SULL'ABITO RELIGIOSO
Riunione
[...] e1 si copra un po' il volto, in modo che non attragga facilmente gli sguardi di coloro che ne avessero la tentazione, perché la persona che vuol consecrarsi a Dio non vuole piacere al mondo. Come dice Gesù: Io non, cioè, come dice s. Paolo: Io non voglio piacere al mondo; non voglio piacere al mondo2. Ecco.
E mentre che le signorine si ornano per attirare lo sguardo, la suora si copra per non attirare lo sguardo, perché il suo sposo è Gesù.
Secondo: indicare che la testa deve essere più raccolta in Dio e, quindi, non pensieri inutili, ma pensieri che riguardano o il Signore, o le cose del Signore. Il Signore. Sappiamo quali sono i pensieri che riguardano il Signore, e poi quello che riguarda le cose di Dio, l'ufficio che fa: per esempio uno se fa scuola, uno se fa studio, uno se fa cucina, uno se fa un altro lavoro per la casa. Sì! Il velo indica questo.
E il cingolo, cosa indica? [...] [interviene una Apostolina]
Quindi [...] il cingolo che simbolo, che cosa significa [...] il religioso si veste il cingolo.
E invece che cosa indica il colore nero? [voci di Apostoline]. Che cosa vuol dire? [voci] Indica, sì, che si è morti al mondo [voci varie]. Dice che non si vuol, che si vuol mettere una divisione tra la persona che serve a Dio e le persone che sono,
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che fanno le cose del mondo. Che fanno le cose [...].
Perché noi siamo nel mondo, ma non siamo del mondo. Ite, mundo non sunt1. Gesù diceva degli Apostoli: questi non sono del mondo. Ma sono nel mondo, però. Perché viviamo nel mondo e tanto più voi che avete poi, avete un apostolato nel mondo, in mezzo alle persone. Sì. Va bene.
Eh! Però, per questo vuol dire che quando uno mette il velo sulla testa i pensieri sian subito raccolti in Dio? Bisogna già abituarsi per vivere la [...]. Bisogna già abituarsi a cosa? [Intervendono delle Apostoline] [...]
Quindi deve far esercizio prima, di tenere la mente raccolta e, poi, anche dopo si continua a sforzarsi.
Così il cingolo: c'è già la castità prima e poi si conserva e ci si impegna a mantenerla per tutta la vita.
E quanto all'abito che separa dal mondo? Sì. Si è nel mondo, ma non si è di spirito, di cuore in mezzo al mondo. Sì.
Amano le occupazioni del mondo, ma si amano le occupazioni di Dio. [...] di Dio. Va bene.
Ma voi avreste ancora da fare una gran cosa per la vestizione. Avreste ancora da fare. Bene, però studiarlo bene. Mi pare che d. Panebianco abbia già detto qualche cosa.
Bisogna risolvere la questione economica in maniera che voi non abbiate che tirar fuori il sostentamento dal lavoro vostro e, e secondo, dalla beneficenza, in maniera che non si, non si dia poi, in seguito, a far scuola. Oh! La scuola si dovrà fare, forse,
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certune che devono avviarsi [...] ma per sé, il vostro apostolato, è conforme [...] e dovete risolvere quello e ci riuscirete perché nessun nostro, nessuna nostra famiglia religiosa ha cominciato con avere le offerte che avete avuto voi [...]. [Interviene una Apostolina] [...]
Ma questo [...] mettetelo nell'intenzione: Panem nostrum quotidianum1, il pane conforme alla vocazione che si ha.
Che è molto diverso un sacerdote, un missionario che va nei, nei posti infedeli dove bisogna sol dare, non si riceve mica mai niente! In India: noi mandiamo solo, mandiamo solo [...] soldi. E in genere, sì, le offerte delle Messe [...]. Perché lì bisogna solo dare. E poi bisogna ancora vestirli, calzarli, comprare i libri ai ragazzi. E lì bisogna pregare il Signore, allora, che mandi tanta beneficenza da mantenerli [...]. E così abbiam mandato soldi e [...].
Bene! Questa cosa mettetela nell'intenzione [...].
Fede, sì, fede! Di quella là ci vuole, fede di quella là. Vi benedico. Apostolina: Per le costituzioni noi ci possiamo leggere quelle delle Pastorelle? D. Alberione: Le Pastorelle, cambiando gli articoli. Li hai già cambiati? [...]. Li faccio cambiare io, magari.
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1 Nastro originale 10b/57 - Nastro archivio AP 14b. Riunione fatta alle Apostoline - Castelgandolfo nel mese di ottobre 1957. È solo una parte e si sente malissimo.
2 Cfr 1 Ts 2,4.
1 Cfr Gv 17,16.
1 Cfr Mt 6,11; cfr Lc 11,3.