SAN PAOLO
Casa Generalizia; Roma
FEBBRAIO 1962 - II
AVE MARIA, LIBER INCOMPREHENSUS, QUAE VERBUM ET FILIUM PATRIS MUNDO LEGENDUM EXHIBUISTI (S. EPIPHANIUS EP.).
In memoriam
D. CASTOLDI GIOVANNI MARIA AGOSTINO
(curriculum vitae) Nato a S. Giovanni in Croce (Cremona) il 10 ottobre 1889 ;
Battezzato il 14 dello stesso mese
Cresimato il 3 maggio 1899
Ordinazione sacerdotale a Milano il 6 luglio 1913 ;
Laureato in Sacra Scrittura il 18 aprile 1916
Entrato in Congregazione ad Alba il 24 novembre 1941
Prima professione l'8 settembre 1943
Professione perpetua l'8 settembre 1946
Deceduto a Roma il 27 dicembre 1961
Nella notte del 26-27 dicembre 1961 si è spento improvvisamente Don Castoldi, lasciando in quanti lo conobbero e lo apprezzarono una profonda e dolorosa impressione.
Ordinato Sacerdote a Milano il 6 luglio 1913, nell'archidiocesi ambrosiana per un trentennio si consacrò - con quel giovanile entusiasmo che doveva rimanere una simpatica caratteristica di tutta la sua vita - all'apostolato dei giovani e della «Buona Stampa», alla predicazione e all'insegnamento della Sacra Scrittura, in cui, primo della sua diocesi, aveva conseguito la laurea al Pontificio Istituto Biblico nel 1916. Risalgono a quegli anni una sua apprezzata edizione italiana di tutta la Bibbia e un'altra ancora delle Lettere di S. Paolo del Picquigny. Quest'ultima fatica accrebbe nel suo animo il desiderio di far parte della Pia Società San Paolo, per cui, nel 1941, entrò nella Casa Madre, ove cinque anni appresso emetteva la professione religiosa perpetua. In quel torno di tempo, insegnò lingua ebraica e Sacra Scrittura, mentre diveniva popolare in tutta la diocesi albese, nella quale sparse abbondantemente la parola di Dio con efficacia, con chiarezza e brio, e, nel tragico periodo della lotta di liberazione, rivelò una abnegazione e un coraggio non comuni in pericolose missioni e, particolarmente, nell'assistenza dei condannati a morte. Successivamente venne trasferito a Roma, dove lavorò al reparto internazionale della Libreria S. Paolo di Via Pio X, quindi ad Albano, instancabile come sempre nella predicazione. Alba lo rivide negli anni 1951-1952 all'Ufficio delle Edizioni -Paoline, cui continuò a collaborare al suo ritorno a Roma (1953), dirigendo con meticolosa passione, assieme a Don Fedele Pasquero, la collana «Biblica», correggendo le bozze con altri confratelli della versione italiana del Sacro Testo dalle lingue originali, curando l'edizione latina della Biblia Sacra e tre traduzioni di libri scritturistici. Dal 1955 alla morte assunse pure la direzione della Biblioteca e fu assiduo al sacro ministero delle Confessioni e della predicazione nelle nostre Case, ov'era spesso chiamato, e nel Santuario Regina Apostolorum di Roma.
I funerali si sono svolti il 29.12.1961 nella Cripta del Santuario Regina Apostolorum in forma solenne, con Messa polifonica del Perosi, eseguita dalla «Schola cantorum» del Vocazionario di Roma.
Fra le numerose Personalità che hanno preso parte alle esequie o hanno inviato le loro condoglianze, ricordiamo: S. E. il Card. Carlo Confalonieri; S. E. Mons. Diego Venini, Elemosiniere Apostolico; S. E. Mons. Raffaele Macario, Vescovo di Albano; S. E. Mons. Pietro Palazzini, S. Congr. del Concilio; Mons. Igino Cardinale, della Segreteria di Stato; Mons. M. Boehm, dell'Osservatore Romano; Mons. Solari, dell'Elemosineria Apostolica; Mons. F. Tinello e D. Rossano della Cancelleria Apostolica; D. Giovanni Rossi della Pro-Civitate Christiana; il Sen. C. Pezzini; l'On. F. Cavallaro; il Dott. Meda, Vice-Sindaco di Milano; e molte altre.
S. E. il Card. Cicognani Amleto, Segretario di Stato di S. S., ha inviato al Primo Maestro il seguente telegramma: «
A conforto del grave lutto e dolore di cotesta benemerita Famiglia Religiosa per la morte di D. G. Castoldi, Sua Santità, mentre invoca al pio Sacerdote il premio eterno promesso al servo buono e fedele, imparte ai di Lui Superiori, Confratelli e Congiunti una particolare Apostolica Benedizione».
S. E. Mons. Angelo Dell'Acqua ha inviato altro telegramma: «
Improvvisa luttuosa notizia della morte del carissimo indimenticabile D. G. Castoldi mi ha profondamente addolorato. Desidero che giunga a Lei e all'intera Comunità per così dura perdita la espressione del mio vivissimo cordoglio che solo la fede può lenire. Assicuro preghiere di suffragio. Distinti ossequi».
Raccomandiamo alle preghiere di tutti il caro scomparso, il quale, sui suoi successi di biblista e di predicatore seppe stendere un velo di riserbo e di nobile pudore, come sulle sue pene e sulle sue lotte che forse furono ben più grandi di quanto comunemente si creda.
Requiescat in pace.
Don Gambi