Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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XIII. LA BIBBIA (1)
Lo spirito del Concilio Vaticano II: è questo il suo carattere, e cioè la pastorale. Quindi tutti gli argomenti che vengono trattati hanno particolarmente in vista quello che riguarda la cura d'anime per la salvezza. E nella cura d'anime predomina la predicazione, l'insegnamento: "Andate e predicate a tutte le genti" [Mc 16,15]. In secondo luogo: la guida alle anime perché camminino nella via dei comandamenti e dell'insegnamento del Vangelo. E terzo: le anime siano santificate col battesimo: è l'inizio della vita spirituale e poi lo sviluppo della vita spirituale.
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Perciò la prima parte è l'insegnamento: "Andate e ammaestrate le genti; e fatemi discepole tutte le nazioni" [cf. Mt 28,19]. Così è l'ordine <e> che ha dato Gesù ai suoi discepoli, agli apostoli.
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Ora, l'insegnamento è la prima parte della pastorale. Vi è la parte <della pasto> dell'insegnamento che viene dato a voce, quindi i catechismi, le conferenze e gl'insegnamenti che si danno nelle varie occasioni. E poi quello che è scritto, cioè l'insegnamento che viene dato per mezzo dello scritto e anche per mezzo <della> del cinéma o della radio o della televisione. Ecco, abbiamo da considerare questo: dare l'insegnamento a voce e dare l'insegnamento scritto, e poi con la pellicola, ecc.
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Questo insegnamento coi mezzi tecnici è stato così solennemente approvato, inculcato <e> e viene anche ordinato, disposto. Quello che è scritto. Quindi abbiamo secondo l'approvazione dello schema del decreto per le comunicazioni sociali, e cioè in primo luogo la stampa, ciò che è la stampa.
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E quindi il concilio ha messo daccanto due parti d'insegnamento, le due parti: la prima è <la> l'insegnamento orale, vocale. In secondo luogo, l'insegnamento scritto, stampato o anche dato per mezzo delle pellicole e delle filmine e di altri mezzi simili.
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Ecco: daccanto al vostro insegnamento catechistico in particolare, l'insegnamento per mezzo della stampa. Il concilio ha messo daccanto i due mezzi per l'istruzione del popolo, dei fedeli. Perciò: dare quel che è la stampa e in particolare la Bibbia, ecco. Quindi ci fermiamo stamattina a considerare qualche cosa sopra la Bibbia.
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La Bibbia la conoscete: è un complesso di libri, è il libro che si compone di libri che sono dall'inizio: il primo libro è il Genesi e l'ultimo libro è l'Apocalisse (a). E vi sono i libri che appartengono all'antico testamento, prima cioè di Gesù Cristo. E vi sono i libri che vengono scritti nel nuovo testamento, cominciando dal Vangelo di san Matteo fino all'Apocalisse (a).
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Certo il libro centrale è il Vangelo. I libri dell'antico testamento sono una preparazione al nuovo testamento, e cioè vi è stato predisposto, annunziato <il fu> il futuro Messia. E di lì fino a che il figliuolo di Dio si è incarnato ci sono le profezie e gl'insegnamenti vari e quindi i libri che sono scritti nell'antico testamento, gli agiografi, son la preparazione al Vangelo.
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Il Vangelo poi ci narra qual è stata la vita, l'insegnamento di Gesù Cristo nei quattro vangeli. Poi seguono gli atti degli Apostoli, poi le lettere di s. Paolo, di san Pietro, di san Giacomo, di san Giuda e la conclusione: l'Apocalisse (a), l'ultimo libro.
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Come c'è lo zelo per l'insegnamento catechistico, [così] lo zelo con l'insegnamento scritto, stampato, coi mezzi tecnici in sostanza. E' stato così solennemente inculcato. E si è detto che la santa Sede accanto all'insegnamento [metta] i mezzi tecnici, cioè particolarmente la stampa. I vescovi <metto> che mettano daccanto l'insegnamento orale e l'insegnamento scritto. <E i s> E i sacerdoti ugualmente: <l la> l'insegnamento orale e poi l'insegnamento scritto.
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E poi l'ordine, il comando che negli istituti religiosi e nei seminari si preparino <i> gli aspiranti a usare questi mezzi tecnici, in modo particolare la stampa. E poi tutte le organizzazioni diocesane, nazionali, internazionali per questi mezzi tecnici, fra cui predomina la stampa. E fra tutti i libri e tutti <gli segna> gl'insegnamenti tecnici che si possono dare, predomina la Bibbia.
