Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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9. ASSUNZIONE DI MARIA AL CIELO*

Lavoriamo per il paradiso e pensiamo bene che non passerà tanto [tempo] e presto ci troveremo lassù. Presto, presto saremo in paradiso e tanto più presto se riusciremo a scamparla dall'inferno e dal purgatorio. Pensiamo al paradiso oggi, domani e dopo, perché l'Assunta è una festa che porta pensieri e desideri di paradiso che non si dimenticano facilmente. Il paradiso è bello e fa sentire il suo profumo anche qui; e quante volte lo sentiamo dopo una Comunione fervorosa, una confessione ben fatta!
Lavoriamo, lavoriamo, ci riposeremo in paradiso con la santa Madonna, con tutti i santi e le sante che hanno lavorato tanto e con quelli che amano il santo Vangelo.
Ora vedremo: 1) come la morte di Maria è speciale; 2) il suo sepolcro è speciale; 3) la sua gloria è speciale.

1. Maria non è morta di malattia né di vecchiaia, ma di morte speciale, la morte d'amore. Come capitò a S. Francesco Saverio, a S. Filippo Neri di spasimare per i palpiti del loro cuore. Ancor più [questo] capitò alla santa Madonna, così che il suo cuore ardeva d'amore da non poterne resistere alla violenza che indeboliva il corpo, facendolo languire, mentre l'anima ne usciva sempre più rafforzata. Venendo sempre meno le forze fisiche, non poteva più recarsi ai luoghi sacri ove il suo figlio aveva tanto patito o dove l'aveva accolto bambino. Allora se ne stava nel raccoglimento, ma questo nutriva il fuoco del cuore e a sera era costretta ad uscire sulla porta di casa a contemplare il cielo e ristorare le sue forze esauste per la violenza dei palpiti. «Aspiro a te, Signore, diceva, quando verrò ad abitare nella tua casa?».
Si pose a letto, ma neanche questo bastava più a reggere quel corpo sfinito e l'amore crebbe fino a rompere con palpiti più violenti i vincoli della vita terrena.
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2. E la sua sepoltura fu speciale: ebbe [accanto] i dodici Apostoli con a capo il papa. Tutti i santi e vergini e profeti e patriarchi di cui ella è regina, vennero in ispirito a farle ala.
Che veneranda sepoltura! Che lacrime sante! Che preghiere! Il sacro pegno fu adornato di fiori dalle pie donne e deposto nel sepolcro. Ma all'arrivo di S. Tommaso che voleva per l'ultima volta contemplare quelle sacre fattezze, aperto il sepolcro, il corpo non si trovò più.
Chi l'ha rubato? Chi ha violato questo sepolcro? Gli Apostoli alzarono gli occhi al cielo quasi a chiederne spiegazione e gli angeli si fecero vedere con volto quasi scherzoso, portando in alto il sacro pegno che la terra non era degna di possedere e che gli angeli le invidiavano.

