Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

VIII. CUORE PASTORALE (1)
Tutte liete, sorridenti!... Segno di salute animae et corporis, dell'anima e del corpo.
E adesso che cosa voglio dirvi? Cosa volete che vi dica? Che preghiate la Madonna, madre del divin Pastore, che formi in voi lo spirito pastorale: lo spirito di Gesù. Ella è stata la educatrice di Gesù; e adesso sia la educatrice vostra.
164
E che cosa vi darà? Come sarà la vostra educatrice? Comunicandovi questo spirito pastorale. Il quale spirito pastorale l'avete già meditato: il giorno del buon Pastore avete proprio /accettato, accolto/ (a) bene la meditazione, e d'altra parte in molte occasioni voi potete apprendere sempre meglio questo spirito.
165
In che cosa consiste dunque? Consiste nel vivere Gesù Cristo buon Pastore, parlando <in alto> in alta forma. Consiste nell'avere una mentalità, un cuore, un'inclinazione, un desiderio, una volontà conformata al divin Pastore. Cioè: sete di anime. La sete di anime: Sitio [Gv 19,28]. Ecco!
166
Questo è veramente lo spirito pastorale: quando ci si conforma al cuore di Gesù, «quel cuore che tanto ha amato gli uomini e che nulla ha risparmiato per essi».
Voi amate tanto gli uomini e non vi risparmiate. Non vi risparmiate quando siete sul campo del lavoro, e adesso non vi risparmiate nel prepararvi voi piccole, voi aspiranti.
167
/Formare/ (a) in voi il cuore di Gesù. Che lo formi la Madre del buon Pastore, questo cuore. Un cuore il quale sia sensibile alle miserie umane. Un cuore che sia sensibile alle sofferenze delle anime purganti. Quando c'è un cuore sensibile, qualche volta sembra di sentire il gemito di quelle anime che arrivi fino a noi: Miseremini mei, miseremini mei saltem vos, amici mei [Gb 19,21].
Quelle son già anime salve, ma non sono ancora entrate alla beatitudine, e intanto stanno scontando i debiti che hanno ancora col Signore. Fanno l'ultima preparazione al cielo soffrendo.
Chi ha cuore pastorale sente le loro pene.
168
Non vi dico subito di fare l'atto eroico di carità: non si deve fare con leggerezza, mai senza il consenso del confessore, ma però preghiere per i defunti. Cuore sensibile.
169
Queste morti improvvise che si moltiplicano. Eh, in un mese sulle strade d'Italia, circa, quasi seicento morti! Eh, queste morti improvvise, quando non c'è tempo neppure /di/ (a) rendersi conto di che cosa è succeduto: non si può fare un atto di contrizione! E allora: pregare che almeno, quando la morte sorprende, che non li sorprenda se il Signore vuol concedere questa grazia, ma se la morte li sorprende così, che li trovi in un giorno in cui sono in grazia di Dio e si salvino.
170
Cuore sensibile. Vedete che il Signore ci vuol figli di Dio, figli suoi! E solo i suoi figli possono entrar nella sua casa in cielo. Ma quanta gente vive <che non> in uno stato di peccato! Quindi non sono figli di Dio. Sebbene siano stati <figli> fatti figli di Dio nel battesimo, eh dopo han perduto quella vita soprannaturale per cui non hanno più questo privilegio, questa grazia. Che gli uomini vivano in grazia: questa gran cosa! Vivano in grazia di Dio.
171
Se noi potessimo conoscere lo stato di un'anima la quale è morta, cioè è senza la grazia di Dio, senza la vita soprannaturale, che pena ci farebbe!
Anime che han perduto anche i meriti che avevano, per il peccato. Anime che perdon l'amicizia con Dio. Anime che cessano di essere figli di Dio. Anime che, pur facendo del bene, non guadagnano meriti. Anime infelici che vivono sempre in uno stato di pericolo.
172
La morte può sorprenderci in qualunque momento. E allora? Sì. Ma come è avvenuta quella morte così improvvisa? E ben, avevano finito di mangiare e stavan ancora lì seduti, facevan due chiacchere... Ha allargato le mani: spirato! senza dir nulla.
