Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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13. APOSTOLATO DELLA STAMPA*

Abbiamo considerato stamattina chi sia l'anima apostola.
L'anima apostola è un'anima che ama il Signore, vuole salvarsi, desidera il paradiso ardentemente e vorrebbe condurre al cielo con sé tutti gli uomini, quindi un'anima che ama le anime, un'anima prudente che fra tutti gli apostolati sceglie il più largo, quello che Dio vuole.
Ora veniamo a parlare di questo apostolato.
Che cos'è l'apostolato della stampa?

1. L'apostolato della stampa è istituito da Dio per predicare le divine verità. Gli uomini sono sulla terra per arrivare al cielo, ma per questo essi devono credere le verità, osservare i comandamenti, prestare a Dio il debito culto. Gli uomini devono credere alle verità rivelate, ed ecco quindi che cos'è l'apostolato della stampa: è ricordare agli uomini le verità divine, i comandi di Dio, gli obblighi che hanno di onorare e servire Dio.
Gli uomini per salvarsi devono credere a certe dottrine, credere alle verità rivelate, che in sunto, in breve si trovano nel Credo che è un riassunto del catechismo; il catechismo è un riassunto della teologia, la teologia è un riassunto della rivelazione.
Gli uomini devono credere che c'è un Dio solo che ci ha creati, un Dio che premia i buoni e castiga i cattivi. Devono credere che in Dio vi sono tre Persone: Padre e Figliuolo e Spirito Santo; che una di queste, cioè il Figliuolo, si è incarnato, fatto uomo: è Gesù Cristo nato in Betlemme da Maria Vergine. Gesù è vissuto povero dandoci così gli esempi più belli di povertà, ha lavorato per procurarsi il pane, ha predicato il suo Vangelo, ha dato ai vescovi il potere di governare il popolo cristiano. Egli è morto in croce per la nostra salvezza, è risuscitato da morte, è disceso all'inferno a liberare le anime dei giusti, è asceso al cielo, ha mandato lo Spirito Santo, ha istituito la Chiesa cattolica e verrà un giorno a giudicare i buoni ed i cattivi.
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Ecco le verità da credersi che possono compendiarsi in poche parole: Signore, io credo in voi. Verità che si trovano espresse nel Credo e più in breve nell'Atto di fede.
L'apostolato della stampa consiste nel predicare queste verità. I libri si scrivono, si stampano, si diffondono; i periodici si scrivono, si stampano, si diffondono per insegnare in primo luogo il Credo: eccone l'oggetto. Si può insegnare con la predicazione, con il dipinto, con la stampa.

2. L'apostolato della stampa è anche questo: predicazione dei comandamenti perché gli uomini per giungere al paradiso, oltre a credere le verità rivelate, devono osservare i comandamenti1; l'ha detto Gesù.
L'apostolato della stampa predica ciò che è contenuto nei comandamenti di Dio, della Chiesa, nei consigli evangelici, nelle virtù cristiane: fede, speranza, carità, ecc. Bisogna predicare: «Io sono il Signore Dio tuo e non avrai altro Dio fuori di me»2. Dio è padrone di tutto, bisogna ascoltarlo, onorarlo, fuggire l'idolatria, ecc. Nel secondo comandamento è proibita la bestemmia, il giuramento falso; nel terzo è comandato di attendere nei giorni di festa alle opere di pietà, di evitare i lavori servili, ecc., e via di seguito. Predica i consigli evangelici che formano lo stato religioso, stato di perfezione; [predica] la fede, la speranza, la carità, la giustizia, la prudenza, le altre virtù. È necessario che l'apostolato della stampa predichi tutto questo perché deve insegnare agli uomini l'osservanza della legge di Dio, la via del paradiso.
L'apostolato della stampa deve insegnare il culto di Dio, cioè i mezzi per ottenere la grazia, data dai sacramenti, i sacramentali, la confessione, la Visita al Santissimo, la santa Messa e insistere specialmente sulla frequenza alla confessione e alla Comunione. Deve far conoscere i sacramentali che non sono propriamente i sacramenti, ma stanno a lato; essi sono: il canto sacro, le chiese, le statue, le processioni, l'anno liturgico, il Messalino, le benedizioni, le varie divozioni alla Madonna, a S. Paolo, a S. Giuseppe, le immagini, le medaglie, le genuflessioni, i segni di croce, ecc. In altre parole deve insegnare il culto, cioè i sacramenti, i sacramentali, la preghiera, i mezzi di grazia. Questo è
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l'apostolato della stampa e, se non fate questo, non dite che lo esercitate. Vi sono cinque specie di stampa:
1) La stampa cattiva che riproduce immagini e libri cattivi, contrari alla fede cristiana.
2) La stampa buona, per esempio quella che stampa i libri scolastici, la geografia, la grammatica, l'aritmetica, libri di medicina, libri di istruzione.
3) La stampa cattolica, quella che si ispira in tutto quello che dice alla verità della Chiesa.
4) La stampa infallibile, quella che produce la dottrina precisa della Chiesa, le sue definizioni, i precetti, il catechismo, le encicliche, le definizioni della santa Sede, la teologia, le preghiere approvate dalla Chiesa, gli Atti pontifici, ecc.
5) La stampa divina, quella che ci porta la parola di Dio, il Vangelo, la Bibbia, le Scritture, e tutti gli estratti di essi.
L'apostolato della stampa si serve di tutta questa stampa buona per fare del bene; secondo i casi prende libri di preghiere, di ascetica, ecc., per insegnare il Credo, i comandamenti, il culto, fa in modo che si fugga il male, che Dio sia conosciuto, che si salvino le anime. Esso mira a questo, non a dare una scienza umana, ma una scienza divina perché le anime si salvino. Si obietterà che si stampano anche dei romanzi, ma anche attraverso i romanzi si insegnano le verità divine, ad esempio I promessi sposi3 che insegnano come chi fa il male riceverà ciò che merita e chi fa il bene presto o tardi trionfa e ne ha la ricompensa. Sono i romanzi del mondo che sono cattivi!
In un giornale si possono insegnare i mezzi di grazia, i sacramenti, ecc., ma anche le cose più perverse. Quando insegnano il bene i giornali fanno l'apostolato della stampa che è la predicazione delle verità divine attraverso la stampa buona, la stampa sacra, la stampa divina, la stampa infallibile. Di qui si conosce la bellezza dell'apostolato della stampa che è la stessa predicazione che il prete fa dal pulpito e voi fate dalla macchina. Ecco perché i vescovi d'Italia vedono bene il vostro apostolato, perché si vedono accanto anime che facilitano il loro apostolato.
Se il Signore vi darà modo di comprendere molto bene questo, avrete fatto un gran passo nella virtù. Dite un rosario per comprendere molto bene quel che vi ho detto perché è il punto più bello.
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* Istruzione, in dattiloscritto, carta vergata, fogli 4 (21x31), tenuta dal Primo Maestro ad Alba il 3.09.1931.

1 Cf Mt 19,17.

2 Cf Es 20,2-3.

3 Capolavoro di Alessandro Manzoni (1785-1873), milanese, grande scrittore e poeta italiano.