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Avete operato in gran parte nelle parrocchie. Certo non tutti ancora comprendono. Ma dopo questo insegnamento così solenne e le disposizioni così forti e l'obbligo di /contribuire tutti/ (a) per questi mezzi tecnici alla stampa in particolare e poi tutti usarne sempre più largamente in modo particolare per coloro che non vengono in chiesa, allora arrivi a casa l'insegnamento per mezzo del bollettino parrocchiale, dei periodici, dei vari giornali, <che s> che sono ispirati alla dottrina della Chiesa. In particolare che arrivi il Vangelo, sì in primo luogo, ma meglio sempre tutto il libro, cioè tutta la Bibbia alle famiglie, alle case.
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Libro divino perché è il libro di Dio. Sebbene sia scritto da uomini, questi uomini sono stati ispirati e hanno scritto sotto l'ispirazione, per cui questi libri sono sicuri. <E so> E insegnano quello che è vero e quello che serve per la nostra fede e per la nostra santificazione, sia nei costumi e sia nei mezzi: nei mezzi che sono i sacramenti <e tutte> e tutte le opere, tutte le divozioni che la Chiesa propone e che procedono dall'insegnamento della Bibbia. E' il libro di Dio.
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E' il libro di Dio.
E' il libro dell'umanità.
E' il libro per tutti la Bibbia.
Dalla Bibbia procede la liturgia
dalla Bibbia procede l'insegnamento catechistico
dalla Bibbia procede tutta la teologia morale
e dogmatica e liturgica: tutto!
Ora non solamente quindi considerare quello che si è fatto, ma quello che si deve fare ancora. Sì, quello che si deve fare.
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Oh, e come si può fare il catechismo senza la liturgia e senza la Bibbia? Catechismo Bibbia e liturgia sono strettamente congiunti. E tuttavia <tutto l'ins> tutta la liturgia e tutto l'insegnamento che si dà, eh, procede dal Vangelo, procede dalla Bibbia. E come si può insegnare bene il catechismo senza avere una cognizione un po', alquanto, almeno sufficiente?! Ma quanto meglio si ha questa cognizione della Bibbia tanto meglio si potrà dare un'istruzione efficace.
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In casa il posto di onore dev'essere [per] il libro, cioè la Bibbia. E che la famiglia <si a> si raduni e legga qualche cosa, qualche punto della Bibbia, sì, perché è la parola di Dio. E anche se non si leggesse, anche soltanto il libro posto in casa, la Bibbia posta in casa in posto di onore è già una benedizione in casa.
E' già una benedizione in casa! E' un grande errore. Grande errore come <è> è chiaro <dalle dalla sol> dal solenne documento pontificio del Concilio Vaticano: se si vuol fare solamente l'insegnamento orale, si manca a metà, <sia> per il dovere - è definito - della Santa Sede, dei vescovi, dei sacerdoti e di tutti quelli che fanno l'apostolato per la salvezza delle anime. E' obbligo stretto. Non c'è da discutere. <Si poteva qualche> Qualche cosa si poteva dir di contrario prima, ma ora è obbligo di inchinarsi <alla defi> a quanto ha stabilito <il> il decreto in modo così solenne.
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Oh, riguardo alla Bibbia, la prima domanda è questa: la leggiamo la Bibbia? La seconda: <diffus> diffondiamo la Bibbia? seconda domanda. La Bibbia! La Bibbia è il libro divino.
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Ci sono tanti libri che parlano di religione, che danno istruzione, ma andare all'origine: ecco, ragionavano alcuni protestanti, eh, così, portando essi la Bibbia. E sono zelanti. E sono zelanti a farlo <e ques> e in Italia ora sono circa cinquecento che visitano le parrocchie dell'Italia, due per due. Sono volontari della Bibbia. Ora, ragionano così <col> con il popolo: "Eh, i preti vi dicono quel che vogliono. <Nell'inse> Nel catechismo vi dicono quel che vogliono. Ma noi vogliamo dir la parola di Dio, non quel che vogliono loro". Quindi persuadono il popolo non a seguire l'insegnamento catechistico o l'istruzione religiosa nelle prediche <del sa> del parroco. No, dicono: questo vale poco. Bisogna proprio legger Dio, quel che ha detto Dio, non quel che dicono gli uomini. E allora persuadono. Persuadono.
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Quale errore sarebbe trascurare <la> la parola originale. Perché la Chiesa tutto il suo insegnamento lo prende dalla Bibbia e dalla tradizione. E andare alla fonte è sempre meglio e in primo luogo.
