Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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80. PREPARAZIONE REMOTA ALLA LEZIONE DI CATECHISMO80
1. La lezione di catechismo non è come la lezione di geografia. Nella geografia si studiano i monti, i confini, le caratteristiche di un luogo, ma non è che vogliamo andare in quel luogo. La lezione di catechismo esige lo studio del catechismo e richiede che noi ci mettiamo il cuore e la volontà. Il latino non serve per comperare il sale, ma per istruzione. Il catechismo invece non si studia solo per istruzione, ma per metterlo in pratica. Se studiamo l'eucaristia, non è solo per sapere che c'è e che cosa è, ma poi dobbiamo pregare Gesù nell'eucaristia e fare la comunione.
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2. La preparazione al catechismo ha tre parti: L'istruzione, la preghiera e le opere cioè credere, pregare, operare. «Io sono la via, la verità e la vita» (Gv 14,6). Nella lezione di catechismo non è sufficiente che noi facciamo imparare una lezione, ma è efficace quando facciamo pregare e praticare.
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3. Alle volte mancano i mezzi per la vita o perché c'è il peccato, o perché non cooperiamo alla Provvidenza: quante volte abbiamo sprecato! Evitare quindi il peccato e fare ciò che possiamo perché si eviti di sprecare.
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4. Dobbiamo poi aiutare: le pastorelle devono venire incontro; si deve realizzare anche il centro di
opere catechistiche, dove si preparano le catechiste. Sarebbe da studiare a questo proposito l'opera dell'Università di Spagna. Gli Italiani sono i più bravi in certe cose; occorre che si muovano anche in questo senso.
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5. Il catechismo è la prima opera. Gesù non ha scritto, ha insegnato; prima la parola, poi lo scritto. Praticamente non si riconosce l'azione della Provvidenza nelle cose comuni. Credere alla Provvidenza, vederla giorno per giorno in tutte le cose. Guardate a Gesù che incomincia con il ringraziamento; è così che si ottiene la Provvidenza!

Albano Laziale (Roma)
20 marzo 1955

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80 Albano Laziale (Roma), 20 marzo 1955