X. SACRA ITINERA (1)Grande letizia in questo giorno (a), in primo luogo per chi ha vestito l'abito religioso, per i vostri parenti, i parroci, i direttori spirituali, i quali hanno contribuito al [compimento del] vostro sogno realizzando quello che desideravate, cioè abbracciare la vita religiosa.
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Letizia per la congregazione che oggi vede aumentare il numero di coloro che un giorno dovranno operare in mezzo alle popolazioni, contribuendo e cooperando alle iniziative dei parroci.
E il cielo pure festeggia la vostra vestizione - diciamo così - in quanto voi vi volgete verso la missione di gloria a Dio e di bene per le anime.
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Oggi c'è nel salmo che avete cantato: «Beata la persona la quale si affida a Dio» (a) [cf. Sal 83,6], cioè si appoggia all'aiuto di Dio, cum sacra itinera: [Sal 83,6] (b), quando decide di fare viaggi sacri. Sacra itinera.
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I viaggi sono tre per voi.
Primo: il viaggio nella via della perfezione: purezza, povertà, castità, obbedienza e osservanza delle costituzioni, e inserendovi sempre meglio giorno per giorno nella vita religiosa delle suore di Gesù buon Pastore.
Primo viaggio: viaggio di perfezionamento.
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[Secondo]: viaggio verso il cielo poiché, chiudendo gli occhi al mondo, avendo messo fra voi e il mondo un abito sacro che è come un muro di divisione, ecco che cosa riceverete in cambio: in cambio la vita eterna, anzi prima il centuplo: centuplum /accipietis/ (a), [et] vitam aeternam /posidebitis/ (b) [Mt 19,29].
Sì, il viaggio verso il cielo.
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E il terzo viaggio è il viaggio che iniziate nelle parrocchie: l'esercizio della vostra missione. Passerete da un posto all'altro, da una parrocchia all'altra e sempre portando quello che avrete nel cuore: la fede! L'istruzione religiosa! E poi quel che avete nel cuore: l'odio al male, il desiderio di salvezza. E poi ancora quello che forma la vostra delizia: Gesù! Poiché tutte le attività <che> che si chiamano pastorali hanno un fine, e cioè: togliere il peccato e portare la vita eterna.
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Togliere il peccato: preparate la gente bene al confessionale e /preparatela/ (a) bene alla sacra comunione che i parroci poi distribuiranno. Perché? Ut deleatur iniquitas et adducatur iustitia sempiterna. Sì, perché sia tolto il peccato, come voi lo avete tolto, lo avete condannato. Ecco: sia tolto il peccato e ci sia l'unione con Dio. Poiché tutto il resto esteriore è ordinato alla comunione: alle prime comunioni, alle comunioni frequenti nella vita, alle comunioni dei malati, alle comunioni dei morenti e cioè al santo viatico.
Ecco il triplice viaggio!
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E pensate ai viaggi che han fatto san Pietro e san Paolo per portare il Vangelo e la salvezza, per togliere il male, il peccato dal mondo e comunicare la vita della grazia, che è la vita eterna. Partirono al comando di Gesù: Andate! Euntes! [Mt 28,19; Mc 16,16]. Muoversi!
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Dicono: il mondo non viene più a noi, eh, non vengono in chiesa! Andiamo a cercarli, dove sono. Il Signore non ci ha detto di aspettarli, ma ci ha detto di andare a cercarli. Avrete anche da andare a cercarli casa per casa i bambini. Avete da andare a cercare i malati per dire la parola che consola, la parola che fa voltare il cuore, il pensiero a Dio. Euntes [Mt 28,19; Mc 16,15]. Muoversi! Sacra itinera! (a) [Sal 83,6].
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E Pietro e Paolo hanno attraversato tante regioni. Hanno seminato il Vangelo di nazione in nazione. E finalmente sono arrivati a Roma.
Pietro, ponendo la sua sede, la sede apostolica, sì, e così egli [è] il primo Papa. Egli, vescovo della prima e principale diocesi del mondo, Roma.
E Paolo è arrivato incatenato per il Vangelo.
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Non crediamo mai di aver fatto abbastanza. Sì! Finora non ci hanno ancora ammazzati, eh! Noi preghiamo per tutti. E bisogna pensare che chi ama veramente Dio e chi ama veramente le anime non trova mai troppo grave ogni sacrificio: mai! E dei sacrifici ve ne aspettano tanti.
