1. E' molto utile pensare che, nell'ufficio delle pastorelle, sono comprese le opere sociali. Le pastorelle non hanno cura, ad esempio, di orfanatrofi, di cliniche o di ospedali; ma, se una famiglia ha perduto il papà e ci sono dei bambini che non hanno il necessario, la pastorella dovrà fare le pratiche per sistemare i fanciulli. Bisogna che conosca gli Istituti che hanno questo incarico e faccia le carte perché i bambini possano essere accettati, cercando un ricco che paghi. Se dei bambini sono abbandonati a se stessi, la pastorella li deve curare e, se è necessario, qualche volta andrà anche a casa loro a sistemare, specialmente se la mamma vedova non può arrivare a tutto. Ciò vale anche per i vecchi. La suora che fa così è più che considerata in paese ed è ritenuta una madre. Più cose sapete, più bene potete compiere nel vostro apostolato.
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2. Il marito è diviso dalla moglie, cosa fare? Prima pregare, poi operare indirettamente parlando a qualche parente e far le cose in modo che i due si possano unire. Così per far sposare chi non lo fosse ancora, le suore si comporteranno secondo il consiglio del parroco: da alcuni impedimenti si faranno dispensare, da altri non si potrà. Ogni caso ha le sue particolarità.
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3. C'è un giovane che deve farsi prete e non ha le possibilità? Si farà opera di convincimento presso i genitori, si cercherà che non venga distratto e si avrà un po' di cura per aiutarlo spiritualmente. Curare le vocazioni sacerdotali è un'opera sociale. Nei paesi vedere il meglio tra la gioventù femminile e maschile e scegliere le vocazioni. Avere buon spirito. Lasciare dopo di noi chi continua l'opera.
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4. Ci sono dei disoccupati in paese, oppure giovani che vanno a servizio o che devono andare alla fabbrica? Vedere che abbiano l'assistenza religiosa e indirizzarli perché abbiano qualche aiuto.
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5. Non dimenticare questi problemi sociali. La pastorella è attenta a tutte le questioni e necessità. Non si limita all'asilo! L'opera sua è parrocchiale!