Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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PRESENTAZIONE

Il presente volume è il quarto della raccolta del parlato di don Giacomo Alberione alle suore di Gesù buon Pastore, ritrascritto da nastro magnetico. Contiene 26 mediazioni e istruzioni tenute tutte in Albano nel 1960. Undici appartengono ai due corsi di esercizi spirituali, due ad una " sei giorni " di aggiornamento (7-13 agosto 1960) e le altre sono state pronunciate in occasioni varie.
Il primo maggio del 1960, domenica del buon Pastore, per le suore pastorelle vi fu un ulteriore motivo di festa: l'inaugurazione della nuova chiesa di Casa Madre, in Albano. Don Alberione non potè essere presente e se ne rammaricò'. " Il Signore ci ha chiesto una mortificazione... non ho potuto partecipare alla vostra gioia e preghiera nel giorno solenne ", dirà qualche giorno dopo parlando per la prima volta nella nuova chiesa (vedi PP voi. IX p. 46). ha messa solenne dell'inaugurazione fu presieduta dall'allora vicario della SSP don Damaso Zanoni. Don Alberione volle essere presente con gli auguri così formulati: " Ho offerto al buon Pastore Gesù il mio e vostro sacrificio di non poter venire alla solenne celebrazione odierna: perché la nuova chiesa sia sempre la casa del Signore, in cui troverete consolazione, luce, conforto; che da essa partano per le parrocchie molte e buone suore a portare la parola di salute e l'esempio di vita esemplare. Ogni benedizione - Sac. Giacomo Alberione ". La prima predica registrata nella nuova chiesa porta la data dell'otto giugno 1960.
Circa il contenuto delle meditazioni e istruzioni di questo volume, si fa notare soprattutto la consueta, instancabile insistenza sui temi fondamentali di ogni cammino di fede come sono la conversione e il lavoro interiore di purificazione e di santificazione, da cui dipende l'autenticità e l'efficacia di ogni apostolato. Don Alberione sottolineava nel medesimo tempo che tale lavoro va portato avanti con costanza, ma gradualmente e con serenità e fiducia; facendosi guidare per imparare a conoscersi e così dare alla propria vita un indirizzo che comprenda sia il cammino interiore che l'apostolato e i mezzi per compierlo (vedi med. II e XX).
Meritano una particolare menzione altri due temi che stavano tanto a cuore a don Alberione: l'istituto, egli diceva, si è ormai avviato bene: ora deve crescere e consolidarsi preparandosi sempre meglio e aprendosi a tutti gli aspetti della propria missione nella Chiesa. Pertanto urge lavorare per il reclutamento e la buona formazione di nuove giovani: le parrocchie che richiedono e attendono le pastorelle sono sempre più numerose. Vi sono poi i vari aspetti o compiti del nostro apostolato, come per esempio la stampa in parrocchia, il coinvolgimento nella
campagna per una " Bibbia in ogni famiglia " e in generale la conoscenza e l'uso dei mezzi audiovisivi per la formazione e la catechesi: " ...parola annun-ziata a voce - dirà partendo dal ruolo prioritario della suora pastorella - e parola annunziata con il libro, con la pellicola, con i dischi, la radio, la televisione, corsi biblici " (vedi istr. XIV). Don Alberione che così bene ha suddiviso i compiti negli Istituti da lui fondati, insiste anche sulla necessità di unire le forze perché la parola di Dio, scritta o parlata, più facilmente raggiunga tutti gli uomini.

INFORMAZIONI METODOLOGICHE

Le meditazioni sono disposte in ordine cronologico e contrassegnate da numeri romani. I numeri dei paragrafi sul margine esterno della pagina, sono progressivi dall'inizio alla fine del volume onde facilitare la ricerca dei temi a partire dall'indice analitico.
ha divisione in paragrafi, la punteggiatura e la scelta dei titoli sono opera dei curatori. I periodi, per quanto possibile, sono corti, costruiti attorno al verbo principale, come era nello stile di don Alberione quando scriveva. Nella numerazione marginale si segue in genere il criterio dell'unità di argomento. Quando poi un'idea viene sottolineata con una certa insistenza con espressioni che si ripetono e che nell'insieme danno al contenuto significato o importanza particolari, i pensieri sono disposti a bandiera.
Nell'indice dei titoli, accanto al numero della pagina è segnato anche quello della cassette in cui si trova registrata la meditazione. Nell'Opera Omnia Alberione il presente volume porta il numero 9/IV.
Il continuo e attento confronto della trascrizione del parlato con la voce viva del Fondatore com'è conservata nei nastri e la revisione finale del tutto da parte di un membro della Commissione dell'Opera Omnia Alberione (COOA) garantiscono a queste pubblicazioni una fedele corrispondenza con il pensiero autentico del Fondatore. Nonostante ciò si potranno notare limiti e potranno sorgere qua e là difficoltà di lettura: ma ciò è dovuto al fatto che parlare non è come scrivere e si è preferito lasciare nelle mani di chi legge un testo assolutamente autentico e originale, senza alcuna manomissione.
Nell'accostarsi a questa fonte si dovrebbe poi tener presente come a don Alberione non stava tanto a cuore la forma quanto il contenuto. Cogliendo l'idea conduttrice dei suoi discorsi che è sempre chiara, si capiscono più facilmente anche le varie espressioni in quei tratti in cui l'argomentazione sembra, a prima vista, perdere di trasparenza. Ma forse questa è anche un'occasione per imparare a distinguere ciò che appartiene al tempo o alle circostanze e quindi passa e ciò che invece è per don Alberione fondamentale e quindi irrinunciabile per il volto e per la vita di ciascun istituto e per tutta la Famiglia Paolina.
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