Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

XIX
IL NOSTRO METODO APPLICATO A CONFESSIONE, COMUNIONE, MEDITAZIONE

[CONFESSIONE]

[155] Sono stato stamane in una chiesa dove si trovano sei statue rappresentanti le sei principali disposizioni per ben confessarsi. Era la chiesa della Maddalena (la penitente)1, ove ho visto pure conservato il cuore di S. Camillo de Lellis2.
La Confessione sacramentale può farsi secondo il metodo via, verità e vita? Sì. E allora com'è? Non ci hanno sempre detto che le disposizioni per ben confessarsi sono cinque: esame, dolore, proponimento, ecc.? Sì, queste non cambiano. Il metodo riguarda il modo di far l'esame, di eccitarsi al dolore, di proporre, di accusarsi, di dar soddisfazione a Dio.
[156] Prendiamo l'esame di coscienza, prima cosa da farsi. Supponiamo che il proposito principale sia sull'umiltà; l'esame andrà fatto così: si esamineranno i pensieri (verità), la condotta, parole ed opere (via), il cuore (vita).
Supponiamo che si sia arrecato dispiacere ad una sorella facendola piangere senza ragione. L'esame che si fa in questo caso sulle parole e sulle opere è la parte meno importante. Più necessario è esaminare pensieri e sentimenti. Perché sono giunta ad offendere la sorella? Perché mi stimo tanto da disprezzare gli altri.
Accusando solo il fatto avvenuto, noi non estirperemo mai la radice del nostro peccato. Prima cosa da riformare è mica la parola, è il pensiero!
Perché tanta compiacenza quando si viene lodati? Perché non abbiamo cognizione profonda dei principi dell'umiltà.
~
L'umile pensa: Che cosa posso da me nell'avvenire? Nient'altro che peccare senza l'aiuto di Dio. Io sono in continuo pericolo di perdermi.
Perché con tanta facilità si tralascia la preghiera? Perché non c'è l'umiltà nelle parole? Perché non c'è il pensiero umile! Lo stesso è del dolore: dolore pei pensieri, per gli affetti, per gli atti e le parole.
Alcune persone insistono nel riformare il pensiero e intanto trascurano cuore e volontà. Voi siate complete!
Esaminatevi, accusatevi, pentitevi, proponete come vi suggerisce la Chiesa nel Confiteor: «Quia peccavi nimis cogitatione, verbo et opere»3. Nella parola «cogitatione» si comprende la mente ed il cuore.
[157] Preceda però sempre l'emendazione della mente. Tutto viene di lì; la testa è a capo del nostro essere, al disopra dei sensi e del cuore. Pensare quindi: che cos'è che m'ispira tanta confidenza in me? Bisogna che io sia talmente persuaso della mia fragilità, tanto poco sicuro dei miei giudizi da controllarli di continuo, domandando al Signore luce ed aiuto.
Correzione del cuore. Quanto è diverso il mio cuore dal cuore sacratissimo di Gesù! Quanto diversi sono i miei sentimenti dai suoi!
Correzione delle opere e delle parole. Perché Gesù Vita regni in me, io voglio operare secondo che piace a lui. Voglio perciò fuggire quell'occasione e in quell'altra comportarmi nel dato modo, ecc.
Ripeto: per applicare il metodo via, verità e vita alla Confessione che la rende tanto completa, bisogna: 1) esaminare: mente, cuore, parole ed opere; 2) accusare le mancanze rinvenute nella mente, nel cuore, nelle parole e nelle opere; 3) estendere il dolore non solo al fatto sensibile, sebbene ai pensieri (mente), ai sentimenti (cuore), alle parole ed alle opere (volontà); 4) proporre per la mente, per il cuore, per le parole e per le opere.
~
COMUNIONE

Tre sono gli atti che precedono immediatamente la Comunione e tre gli atti che la seguono; non parliamo della preparazione e ringraziamento remoti.

