche alla formazione della pastorella; parlò del contenuto della Dei Ver-bum, un tema, la parola di Dio, a lui molto caro; parlò della nuova concezione di Chiesa, di popolo di Dio (Lumen Gentium); e parlò della costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo (Gaudium et Spes).
Quest'ultimo documento che più di ogni altro espresse la pastoralità del Concilio per la sua attenzione all'uomo e alla situazione dell'umanità, trovò in don Alberione un discepolo attento e soddisfatto. Egli vide infatti confermati gli ideali pastorali dei suoi anni lontani e il cammino fatto per realizzarli. Nelle prediche varie volte amò ricordare le vicende storiche della Famiglia Paolina accennando di aver precorso i tempi per aver dato alla nascente istituzione un indirizzo pastorale che si concretizzò in modo eminente con la congregazione delle suore pastorelle. "Dal 1910-1911 - ricordò - si è incominciato il lavoro pastorale, gli scritti pastorali e i libri pastorali. Questo è stato avviato nella Pia Società san Paolo, avendo la Società san Paolo questo indirizzo. (...) Tutto dev'essere ispirato alla pastorale, perché tutta la Famiglia Paolina è ordinata alla pastorale, ma voi rappresentate, in questa parte, la parte migliore " (V). " Quando sono arrivato al sacerdozio, la prima cosa era di attendere alla pastorale. Della quale pastorale non si parlava in Italia. Vi era ancora soltanto qualche movimento che veniva dalla Germania " (VIII), e ricordò Vita Pastorale che fu il primo periodico del genere in quegli anni (1913) in Italia.
Si colgono ancora, dalle pagine di questo volume, sentite esortazioni alla preghiera, alla fede e all'umiltà, all'impegno per le vocazioni, a curare di più la preparazione pastorale mirando alla specializzazione, avvalendoci anche delle discipline umane come la psicologia e la pedagogia. Il termine che più usò per dire ciò che doveva interessarci maggiormente e anche caratterizzarci, fu la paróla " pastorale ". " La pastorale è la vostra professione. Dico professione in quanto al lavoro che avete da fare per la salvezza delle anime " (VIII). " E' il tempo delle pastorelle, questo periodo della storia ecclesiastica " (IV).
Preghiera e lavoro, formazione e studi, ricreazione e riposo, salute e malattia: tutto poteva e doveva avere finalità e volto pastorale, tutto doveva concorrere a formare e a esprimere la personalità della suora pastorella, " personalità che è soprattutto vita di bontà e di carità".
INFORMAZIONI METODOLOGICHE
Per facilitare la lettura, a iniziare dal presente volume, il testo è leggermente modificato rispetto alla registrazione (tolte le ripetizioni inutili, le parole pronunciate a metà, tolti i balbettii e il disordine nelle frasi): ma ogni variante è documentata nell'apparato critico in cui sono riportate tutte le parole di don Alberione e nell'ordine e forma in cui le ha pronunciate.
he meditazioni sono disposte in ordine cronologico e contrassegnate da numeri romani. I numeri dei paragrafi sul margine esterno della pagina, sono progressivi dall'inizio alla fine del volume onde facilitare la ricerca dei temi a partire dall'indice analitico.
La divisione in paragrafi, la punteggiatura e la scelta dei titoli sono opera dei curatori. I periodi, per quanto possibile, sono corti, costruiti attorno al verbo principale, come era nello stile di don Alberione quando scriveva. Nella numerazione marginale si segue in genere il criterio dell'unità di argomento. Quando poi un'idea viene sottolineata con una certa insistenza con espressioni che si ripetono e che nell'insieme danno al contenuto significato o importanza particolari, i pensieri sono disposti a bandiera.
Nell'indice dei titoli, accanto al numero della pagina è segnato quello delle cassette in cui si trova la meditazione.
Per altre notizie e utili suggerimenti per la lettura e la comprensione del presente lavoro, rimandiamo il lettore alle pagine informative del volume 9/IV e di quelli precedenti.
Nell'Opera Omnia Alberione il presente volume porta il numero 9/IX.
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