Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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come la pianta che impedita di crescere in altezza sfogherà i suoi umori in tubercoli, in protuberanze. Le lacrime che non si versano per piangere il male saranno riversate alla lettura d'un romanzo, ad uno spettacolo teatrale, ad uno sterile sentimentalismo.
Il tempo, non speso in opere di misericordia spirituale o corporale, sarà consumato in mille bagatelle inutili. Se la donna non ha di mira l'anima ed il bene altrui avrà certe piccole manie, che si riscontrano spesso in persone anche buone. Se non la si avvia alle virtù forti ed alla beneficenza, assai più facilmente, si sterilizzerà in vani scrupoli, in piccoli puntigli, in gare ridicole. - Veda dunque il sacerdote quanto importi far trafficare diligentemente i preziosi talenti da Dio posti nel cuore della donna!

[CAPO VI]1
IL PARROCO ZELANTE NELLA CURA DELLA DONNA

Come sacerdoti tutti sono tenuti a lavorare per la salvezza delle anime. Anzi si può ben dire che il sacerdozio assorbe tutto l'uomo: il prete deve al suo ufficio tutta la mente, il cuore, il tempo, le forze. Il parroco poi non solo ha questo dovere generale, ma nulla può riservare a sé, senza far torto alle anime: egli è vero servo dei servi: egli non avrà più riposo sulla terra. È in lotta contro i lupi2 che s'aggirano affamati attorno al gregge: ha da seminare la verità e la santità dei costumi: sua ambizione, suoi interessi, sua gioia, sua
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1 Questa suddivisione di capitolo non appare nel testo di DA, dove il titolo “Il parroco zelante nella cura della donna” si presenta come semplice sottotitolo, in corsivo minuscolo. Nell'indice finale del libro, però, è riportato in forma di capitolo. - Ciò vale anche per i due capitoli successivi.

2 Sulla lotta contro i lupi, cf. Mt 7,15; 10,16 e i paralleli Lc 10,3; Gv 10,12; At 20,29.