Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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15. IL ROSARIO *

Il rosario ha per scopo l'imitazione di Gesù. Per imitare Gesù bisogna che andiamo a Maria, perché la missione di Maria è di prendere Gesù dal cielo e darlo al mondo. La santa Madonna è sempre rappresentata nell'atto di dare Gesù e, riassumendo tutte le considerazioni fatte sul rosario, possiamo comprenderle in questa domanda: mostraci Gesù. Dobbiamo oggi fermare la nostra attenzione su Gesù e Maria santissima.
Qual è il frutto della Madonna? Qual è il frutto che questa verga benedetta deve portare al mondo?
Vi fu un frutto maledetto, quello che Eva staccò dall'albero e, spinta dal serpente, diede da mangiare ad Adamo. Eva non fu la madre dei viventi, ma dei morti e il primo infanticidio fu consumato lì; il secondo fu consumato da Erode con la strage degli innocenti. Questo oggi si ripete dappertutto con i divertimenti che rovinano la gioventù e l'abbandono in cui sono lasciati i bambini che si perdono miseramente in Russia, in Cina, ecc. Questo è il frutto maledetto staccato da Eva.
La santa Madonna invece staccò il frutto dal cielo e se lo pose sul seno. L'immagine coniata per il Concilio di Efeso rappresenta la santa Madonna con Gesù sul petto, in atto di stendere le mani per mostrare a tutti il [suo] frutto benedetto. La santa Madonna ricevette questo frutto, lo alimentò come una radice, radice feconda, e poi lo consegnò agli uomini e prima di tutti al popolo ebraico, presentato a Gesù nella persona dei pastori. La santa Madonna lo offrì loro affinché lo adorassero Salvatore e Messia. Bisogna recitare così, attentamente, il primo mistero gaudioso!
La Madonna presentò Gesù nella casa di Elisabetta e santificò il precursore Giovanni nel seno di sua madre, vi portò lo Spirito Santo per cui S. Elisabetta profetò. La Madonna va in Egitto, ed ecco che presenta Gesù al mondo, ma prima lo mostra ai
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popoli gentili rappresentati dai Magi, perché lo adorino, lo amino, lo riconoscano Dio.
La santa Madonna presenta Gesù al tempio come Sacerdote ed egli a suo tempo verrà come Dominatore e, nella visita al tempio, presenta quasi inconsciamente Gesù ai dottori della Legge.

Con la preghiera e l'intercessione di Maria avviene poi qualche cosa di molto importante: ecco il sangue di Gesù, formato dal sangue virgineo di Maria santissima, sparso nel Getsemani, nella coronazione di spine, è donato in cibo e bevanda agli uomini. Gesù viene flagellato, condannato a morte, porta la croce, sta per compiere il sacrificio che resterà imperituro: la croce sarà la gloria degli uomini, la loro salvezza.
Maria santissima non è assente e vi assiste con il cuore lacerato, con gli occhi lacrimosi che ora si fissano all'orizzonte, quasi a scrutare i popoli che il sangue del Figlio redimerà, ora si levano al cielo a chiedere conforto e forza. Ora la Madonna dà Gesù agli uomini e dà gloria a Dio perché qui si compie la riconciliazione, si avvera il cantico: «Gloria a Dio e pace agli uomini»1.
Il midollo, l'ossatura del rosario è che per Maria troviamo Gesù, come i pastori e i Magi, nel tempio, ecc.

Ecco gli ultimi misteri: Gesù risorge accompagnato dalla presenza e dal cuore di Maria santissima ed è da lei riconsegnato al cielo.
Siccome Gesù deve essere dato agli uomini di tutti i tempi, Maria incomincia la seconda incarnazione mistica di Gesù fra gli uomini nella Chiesa, per mezzo della discesa dello Spirito Santo. Questa incarnazione continuerà finché Maria andrà in cielo per compiere la sua missione, che è dare Gesù agli uomini e dare gloria a Dio.
Iddio non riceve maggior gloria che per Ipsum, in Ipso, cum Ipso2. Ringraziamo Iddio che ci ha dato questa Vergine «alta più che creatura»3, la quale ci ha dato il frutto benedetto, la cui incarnazione è incominciata in terra e si completa in cielo.
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Siamo davanti a cose mirabili. Oh, benedetto questo mese di rose, di rosari! Facciamo sì che in questo mese discenda su di noi una vera pioggia di rose, di grazie attirate dai nostri rosari, pioggia che ci ricopra tutti.
Il rosario, per mezzo di Maria, ci porterà a: 1) conoscere Gesù; 2) imitare Gesù; 3) amare Gesù; 4) possedere Gesù; 5) trasformarci in Gesù. Lo Spirito Santo compirà in noi queste grazie mistiche.
Conoscere Gesù: attraverso il catechismo, la predicazione, gli avvisi, la scuola. Amare Gesù: nel Tabernacolo, amare la grazia, il fervore del cuore, la fede, la carità. Imitare Gesù: nell'umiltà, nella povertà, nella mortificazione. Possedere Gesù, quindi niente peccati, solo meriti e grazie. Trasformarci in Gesù: vivere di Gesù, possederlo in terra per possederlo eternamente in cielo.
Diciamo tre volte alla santa Madonna: E mostraci dopo questo esilio Gesù, il frutto benedetto del ventre tuo.
Il rosario è per conoscere Gesù, dunque diciamo alla santa Madonna che ce lo insegni lei; meditiamo Gesù, chiediamo in ogni mistero Gesù. Il rosario è per amare Gesù, quindi chiediamo grazie, ma risolutive. Il rosario è per possedere Gesù, quindi chiediamo un paradiso molto bello.
Figuratevi che questa mattina la santa Madonna ci consegni una corona e ci dica: Prendila, falla recitare, portala a tutti, ed essa ti farà la grazia di conoscere, amare, possedere, trasformarti in Gesù.

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* Meditazione, in dattiloscritto, carta vergata, fogli 2 (21x31), tenuta ad Alba il 2.10.1931, dal Primo Maestro. L'originale porta come titolo: “Il Rosario (scopi)”.

1 Lc 2,14.

2 Cf dossologia e lode finale dopo la consacrazione, nella Messa: Per mezzo di Lui e con Lui ed in Lui.

3 Cf Alighieri Dante, La Divina Commedia, Paradiso XXXIII,2. Dante (1265-1321), nato a Firenze. Sommo poeta italiano, scrisse anche opere in prosa. Suo capolavoro la Commedia, che i posteri denominarono «divina».