Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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115. LA NOTTE SANTA115
1. Consacriamo i sabati a Maria santissima perché ci prepari alla domenica, giorno del Signore, ma fra tutti i sabati ve ne sono tre che hanno particolare importanza: il sabato che precede il santo Natale, il sabato che precede la Pasqua, e il sabato che precede la Pentecoste.
Nel sabato che precede il Natale Maria ci porta Gesù; nel sabato santo, dopo essere stata la nostra corredentrice, ci prepara alla glorificazione del suo Figlio; nel sabato che precede la Pentecoste, invoca lo Spirito Santo sulla chiesa, sugli apostoli tutti.
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2. Maria ci porta Gesù. In questo sta tutta la sua vocazione. È l'apostola che ci dà l'Apostolo. Nel primo Natale Maria preparò una culla di paglia, vi depose il suo Gesù con tanta delicatezza e lo circondò di tutte le tenerezze e di tutte le premure. In questa notte Maria gli vuol preparare un lettino soffice e lo vuol deporre non in una mangiatoia, ma nel vostro cuore. Come lo troverà? Freddo, tiepido o caldo?
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3. Vi sono cuori freddi che non si scuotono neppure nelle grandi solennità. Che Maria non trovi così il vostro cuore. Vi sono poi cuori tiepidi che hanno un po' di fervore, ma lo ricevono con poco amore. Si scuotono, ma poco si accendono, poco si addolorano dei peccati, poco amano.
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4. Maria deve trovare un cuore caldo, pervaso di carità, pio, devoto, generoso, umile, fatto per Dio, tutto dedito ad amarlo e a farlo amare. Quale intimo colloquio tra il cuore caldo e Gesù! Gesù parla e l'anima ascolta! Una notte ben vissuta può portare alla più alta santità.
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5. Alle tre messe sono legate tante grazie. Vi sono state messe che hanno portato un mutamento radicale e una vera conversione. Dopo la santa comunione ripetere la vostra consacrazione: «tutta a te mi offro, dono, consacro». Pregate Maria che vi dia Gesù, vi renda generose e vi conceda il suo stesso amore. Sia questa una notte decisiva! Questo Bambino vi parlerà e vi farà sentire più viva la vocazione alla santità.
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6. Quanto crebbe in amore Maria, in quella notte, per il suo Dio! Fu sempre in ascesa, ma in certi momenti fu più profonda: nell'Annunciazione, al presepio, ai piedi della croce, nel cenacolo.
Qual gaudio pervase i pastori all'annuncio della lieta novella!
Anche i magi si sentirono trasformati ai piedi della culla.
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7. Il prostrarvi innanzi a questa culla, in questa notte, può decidere di tutta la vostra vita. Aprite il cuore alla grazia, nutrite sincero dolore dei peccati, chiedete di avere un amore più ardente, chiedete a Maria di supplire alle vostre mancanze.
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8. Offriamo la prima messa per la santificazione di tutte voi, la seconda per i pastori della chiesa, la terza per l'avvenire della congregazione. Chiediamo insieme vocazioni, meriti, fiducia.
Andiamo al presepio, il paradiso è vicino.

Albano Laziale (Roma)
25 dicembre 1955

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115 Albano Laziale (Roma), 25 dicembre 1955