1. IL PROPOSITO PRINCIPALE SECONDO IL METODO PAOLINO*
La lode alla Regina degli Apostoli che avete cantato or ora è bene sia cantata qualche volta per intero onde ne risulti il senso compiuto a maggior nutrimento allo spirito1.
A questo punto dei santi spirituali Esercizi potreste obiettare: Ma si dicono sempre le stesse cose? Sì, sempre le stesse cose, in quanto le verità sono sempre le medesime, [esposte] in diverso modo però, in quanto ogni anno si considerano sotto un diverso aspetto. Chi predica si ripete ogni anno, facendo tuttavia risaltare qualche punto particolare secondo le categorie di persone a cui si rivolge. Sta [poi] agli uditori il lavorare, perché le parole del predicatore corrispondano ai bisogni spirituali di ciascuno. Un esempio. Tutti facciamo la santa Comunione. La fa il Papa, la fanno i vostri genitori, la fate voi. In tutti la Comunione produce i suoi effetti. Essendo il cibo spirituale per eccellenza, essa nutre tutte le anime, ma in modo diverso secondo le disposizioni di ogni anima e secondo le necessità.
La Comunione ha come frutto la pazienza. Ad alcuni questa pazienza serve a far scuola, ad altri ad andare a scuola, ad applicarsi, a stare attenti. Negli uni e negli altri questa virtù tende a rassodarsi fino a divenire eroica.
Il santo rosario è adatto al Papa e al contadino, ma ciascuno ne ritrae frutti diversi. Il catechismo diviso per classe è sempre lo stesso, però ogni anno viene trattato con metodo ciclico, [in modo] più o meno sviluppato, secondo la mente dei piccoli studenti.
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* Meditazione. Ciclostilato, fogli 4 (22x28). Senza data. Una mano ha messo “luglio 1936”. Nel ciclostilato il titolo è: “Il proposito principale secondo il metodo nostro”. Dal testo si desume che si tratta di una meditazione tenuta verso la fine di un corso di Esercizi. Però dalle notizie fornite da EC, non risulta che ci siano stati Esercizi nel mese di luglio 1936 (cf EC, 11[1936]1). Probabilmente la meditazione è stata tenuta ad Alba negli Esercizi: 30 maggio -7 giugno 1936 (cf EC, 6[1936]3).
1 Si tratta dell'Inno alla Regina degli Apostoli del Primo Maestro, composto di sette strofe, intercalate dal ritornello e pubblicato, per richiesta delle suore stesse, in EC, 6[1935]4.