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Leggere la Bibbia. Primo, andando in ordine: Vangelo, i quattro vangeli, poi gli atti degli apostoli, poi le lettere degli apostoli e poi l'apocalisse (a). L'apocalisse (a) si può anche tramandare all'ultimo.
Questo è il nuovo testamento, cioè è l'alleanza che ha portato Gesù Cristo al mondo. E cioè [a] chi accetta il Vangelo e vive secondo il Vangelo, segue il Vangelo, ecco il Signore darà il premio. Se fate così avrete le benedizioni, la grazia e la salvezza eterna. Quindi <il> il nuovo testamento è un'alleanza col popolo nuovo, il popolo di Dio, il popolo cristiano.
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Prima c'era l'alleanza antica. E cioè se gli ebrei stavano fedeli a quello che il Signore aveva insegnato, e cioè /ai/ (a) comandamenti, /al/ (b) culto, allora il Signore si obbligava a benedire quel popolo. A benedire! Un'alleanza: se farete così, se studierete, penserete così, sarete benedetti sopra la terra soprattutto. E poi /verrà/ (c) il momento in cui sarà mandato il Salvatore, il Messia.
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Dopo il nuovo testamento si passa ai libri dell'antico testamento. E i libri dell'antico testamento da leggersi in primo luogo [sono] i libri storici cominciando dal genesi venendo avanti: prima <le> i libri storici generali e i libri storici particolari come sarebbe Tobia, Giobbe, ecc. Dopo i libri profetici, cioè i libri che contengono la profezia, che promettono il Messia futuro. E poi i libri morali, ad esempio il libro della sapienza, l'ecclesiaste, ecc. La lettura dell'antico testamento: preparazione quindi alla venuta di Gesù Cristo.
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Ora, cosa abbiamo fatto noi per riguardo alla lettura della Bibbia? Dio ci ha dato questo libro, e viene definito la lettera di Dio agli uomini per invitarli al paradiso e indicar la strada per arrivar al paradiso, e quindi la promessa: l'eterna felicità. Questo è il sunto.
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Ora, se noi passassimo la vita senza leggere questa lettera di Dio agli uomini, oltre che essere una vergogna, eh, sarebbe veramente qualche cosa che non voglio subito definire; ma come [ci] si trova? Se il padre di famiglia scrive a una figlia, a un figlio una lettera: ché il figlio è lontano, supponiamo. Ma questo figlio leggerebbe tutta la lettera del padre e fino ai saluti che conchiudono la lettera. E poi se una cosa è di importanza, la conserva la lettera e la rilegge per capire bene che cosa voleva dire e comunicare il padre. E se noi ci trovassimo in punto di morte senza aver /letto/ (a) la lettera di Dio, oltre che esser una vergogna di non aver questo rispetto al Padre celeste neppur di legger le sue parole, qual è il danno? Qual è il danno?
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Il Papa Giovanni XXIII aveva detto: "Tutti leggano la Bibbia". Tutti, <se> che la tengano nella casa! E se non l'hanno, la comprino e poi la leggano. E' per tutte le età, il libro della Bibbia. Certo <bisogna> bisogna aver certi criteri nell'interpretare specialmente l'antico testamento, e per questo ci sono i corsi biblici che noi abbiam promosso per indicare il modo di leggere la Bibbia e risolvere le difficoltà e chiarire i punti che sembrano un po' oscuri. I corsi biblici.
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L'hanno tutti il vangelo? l'avete tutti la bibbia? ché non basta il vangelo per la suora, per chi ha da insegnare: in che contraddizione sarebbe! E se in una parrocchia non si diffonde la bibbia o il vangelo, almeno il vangelo(ma ormai bisogna prender tutta la bibbia), che cosa avremmo noi? Mancheremmo a metà l'insegnamento. Mancheremmo a metà! Sentire la responsabilità. E se non la fanno la fate voi. Fate in primo luogo la lettura, e poi in secondo luogo la diffusione della bibbia. E avete diffuso molte migliaia di bibbie. Questo indica che voi avete ben capito qual è l'insegnamento della chiasa e quale è il dovere, l'obbligo che vi è. Oh!
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Riguardo alla diffusione, sì, si è cercato di <pro pro> procurare una Bibbia <che> che fosse adatta a tutte le borse, diciamo. Quella Bibbia che prima era diffusa [a] tremila lire per copia, ora con i sacrifici della Pia Società San Paolo, oh, viene offerta al minimo che è lire mille. Cosa si potrebbe fare di più? Ecco.