E allora pregare che vivano in grazia queste anime. Che tutti siano figli di Dio.
173
Vedete, c'è una grande associazione di uomini in Italia che ha questo scopo: di fare la comunione settimanale e dire il rosario allo scopo di vivere in grazia. Proprio: di vivere in grazia. Sono uniti e legati assieme per questo. Per quanto mi risulta sono duemila uomini. <Che> Ottenere che gli uomini e loro stessi possano vivere in grazia, abbiano questa grazia: di vivere in grazia di Dio.
174
Cuore sensibile ai bambini, bambinetti, ignoranti in cose di religione. Bambinetti che già magari stanno avviandosi male, non sono curati, custoditi, vivono in famiglia dove non c'è lo spirito cristiano. Gioventù che si allontana da Dio, dalla chiesa. Famiglie disfatte. E poi le sofferenze corporali, ecc. Quello è il cuore pastorale!
175
Cuore pastorale da cui poi dipende l'attività pastorale, e cioè di impegnarsi a istruire, ad esempio, a soccorrere le anime del purgatorio, a organizzare i catechismi bene e organizzare la gioventù femminile specialmente, ecc. E portare un po' di luce, un po' di conforto a <tutte> tutte queste anime, a tutti questi uomini che considerano sol la vita presente.
176
Quando è che certa gente dà qualche sguardo alle stelle cioè al cielo? Fortunate voi che siete in questa casa dove apprendete tanto: più le cose di cielo che della terra! Come potrete in paradiso ringraziare il Signore? Lo potrete in paradiso. Ma sulla terra come sarebbe possibile ringraziare degnamente il Signore della grazia che vi ha fatto? che vi ha preparato questo istituto dall'eternità perché l'aveva già in mente Dio dall'eternità? E poi ha disposto tutte le cose e ha portato, aggiungendo grazia a grazia, lo stato attuale, lo stato in cui vi trovate, con buone speranze per il futuro. Sì
177
Come vi ha voluto bene il Signore! E voi gli volete bene? (a) Ma tanto o poco? (b) Ditelo di cuore, neh? Perché non mi dite una bugia tutte insieme, no? (c) Mi dite una verità. Sì!
E vogliatevi tanto più bene man mano che passano gli anni. Che passano gli anni. Sì.
178
La vostra divozione a Maria madre del buon Pastore sia ben sentita in questo mese e vi formerà sempre meglio il vostro cuore pastorale, nello spirito dello stesso cuore del buon Pastore. Sì.
Tutte le preghiere che avete, specialmente la coroncina a Maria madre del buon Pastore, vi serve tanto per questo. Tanto per questo! E, siccome siete già un certo numero, ma siete poche rispetto al vostro apostolato: pusillus grex [Lc 12,32], piccolo gregge, e allora domandar vocazioni, vocazioni, vocazioni!
179
Ne fate qualche volta qualche piccolo sacrificio per le vocazioni? (a) Sì, qualche cosa. Preferite ridere che dir di sì, eh! (a) E ma io credo che li facciate, neh? Sì! Qualche ossequio alla Madonna? Sì? Lo fate, sì. Credo, senza dubbio, perché come avete avuto questa grande grazia voi, così nell'amore al prossimo, desiderate che anche altri abbiano questa grazia. Sì.
Invocare quindi e supplicare Maria, madre del buon Pastore, perché formi questo cuore pastorale in voi.
180
«Del sangue tuo virgineo formossi il cuor sì bello dell'immacolato Agnello». Il cuore di Gesù fu fatto col sangue virgineo di Maria. Pensate che si formi il vostro cuore con la Madonna: il vostro cuore pastorale. E Maria ha tanti mezzi. Maria si occupa non solamente di tutta la comunità insieme, ma di ognuna. «Del sangue tuo virgineo <si formò> formossi il cuor sì bello, dell'immacolato Agnello che il mondo riscattò». Così avvenga in voi: cuore formato dalla Madonna!

Albano Laziale (Roma!)
16 maggio 1961

181

(1) Albano Laziale (Roma), 16 maggio 1961.

165 (a) R: accettata, accolta.

168 (a) R: Formarvi.

170 (a) R: a.

178 (a) Risposta: Sì.
(b) Risposta: Tanto.
(c) In tono scherzoso con gioiosa partecipazione delle uditrici.

180 (a) Risata da parte delle uditrici.