Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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DON CAROLLA SALVATORE M. GIOVANNI CR.

Nacque a Castelpagano (Benevento) il 3-2-1922.
Entrò in Congregazione nel vocazionario di Roma il 2-12-1933.
Fece la Professione perpetua a Roma 1'8-9-1944.
Fu ordinato Sacerdote al Alba il 3 agosto 1947.
Dal 1948 al 1952 attese agli studi di Filosofia e conseguì la Laurea all'Università Gregoriana; quindi all'Angelicum conseguì la Licenza in Sacra Teologia.
Nel 1954 fu inviato negli Stati Uniti d'America, dove fu Maestro dei Novizi (a Canfield, Ohio), dal principio del 1956 al 17 settembre 1958, giorno in cui lo colse la morte in un incidente automobilistico.

Dagli Stati Uniti riceviamo:
«A lui si possono applicare alla lettera le parole del Divin Maestro: «servo buono e fedele». Buono, affabile, sorridente con tutti, sempre pronto a dire una buona parola di incoraggiamento. Maestro dei Novizi per due anni e mezzo era riuscito a cattivarsi talmente l'animo di essi che quando questi dovettero partire da Canfield per recarsi alla Casa di Staten Island, scoppiarono in pianto al pensiero di doversi separare da chi era stato per loro il Padre buono, il Maestro esemplare, il Sacerdote modello. Buono, fino al punto di mai ostentare le sue qualità elette di mente, di cuore, e di volontà: ottimo professore di filosofia, capacissimo organizzatore dell'apostolato, lavoratore infaticabile, confratello ricercatissimo, eppure sempre umile e dimesso, da essere a tutti un esempio di santità e di vita religiosa.
Fedele alla sua vocazione sacerdotale e religiosa, aveva saputo comunicare ai Novizi l'amore
alla loro vocazione; fedele, nel vero senso della parola, alle sue pratiche di pietà, al suo studio, al suo apostolato, ai suoi voti, ai suoi Superiori"
"Non ho mai assistito a una dimostrazione di affetto e riconoscenza così sincera e spontanea. Nel giorno dei funerali i novelli professi ed i novizi piangevano tutti come bambini".
"Don Carolla ha lasciato tra di noi una impronta indelebile del sacerdote religioso modello, del confratello apprezzato e ricercato, del consigliere prudente, del Maestro affabile, e allo stesso tempo forte e risoluto" esclamava un Sacerdote. "Quello che maggiormente mi impressionava in Don Carolla - mi confidava un altro confratello - era la sua fede profonda in Dio, la sua fiducia incrollabile nella Divina Provvidenza. Sempre sorridente e ottimista, anche davanti alle situazioni più difficili, non dava mai luogo allo scoraggiamento, mai che si vedesse triste e depresso; la sua grande e sentita fede in Dio gli dava sempre forza e coraggio ad affrontare tutte le difficoltà con animo sereno, colla speranza sicura che Iddio avrebbe in qualche modo provveduto».
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