12. VOTO E VIRTÙ DI CASTITÀ
Articoli 149-153III Istruzione, Castel Gandolfo, 17 agosto 19581
Appunti di sr. Nazarena De LucaIl fondamento della vita religiosa è l’ubbidienza, quello che invece distingue l’anima consacrata è la castità.
Dice S. Paolo: Colei che si sposa ha il cuore diviso [cf 1Cor 7,33-34]...
Riguardo la materia, i peccati di castità sono subito gravi, al contrario per esempio si può mancare più o meno gravemente nella povertà.
Riguardo l’avvertenza o il consenso, il peccato di castità può essere più o meno grave. Non è una disgrazia
la tentazione, ma è
una prova: chi vince la tentazione e ha i voti fa due meriti. Altri desideri della carne sono: pigrizia, accidia e gola, ma prima di commettere peccato grave ci vuole molto.
La prima Vergine è Maria, ella guida tutte le vergini che nella Chiesa operano un grande bene. Non perché la suora è consacrata non avrà tentazioni, vi sono dei pericoli che sono propri delle suore. Quando una religiosa credesse di essere arrivata al punto di non poter più cadere su questo punto, allora c’è proprio da temere!
Concentrare tutta la sensibilità in Gesù. Guai alla tiepidezza, essere fervorosi!