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Dobbiamo veramente stare uniti, e tutti, tutti assieme ordinati e <or> orientati verso la Bibbia, sì. Anche se non fosse diffusa da altri, voi dite: noi vogliamo dar l'insegnamento completo al popolo. E non vogliamo <atte> aspettare che prima passino coi loro errori i protestanti, i quali zelano così. E quante spese essi sostengono! E i denari <di> dei protestanti italiani sono sussidiati specialmente dalle nazioni dove domina il protestantesimo, come l'Inghilterra ad esempio, come gli Stati Uniti di America. Ora nessuno <può> può scusarsi: non possiamo fare la spesa!
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Oh, quanto poi al modo di diffondere la Bibbia, è sempre utile come si è fatto <in> in molte parrocchie, per mezzo di istruzioni per far capire che cos'è la Bibbia e come si legge la Bibbia e come dev'essere in casa la Bibbia.
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Paolo VI ha detto: "E' tempo di ritornare alla Bibbia. Perché dal 1600, dopo il concilio ecumenico di Trento, eh, si è lasciata molto da parte la lettura della Bibbia. Ora è tempo di riprendere bene", dice il Papa. Dopo il Concilio di Trento, eh, vi sono stati degli insegnamenti: "<Fate poche> Fate poche comunioni. Oppure non fate neppur la comunione". E vi erano questi eccessi: che si apriva solamente il tabernacolo una volta all'anno, anche alle suore in certi istituti. Ora san Pio X ha rimesso in uso la comunione frequente e quotidiana. Ora Giovanni XXIII e Paolo VI insistono: ora si metta in uso <in pratica> la pratica: la lettura della Bibbia. Quindi siate, nel vostro insegnamento, complete. Completa, piena la vostra missione: l'insegnamento orale e l'insegnamento scritto, sì.
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Questo... si va formando un po' per volta questa mentalità, ma se questa mentalità stenta un poco a entrare noi diamo quell'aiuto <che> per cui questa mentalità si vada di nuovo formando. E si legga la Bibbia in tutte le famiglie, particolarmente alla domenica. Sì!
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Ora concludendo: portare in tutte le case e si esponga la Bibbia in luogo d'onore, specialmente dove entrano <le> le persone. E [nel] tabernacolo Gesù, la Bibbia davanti: l'eucaristia e la parola di Dio in chiesa. In famiglia almeno la parola di Dio, cioè la Bibbia. Poi si legga: la lettura è una preghiera, è una meditazione! Attira le benedizioni sulla casa, sulle famiglie, sugli individui. La benedizione.
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Ora quindi, siete state molto illuminate per mettervi a quest'opera di diffusione della parola di Dio e nello stesso tempo la benedizione sopra tutto il vostro ministero e il vostro apostolato sarà più abbondante; più abbondantemente fruttuoso. Questa sapienza che dovete portare. Questa sapienza che si deve portare. Perché voi, credo, mi avete capito senza che io alluda <a> a degli errori <che> che circolano ancora. La predicazione e tutto l'insegnamento deve partire in primo luogo dalla Bibbia, interpretata dalla Chiesa, la Bibbia.
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Le benedizioni saranno più abbondanti sopra di voi e sopra tutto il vostro ministero. Oh, so bene quanto faticate! E quanto diviene sempre più difficile nei nostri giorni l'insegnamento e l'apostolato! Quanto è più difficile tanto più sarà grande il premio che avrete, sì.
338
La donna associata allo zelo sacerdotale: è questo che si realizza in particolare modo. Il sacerdote deve insegnare, e la donna associata allo zelo sacerdotale, ecco: si completa questo. Come Gesù è il Redentore, così Maria è la Corredentrice. E voi, col sacerdote, e voi collaboratrici del sacerdote. Sì. Avanti.
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E in particolare modo volevo dire ancora: la cura, la ricerca delle vocazioni e poi la formazione. Ma in primo luogo bisogna cercarle. E nessuna è dispensata dallo zelo per le vocazioni, nessuna! E anche se una non uscisse mai fuori perché ha un ufficio in casa: la preghiera, il sacrificio sì, per le vocazioni. Poi quando <le voca> le aspiranti sono entrate, allora il lavoro è più complesso. Il lavoro è più lungo che non la ricerca stessa, sì. E allora: formarle veramente allo spirito <og> di oggi.
Tutto il Concilio è ordinato alla pastorale!
E siete pastorelle e collaboratrici dei pastori!

Ariccia (Roma)
2 agosto 1964

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1) Ariccia (Roma), 2agosto 1964

311 (a) R: Apocalissi.

313 (a) R: Apocalissi.

316 (a) R: tutti contribuire.

324 (a) R: Apocalissi.

325 (a) R: dai.
(b) R: il.
(c) R: sarà venuto.

328 (a) R: letta.