78. IL DEMONIO781. San Paolo nell'epistola dice: «Siate imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato» (Ef 5,1-2). Per imitare Dio, occorre voler bene al prossimo e alle persone che ci circondano, amarle fino al punto che ci ha amato lui.
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2. Il Vangelo di oggi è un po' oscuro, ma dice la stessa cosa. Noi non possiamo mai diventare così sapienti come quando abbiamo in testa la Bibbia, il Vangelo e tutto quello che è scritto nel Nuovo Testamento, da san Paolo, san Pietro, san Giacomo, san Giovanni, san Giuda.
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3. La scienza delle cose umane si può acquistare in un attimo; chi però non conosce i novissimi e le verità, per quanto sappia, sa ben poco.
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4. Il demonio, quando si impossessa di un uomo produce effetti strani, l'ossessione, ed è più che la tentazione e il peccato. Il demonio nel Vangelo produceva l'effetto di far rimaner muto un uomo. Cacciato il demonio, il muto parlò. I giudei non credevano che Gesù lo facesse per merito suo, e per questo fece subito il miracolo.
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5. Gesù, conoscendo i loro pensieri disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. Ora, se satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demoni in nome di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demoni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. Se invece io scaccio i demoni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio» (Lc 11,17-20).
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6. Il diavolo è forte e custodisce il suo regno; ma se viene uno più forte di lui, lo vince e gli prende tutte le sue spoglie. «Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde» (Lc 11,23). Le dottrine, quando sono contrarie a Gesù Cristo e alla Chiesa, rovinano i corpi e, peggio ancora, rovinano le anime.
Quando vi è il vizio brutto, se l'anima non è forte, dopo la confessione può cadere di nuovo.
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7. E' necessario custodire l'anima per non far entrare il demonio, soprattutto bisogna governare i pensieri perché senza la mente non si fa né il bene né il male. Il diavolo dice: «Ritornerò da dove sono uscito. Allora ritorna nell'anima, perché odia gli innocenti e coloro che sono in grazia; prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, e la condizione di quell'anima è peggiore di prima» (Lc 11,24-26).
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8. Se l'uomo ricade e fa l'abitudine, la debolezza dell'anima è sempre maggiore; perciò bisogna pregare di più e vigilare. La ricaduta è una ingratitudine maggiore a Dio.
Mirabili cose ha detto Gesù in questo Vangelo. Una donna tra la folla disse: «Beata chi ti fu madre» (Lc 11,27). Gesù invece dice: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica» (Lc 11,28).
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9. Preghiamo il Signore perché, dopo aver cacciato una volta il demonio, esso non abbia più a entrare: quando è cacciato, è più inasprito e vuol rientrare. Voi vigilate: molta preghiera, specie a Maria; vigilanza sul cuore e specie nella mente; essere aperte e manifestare le tentazioni perché la tentazione manifestata è mezza vinta.
Il demonio fa le cose in silenzio. Non lasciamoci mai chiudere la bocca da lui; non tacere, ma aprirci nelle tentazioni. Esse molte volte sono buon segno, il Signore lo permette per farci sante.
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10. Preghiamo Maria Immacolata che ci tenga la mano sul capo, perché siamo forti nelle tentazioni e ci facciamo santi. Primo sospiro della giornata sia «fateci santi» e l'ultimo: «fateci santi».
Albano Laziale (Roma)
13 marzo 1955
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78 Albano Laziale (Roma), 13 marzo 1955