3. Anche il suo paradiso fu speciale, tutti le vennero incontro cantando: «Lauda, Jerusalem, Dominum; lauda Deum tuum, Sion»1. E dicevano gli angeli: «Spalancate le porte, fate ampio passaggio perché deve entrare la nostra regina!»2.
E Maria santissima entrò e oltrepassò i cori degli angeli, tutti i beati e andò davanti alla santissima Trinità, dalla quale fu incoronata con triplice corona: corona di potenza dal Padre, corona di sapienza e di apostolato dal Figlio, corona di amore e di santità dallo Spirito Santo.
Maria, circondata da tutti i beati, da S. Anna, S. Gioacchino, dai cori angelici, intonò il canto più bello, il Magnificat; e s'innalzò una lode eterna al Creatore.
Maria fu santa e pura sulla terra e tale morì. Quali insegnamenti trarne?
Santificare il cuore. È puro? È pieno d'amore? Tutto di Gesù? C'è attaccamento a qualche cosa di umano? Qualcosa che non sia di Gesù? C'è forse un po' di ipocrisia, di vanità, di falsità? Strappate dal cuore ciò che non è Dio; non siate troppo amanti delle cose della terra, [per esempio:] coltivate i fiori, ma non troppi, quanto bastano per adornare gli altari, ma non di più perché anch'essi sono della terra. Santificate il corpo [tenendo una] santa posizione nel letto, statevi come vorreste trovarvi in punto
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di morte, santificatelo con retta posizione nel pregare, a studio, a tavola; santificate la lingua, gli occhi, conservateli per [contemplare] la santa Madonna.
Santificate il corpo sopportando con pazienza il freddo e il caldo, le piccole indisposizioni, l'occupazione che non piace, che stanca, in silenzio, per il Signore, per il paradiso. Anche in ricreazione fate, operate, e lasciate che gli altri non capiscano. Beato colui che non ha dato soddisfazioni al proprio corpo! Santifichiamoci! Beati i piedi, i passi di chi porta la santità, il Vangelo! Introduciamo Gesù dappertutto, facciamo entrare il Vangelo in ogni famiglia d'Italia, spalanchiamo le porte a Gesù.
Ricordiamo però che vi sono le vergini sagge e le [vergini] stolte. Ciò vuol dire che tra le anime consacrate a Dio, tutte sono vergini, ve ne sono alcune che danno dei fastidi al Signore, che ricambiano amore con freddezza; esse non sono come la santa Madonna, non sono sante, né sapienti, né prudenti perché vogliono trovare soddisfazione nel gusto proprio, nei sensi e fanno distinzione fra le sorelle. Vogliono amare Dio e la famiglia più del necessario, vogliono salvare l'amor proprio, non hanno buona volontà.
Siate tutte come la santa Madonna! Siate pronte con la lampada in mano, affrettatevi ad essere tutte di Gesù, accorrete ai voti anche privati, siate attive ed avrete una più larga ricompensa dal Signore.
Alzatevi, su! Datevi al Signore totalmente: la penna per il Signore, il lavoro, la salute, i vestiti, tutto sia adoperato per il Signore!
Di certe anime commuove l'amore, il fervore; esse hanno un cuore grande d'amor di Dio e piccolo di stima propria, e ciò le rende ardimentose come la santa Madonna. «Chi si umilia sarà esaltata!»3.
Oggi accompagniamo il beato passaggio della santa Madonna, stiamo presso il suo letto con gli Apostoli e le pie donne e preghiamo che ci lasci un'eredità, l'eredità del suo amore. Alzate almeno quindici o venti volte gli occhi al paradiso e dite: «Lassù c'è la mia mamma che mi aspetta!».
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Ricordatevi che Maria santissima ebbe gli Apostoli attorno al suo letto ed ora li ha con sé in paradiso; se vi farete apostole della stampa andrete molto vicine alla santa Madonna.
Oggi abbiate molto di più il dolore dei peccati e detestate tutto ciò che non è di Gesù; state vicine a Maria santissima con sentimenti di figlie che desiderano stare vicine alla mamma.
Purificate il cuore e detestate i peccati: attaccamenti, vanità, invidie, storte intenzioni, pensieri di terra, ecc. Bruciate tutto nel cuore della santa Madonna e con una bella Ave Maria chiediamole che ci conceda una morte speciale come la sua.
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* Meditazione, in dattiloscritto, carta vergata, fogli 2 (22x28,5). L'originale reca come titolo: «Meditazione del Primo Maestro - Vigilia dell'Assunta 1931 - «, Alba 14.08.1931. Il racconto del transito al cielo della Madonna sembra ispirarsi al racconto di Vangeli apocrifi.

1 Sal 147,12: «Glorifica il Signore, Gerusalemme; loda il tuo Dio, Sion».

2 Cf Sal 24,7.

3 Cf Lc 14,11.