Questi tre atti sono la preparazione: della mente con cui si onora Gesù Verità, la preparazione della volontà con cui si onora Gesù Via e finalmente la preparazione del cuore, Gesù Vita.
[158] Prima parte: Gesù Verità. Adoriamo, professiamo di credere a tutto quel complesso di verità e di ispirazioni che ci vengono da Dio. Bisogna che la mia mente sia unita a Gesù, che io beva le verità da Gesù insegnate, che le faccia diventare mie, che me ne cibi e le assimili come assimilo il cibo materiale facendolo carne e sangue mio.
Condanno perciò tutti quei principi e quelle massime che non sono conformi al Vangelo, cerco di penetrare i misteri dell'incarnazione, morte, risurrezione di Gesù e le verità eterne, per quanto è possibile alla mia povera mente.
«Non di solo pane vive l'uomo ma d'ogni parola che procede dalla bocca di Dio»4.
Seconda parte: Gesù Via. Secondo atto della preparazione è un atto di umiltà.
Quanto è diversa, o Gesù, la vostra vita dalla mia! Quanto diverse sono le nostre opere! Voi paziente ed io impaziente; voi umile ed io superbo; voi docile ed io ribelle; voi tutto amore per il Padre celeste ed io freddo come un ghiaccio; voi la stessa dolcezza ed io duro, impetuoso, esigente.
Venire ai difetti: si consideri qualche punto della vita del Salvatore, specialmente la passione. Per esempio Gesù schiaffeggiato che risponde con dolcezza a chi lo percuote. Ecco come debbo essere io: dolce come Gesù! Quindi il proposito.
Tanto più il cuore sarà pentito, tanto più saranno abbondanti i frutti della Comunione.
Terza parte: Gesù Vita. Quali grazie chiedere? Siano un po' coordinate: le tre virtù | [159] teologali; la grazia di crescere nelle
~
virtù cardinali; amore ai voti ed alla vita comune; la grazia di professare le beatitudini e di osservare i due massimi comandamenti: amor di Dio e amor del prossimo.

Ringraziamento alla santa Comunione. Il ringraziamento corrisponde alla preparazione, solo che invece di fare gli atti verso Gesù che deve venire, li rivolgiamo a Gesù che è già venuto.
L'anima tutta raccolta riflette: Io sono il tabernacolo di Gesù, io posseggo Gesù tutto intiero: corpo, sangue, anima e divinità; non lo posseggono così gli angeli.
Ecco il primo atto con cui si adora Gesù Verità. L'anima si umilia: Voi, o Gesù, siete lo splendore della Sapienza, io ignorante non conosco nemmeno me stesso. Se mi conoscessi sarei all'apice della sapienza umana.
Per trarre maggior frutto dalle Comunioni sarà bene chiedere in ciascuna una grazia particolare per la mente: di penetrar meglio il mistero dell'incarnazione, la crocifissione; di conoscere la sopraeminente scienza della carità di Cristo, ecc. Una grazia particolare per la volontà ed una per il cuore. Chi più sa, più si espanda! S. Tommaso d'Aquino non trovava mai una fine al suo ringraziamento. Egli si deliziava nella santa Comunione!
Gesù Via. Rappresentiamoci questo Gesù che abbiamo in cuore, ad esempio nell'atto di accogliere la Maddalena pentita, la donna peccatrice che l'aveva tanto disgustato; Gesù si lascia lavare i piedi dalle sue lacrime e rasciugarli dai suoi capelli.
Oh, io che voglio essere tanto rigoroso!... | [160] La misericordia è il carattere dei santi. Segue il proposito. Voglio, ad esempio, imitare Gesù nella sua grande misericordia, ovvero nella semplicità che mi dimostra nel presepio, nella sua pazienza in croce...
Gesù Vita. Si chiedono le grazie. Qui l'anima si espande, domandando particolarmente la grazia di conservare il raccoglimento nella giornata, di avere lo spirito liturgico, di approfondire il significato altissimo della santa Messa, dei sacramenti e sacramentali, di escludere dal cuore ogni affetto terreno, ecc.
Sarà meglio se la Comunione verrà fatta durante la Messa. Un formulario compilato da noi ci sarà utile per i giorni in cui
~
incontriamo maggiori difficoltà. Non sia tanto esteso e nello stesso tempo lasci largo campo all'anima di effondersi come crede.