Ma voi, ogni mattina vi nutrirete di Gesù nella santa comunione. Ecco: Tu nos pasce, nos tuere (a). Signore, nutrici e assicuraci. Nutrici perché cresciamo nell'amore di Dio e nella virtù. E perché tu ci salvi: nos tuere.
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Oh, allora quest'oggi ricordare chi è il Papa, cioè <il vescov> il vescovo che succede a Pietro nella cattedra <di> di Roma. Egli, il maestro della fede. Chi è il Papa? Egli, il maestro di morale. E' cioè colui che indica la strada, che conduce al cielo e che mette in guardia i fedeli, perché non infilino le strade storte. Egli, il maestro del culto, della liturgia, perché [è] da lui che noi veniamo guidati <nella> nella osservanza di tutte le leggi liturgiche.
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Oh, oggi per conseguenza rinnoviamo la nostra fede nel vicario di Gesù Cristo in quanto egli rappresenta Gesù. Egli è il vicario visibile. Gesù è sempre lui nella barca, sì, che conduce la Chiesa - barca è simbolo della Chiesa - ma si serve di Simone. Duc in altum [Lc 5,4] aveva detto Gesù a Pietro: su allontanati dalla riva! Avanti, sul mare!
Fede!
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Secondo: promessa di assecondare sempre il Papa in tutto quello che egli indicherà, specialmente noi che abbiamo un impegno particolare di fedeltà al Papa quanto all'apostolato.
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E terzo: pregare per il Papa. I giorni sono difficili, ma la Chiesa ne ha passati tanti periodi difficili. Però se i nemici son enormi, sono però deboli, ha detto il Papa, perché non hanno Gesù <con noi> con loro. Gesù è con noi ! E' lui la forza! Ecco.
Quindi grande fiducia nella grazia di Dio, in Gesù che ha detto: Portae inferi non praevalebunt adversus eam, [Mt 16,18], le forze dell'inferno non prevarranno contro la Chiesa. La Chiesa <lascia ca> lascia cadere a destra e a sinistra i prepotenti, i violenti. E invece ella camminerà sempre più bella e sempre più larga di benedizioni, e avendo sempre maggior numero di seguaci, di fedeli.
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Perciò fede nell'autorità suprema del Papa. Obbedienza a tutte le sue disposizioni che per voi stanno nelle costituzioni, le disposizioni, perché le costituzioni son date da lui. E accompagnare la sua attività secondo il vostro apostolato in mezzo alle anime, in aiuto dei parroci.
E poi preghiera. Preghiera per la salvezza del mondo, perché lo Spirito Santo sempre sostenga il Pontefice e perché tutti ricevano la grazia del Signore.
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Oh, il viaggio della vita è sempre un viaggio che è difficile. E' difficile! Voi avete scelto la parte migliore: aiutate le anime, che non si allontanino dalla strada buona. Pregare per loro. Per tutti.
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E fra coloro <che preghiamo> per cui preghiamo oltre il Papa: la famiglia, i parroci e i sacerdoti che vi hanno aiutato per arrivare a questo felice giorno. E pregare per la congregazione tutta, [per] tutti i membri della congregazione che sono sparsi in tanti luoghi, anche in Australia e in America.
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Pregare poi perché il Pastore supremo della Chiesa trovi delle pecorelle docili. Egli ha avvertito: Ho altre pecorelle che non appartengono ancora a questo ovile. Ed è necessario e devo farlo: attirare perché entrino con tutte le altre pecore nell'ovile: /et/ (a)
fiet unum ovile et unus pastor [Gv 10,16], sia un solo ovile e un solo pastore.
Invochiamo questa benedizione e queste grazie per le vostre famiglie e mediante questo: la preghiera e ricevendo la santa benedizione eucaristica.
Albano Laziale (Roma)
29 giugno 1961
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(1) Albano Laziale (Roma), 29 giugno 1961.
202 (a) Solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo. Celebrazione della vestizione religiosa di 18 postulanti.
204 (a) Salmo che veniva abitualmente cantato durante la cerimonia della vestizione religiosa, in attesa che le postulanti, dopo aver ricevuto l'abito, entrassero vestite. Cf. Rituale, pag. 16.
(b) La citazione segue la nuova versione del salterio curata dal Pontificio Istituto Biblico e approvata da Pio XII nel Motu proprio: In cotidianis praecibus il 24-3-1945.
206 (a) Accipiet.
(b) Possidebit.
208 (a) preparatele.
210 (a) cf. nota 204 (b).
212 (a) Sequentia della solennità del Corpus Domini. Cf. Messale, pag. 649.
220 (a) R: ut.