ACQUISTIPremessa - Nessun capo libraio, e nessun superiore può accettare l'assorbimento di fondi di magazzino o anche edizioni normali di altre case editrici. L'unica autorità competente a questo riguardo è il Primo Maestro e il Direttore dell'Ufficio edizioni. Ogni proposta di questo genere la dovete immediatamente far giungere alla propria sede. Voi non dovete neppure discuterla. Sono i vostri superiori che debbono studiare la cosa.
* Per l'acquisto di libri di altre case editrici bisogna distinguere: editrici cattoliche ed editrici non cattoliche. Per le editrici cattoliche si possono acquistare quelle copie di libri che sono
richieste.Per le editrici non cattoliche, prima di soddisfare la
richiesta o di accettare l'offerta, bisogna assicurarsi della moralità e della dottrina del libro.
* Per acquisti di una certa entità di libri, o di libri costosi; per l'acquisto di stocks di oggetti che escono dall'andamento normale della sostituzione, si deve essere sempre d'accordo con il capolibreria dove c'è, e dove non c'è con il Superiore. Ed è bene avere il permesso preventivo. E anche il capolibreria, quando dovesse fare delle spese che esorbitano dal normale acquisto si munisca sempre del buon permesso. Alle volte il dover attendere per chiedere il permesso fa riflettere e magari dà la possibilità di vedere meglio la convenienza dell'acquisto o la sua sconvenienza.
Guardatevi dal costituire fondi di magazzino con libri o con oggetti acquistati. Oggi il gusto cambia velocemente, oggi le edizioni si accavallano l'una all'altra e oggi vi sono mezzi di rifornimento così celeri che non occorre tanto rifornimento. Il nostro denaro facciamolo girare; non lasciatelo ammuffire nei magazzini che annullano l'utile della libreria o la portano senz'altro al passivo.
* Siate precisi nel compilare i resoconti e, almeno ogni tanto, occorre fare l'inventario della libreria.
COME COMPORTARSI IN LIBRERIA* Chi non sa presentarsi, non può stare in libreria.
* Chi non ha garbo, non è fatto per la libreria.
* Chi non è ripieno di bontà, difficilmente sarà un apostolo del libro.
* Chi non è mortificato, e non sa tenere il proprio posto in modo perfetto, chieda di essere tolto dalla libreria.
* Chi non ha pazienza, non può stare in libreria. Solo in casi estremi si potrà reagire con qualche parola, ma sempre nobilmente e con piena padronanza di se.
* Il pettegolo, il ciarlone, chi in libreria sparla dei propri, delle autorità, sentenzia sulla politica o sui fatti del giorno, trasforma la libreria in ritrovo.
* Né la libreria è il luogo dove ci si possa lagnare con i clienti della propria salute o dei propri fastidi personali.
* La libreria deve essere circondata dell'assoluto segreto. Nessuno deve conoscere l'incasso quotidiano, mensile, annuale. Nessun esterno deve conoscere il guadagno, le perdite, il capitale.
* In libreria possono capitare i curiosi, gli ex paolini ecc. E vi sono quelli che li informano di quanto avviene nella casa o nella Congregazione, sulla sorte dei confratelli, ecc. Non possiamo sciorinare ad esterni segreti della casa, della Congregazione. Ci vuole con tutti quel riserbo che ci fa stimare, apprezzare. Se tutti conoscono tutto, perdono la stima e giudicano male. La sobrietà nel parlare non è solo utile, ma indispensabile, per mantenere il proprio decoro e quello della Congregazione.
* La libreria e l'apostolato della libreria bisogna amarlo e bisogna donarsi generosamente per esso. Tuttavia non dovete legarvi così strettamente al vostro posto da credervi indispensabili o inamovibili. Dovete stare al vostro posto con responsabilità, ma pronti a cedere il posto ad un altro, a cambiare di luogo. Non si può essere sempre capi, né è detto che dobbiate essere sempre in libreria.
Fa bene cambiare qualche volta. Si apprendono nuove cose e si comprendono sbagli che diversamente diventano inavvertiti. Si fa esperienza della esperienza altrui e altri possono fare esperienza della nostra. Fa bene cambiare qualche volta per il nostro bene personale, o per un bene maggiore della Congregazione o della casa.
DON L. ZANONI