MEDITAZIONE

La meditazione ha tre parti principali più il principio e la chiusa. D'ordinario si prende prima la Via, poi la Verità e la Vita.
Gesù Via. Stabiliamo subito quel che vogliamo concludere.
Gesù Verità. Troviamo il punto adatto per la nostra meditazione, cerchiamo i motivi di conferma della prima parte.
Gesù Vita. Facciamo il proposito e preghiamo per mantenerlo.
Ad esempio: supponiamo si mediti il terzo mistero gaudioso:
Gesù Via. Da questa meditazione vogliamo imparare l'amore alla povertà. Voglio, dice | [161] l'anima, persuadermi che la povertà è da preferirsi alle ricchezze, voglio acquistare la follia dei santi, specialmente dei santi religiosi che non cercarono mai alcun compenso alle loro fatiche e lavorando produssero solo per la religione e per Dio. Voglio questa santa pazzia, voglio comprendere la speciale simpatia di Gesù per la povertà, di lui che era il gran Signore di tutto e scelse per sé: una reggia? No! Una poverissima greppia con un po' di paglia e col solo riscaldamento del fiato d'un bue e d'un asinello.
Ebbene, farò la rivista della mia camera, del mio cuore e mi spoglierò d'ogni cosa superflua per essere simile a Gesù.
Se Gesù ha seguito questa via ed io ne tengo un'altra, non ci ritroveremo nel santo Paradiso. Oggi voglio proprio vedere se mi rimane qualcosa di cui posso fare a meno, me ne priverò ovvero ne farò un uso migliore.
Gesù Verità. Per qual motivo di ragione debbo io amare e praticare la povertà? I motivi possono essere tanti. 1) Io amo Gesù, non voglio lasciarlo solo; voglio rassomigliargli. Ma se mentre mi avvicino a lui, Gesù, vedendo il mio attaccamento alle cose terrene, mi dicesse: Va', va' via, tu non mi rassomigli! Tu non sai apprezzare il valore della paglia del mio presepio. 2) Chi si priva si arricchisce. Non v'è modo migliore per valersi
~
delle cose terrene quanto il privarsene. Solo chi sa dire di no alle esigenze dell'egoismo comprende veramente le incalcolabili ricchezze della povertà.
Altro motivo la mia vocazione. Mi sono impegnato, ho fatto i voti.
[162] Gesù Vita. Questa terza parte è per esaminare il passato, proporre per l'avvenire, pregare.
Esame: Come ho pensato sulla povertà? I miei sentimenti su questa virtù sono simili a quelli di Gesù? E le mie parole ed opere rivelano un vero amore per essa?
Proposito: Farò sovente la rivista del mio cuore per vedere se esso è legato alla terra anche solo con un filo e mi chiederò: Ho il cuore legato ad un posto? Ad un ufficio? Compirò opere di povertà negativa e positiva (specificarle).
Preghiera: La preghiera deve occupare molto tempo nella meditazione. Il terzo punto dev'essere lungo quanto gli altri due insieme.
Onorate nostro Signor Gesù Cristo ed egli onorerà le sue serve e le rivestirà di abiti preziosi per il giorno delle nozze eterne. Onorate Gesù: egli vi ammetterà con gli angeli in Paradiso. Onorate Gesù col metodo via, verità e vita.
Applicatelo sempre con maggior perfezione e santità, divulgatelo nella Chiesa di Dio: ne avranno vantaggio le anime, ne verrà aumento di gloria al Signore: maggior gloria di Dio! Maggior pace agli uomini!*
~

1 Chiesa di S. Maria Maddalena, a Roma, nelle vicinanze del Pantheon, affidata nel 1586, con l'annesso ospedale, a S. Camillo, quale sede della nascente congregazione dei Ministri degli infermi.

2 Camillo de Lellis (1550-1614), sacerdote, fondatore della Congregazione dei Ministri degli infermi.

3 «... perché ho molto peccato in pensieri, parole ed opere».

4 Cf Mt 4,4.

* L'originale Ss. Spirituali Esercizi, Istruzioni alle Maestre - Ottobre 1936, contiene in appendice, da pag. 163 a pag. 200, un capitolo intitolato: “Brevi lezioni sulla Sacra Bibbia”.Non è stato qui riportato per motivi cronologici e tematici. Vedi Introduzione generale, pag. 23, nota 29.