da portare frutto pratico, duraturo. Pensiero il più sconfortante! Perciò vorrei scongiurare il lettore a farsi queste due domande, a modo di esame di coscienza, prima di deporre il libro:
1. «Nella mia azione spirituale, in pro della donna, posso dire d'assolvere ogni mio compito? La formo io alla pratica delle vere virtù individuali, domestiche, sociali? Quali vantaggi posso contare dopo quel certo numero di anni di lavoro?».
2. «Poggiato sul principio: la donna è non solo aiuto materiale, ma anche morale dell'uomo: l'ho io avviata alla sua vera missione, domestica e sociale, morale e religiosa?».
Rispondiamo spassionatamente, innanzi a quel Dio, che giudicherà il nostro giudizio; innanzi a quel Gesù, che ci chiederà conto della grande missione di cui ci ha onorati; innanzi alla società, che ha diritto a tutto il nostro miglior zelo. Avremo difficoltà, create dal mondo, dal demonio, dalla carne, dall'ambiente, dai nemici, dai falsi amici. Ma ci spronino sempre quelle parole del salmo 125: «Euntes ibant et flebant, mittentes semina sua. Venientes autem venient cum exultatione, portantes manipulos suos».1
339