Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Coteste le grandi linee della istituzione che dovrebbe possibilmente avere annesso un pensionato. La vita di collegio dovrebbe essere alla buona, senza sfarzo,18 il vitto abbondante, ma semplice. Le allieve avrebbero una certa libertà per uscire a date ore, sole o accompagnate, secondo il caso. Un rigore troppo grande sarebbe fuor di luogo: essendo esse chiamate all'apostolato; una certa libertà gioverà alla loro formazione, la quale dovrà essere seria e religiosa assai, ma senza alcuna affettazione e nulla che sappia del monacale.
Tutte pagherebbero pensione o di loro borsa o con gli aiuti dei benefattori. I parroci e le persone agiate dovrebbero favorire buone ragazze a frequentare tali scuole. Uscite da tali scuole potrebbero chiedere, per i servizi prestati, un piccolo compenso, se pure non ameranno quando fossero agiate prestarsi gratuitamente.
Seguono alcune osservazioni. Resterà un sogno? Si nota che a Roma Miss Turton dirige un convitto per la formazione di infermiere: parecchie suore ne frequentano i corsi. La Scuola sociale avrebbe un programma alquanto simile ma assai più esteso».

CAPO XI
LO ZELO IN PRATICA

Qui siamo arrivati all'argomento più delicato. Notiamo però subito che quanto segue, è indirizzato specialmente al parroco. È nostro dovere
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18 DA ha sforzo.