14. LA NOSTRA CONSACRAZIONE A MARIA*
L'argomento della nostra meditazione di stamattina è questo: come devono essere le nostre pratiche ad onore di Maria. Noi certamente onoriamo la Madonna come la onorano tutti i buoni fedeli, ma rivolgendoci alla santissima Vergine con il titolo di Regina Apostolorum, la preghiamo tenendo presenti questi due fini, queste due grazie da chiedere: essere anime sante ed essere anime apostoliche: primo e secondo fine dell'Istituto1.
C'è poi ancora questa differenza: noi chiediamo alla Madonna, come tutti i cristiani, che ci conduca a Gesù, ma ci rivolgiamo a lei e la preghiamo in particolare perché ci faccia conoscere, amare, servire Gesù Maestro, con tutto il nostro essere: mente, volontà e cuore. Onoriamo Maria come Madre, Maestra e Regina e le chiediamo la grazia di conoscere sempre più le verità eterne, di crederle sempre più; la grazia di praticare sempre più le virtù religiose; la grazia che il nostro cuore sia sempre più di Gesù, che sia interamente suo.
Tutto questo è come un principio e si applica a tutte le pratiche di pietà, particolarmente al rosario in cui i misteri che riguardano Gesù si intrecciano così bene con quelli che riguardano Maria da dimostrare l'unione tra Gesù e Maria in modo mirabile, proprio come l'ha voluta Iddio. Nei misteri del rosario consideriamo tutti i privilegi di cui Dio ha arricchito Maria santissima.
Consideriamo ora la nostra consacrazione2 alla Regina degli Apostoli. Che cosa significa la parola consacrazione? Significa: donazione. Si può consacrare a Maria la scuola, l'Istituto,
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l'apostolato, non solo quello che è tipografia, ma anche quello che è la diffusione, e delle tre parti del nostro apostolato questa è ora la più urgente. Consacrazione a Maria significa considerarla padrona del nostro essere: darle la nostra mente, la nostra volontà, il nostro cuore, perché lei tutto dia a Gesù e ci ottenga la grazia di amare Dio con tutta la mente, la volontà, il cuore; in sostanza ci diamo a Maria per essere più perfettamente di Gesù. Tuttavia, dopo esserci consacrati a Maria, dopo aver donato a lei la mente, la volontà e il cuore, non dobbiamo più ritirare la nostra offerta, dobbiamo vivere la nostra donazione. Per esempio, non usare più la nostra mente a pensare delle sciocchezze.
Che differenza passa tra la nostra consacrazione e quella insegnata da S. Luigi M. Grignion de Montfort?3. La nostra consacrazione suppone tutto quello che insegnava S. Luigi M. Grignion de Montfort, ma vi aggiunge questo: noi dobbiamo dare a Maria il nostro apostolato, perché sia sempre più perfetto, più gradito a Dio, più conforme allo spirito della Chiesa.
Inoltre noi dobbiamo vivere Gesù Maestro, essere sempre più suoi, conoscendolo sempre più, mettendoci sempre più direttamente e generosamente al suo servizio e amandolo con tutto il nostro essere.
Ancora: noi onoriamo Maria con il titolo di Madre, Maestra, ma soprattutto di Regina; a lei affidiamo tutte le vocazioni, tutto l'apostolato, perché lei ne sia l'ispiratrice, protegga tutte le anime che ad esso si consacrano. Tutto ciò che vi è in noi, tutto offrire a Maria, perché tutto sia offerto a Gesù. Tenere presenti questi tre perfezionamenti della consacrazione a Maria e vivere questa consacrazione così perfezionata, come la Madonna visse il sì detto all'angelo nell'annunciazione. Pregarla ad ottenerci questa grazia.
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* Meditazione del Primo Maestro, tenuta a [Roma], stampata in sedicesimo, pp.6-7, insieme ad altre meditazioni del 1951 aventi come titolo: “Le giornate del Vangelo”, “Meditazione”, “Tempo di Pentecoste”, “Pietà e apostolato”. Esiste inoltre un dattiloscritto, carta vergata, fogli 3, che ha come titolo “Meditazione Primo Maestro - Ascensione 3/5/1951”. Lo stampato omette l'introduzione e migliora lo stile, ma non ci sono varianti di rilievo. Si considera come originale lo stampato.
1 Cf Costituzioni della Pia Società Figlie di San Paolo, 1944, artt. 1, 2.
2 In questo testo è usata ora la parola consacrazione, ora consecrazione e derivati. Le curatrici hanno uniformato il termine con consacrazione.
3 Luigi M. Grignion de Montfort (1673-1716), francese, fondatore delle Figlie della Divina Sapienza e dei Missionari della Compagnia di Maria. Scrisse il Trattato della vera devozione alla Santa Vergine che fonda teologicamente e traduce pastoralmente il rapporto dei cristiani con Maria.