Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XXXIII
SAN PAOLO
Febbraio 1958
Roma Casa Generalizia,

AVE MARIA, LIBER INCOMPREHENSUS, QUAE VERBUM ET FILIUM PATRIS MUNDO LEGENDUM EXHIBUISTI (S. EPIPHANIUS EP.)

MESSA DI N. S. GESÙ CRISTO DIVINO MAESTRO

Cristo è Maestro dell'umanità per un triplice titolo: 1) perché con la sua dottrina ci ha introdotti nei più profondi segreti della divinità e ce ne ha svelato i più intimi misteri; 2) perché con il suo esempio ci ha tracciato la via attraverso la quale andare a Dio; 3) perché mediante la grazia ci ha reso possibile la pratica di quanto ci ha insegnato.
La Messa di N. S. Divino Maestro vuole essere una esaltazione di questo magistero perfetto che non trova riscontro sulla terra.
L'introito ci ricorda l'unità e la grandiosità, ad un tempo, del disegno divino. Dopo la caduta originale, l'uomo aveva bisogno di un riparatore ma non era ancora preparato a riceverlo. Ecco, allora, la missione dei Patriarchi e dei Profeti: essi iniziano e preparano quel magistero divino all'umanità che trova la piena realizzazione nella persona del Cristo.

Introitus. Hebr. 1, 1-2. - Multifariam multisque modis olim Deus loquens patribus in prophetis, novissime diebus istis locutus est nobis in Filio (T. P. Alleluia, alleluja).
Ps. 77, 1. - Attendite, popule meus, legem meam, inclinate aurem vestram in verba oris mei.
V. Gloria Patri.
Introito. - Dopo aver Iddio in passato, a più riprese e in molte forme, parlato ai nostri padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi tempi parlò a noi per mezzo del Figlio suo (T. P. Alleluia, alleluia).
Osserva, popolo mio, la mia legge e porgi il tuo orecchio alle mie parole.
V. Gloria al Padre.

Oratio. - Omnipotens, sempiterne Deus, qui Unigenitum Filium tuum mittere dignatus es mundi magistrum concede propitius; ut divina ejus doctrina perfusi, facilius caelestia capiamus. Per eundem...
Orazione. - Onnipotente, eterno Dio, che ti sei degnato di mandare il tuo Figlio Unigenito - quale maestro del mondo, concedi benigno che, ripieni della sua dottrina, più facilmente intendiamo le cose celesti. Per lo stesso...

Scendendo dal Sinai, dove era stato a colloquio con la divinità, Mosè aveva il volto circonfuso di tanta luce che gli ebrei ne rimasero stupefatti e pregarono Dio di suscitare loro dei profeti di tra il popolo. Il Signore accolse la preghiera ed istituì una classe di queste persone delle quali il rappresentante massimo sarà il Cristo. Inviato da Dio ad ammaestrare le genti, egli ci ha comunicato fedelmente le parole divine e ce ne ha rivelato i segreti.
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Lectio libri Deuteronomii. Deut. 18, 15-19. - Prophetam de gente tua et de fratribus tuis sicut me suscitabit tibi Dominus Deus tuus: ipsum audies, ut petisti a
Domino Deo tuo in Horeb, quando contio congregata est, atque dixisti: Ultra non audiam vocem Domini Dei mei, et ignem hunc maximum amplius non videbo ne moriar. Et ait Dominus mihi: Bene omnia sunt locuti. Prophetam suscitabo eis de medio fratrum suorum similem tui et ponam verba mea ih ore ejus, loqueturque ad eos omnia quae praecepero illi. Qui autem Verba ejus, quae loquetur in nomine meo, audire noluerit, ego ultor exsistam.
Lettura del libro del Deuteronomio. - Il Signore Dio tuo susciterà per te un profeta della tua nazione e dei tuoi fratelli, come me. Lui ascolta, come chiedesti
al Signore Dio tuo sull'Oreb, quando era convocata l'assemblea, e dicesti: Non ascolterò più la voce del Signore Dio mio, né vedrò più questo sì gran fuoco, per non morirne. E il Signore mi disse: Hanno parlato bene in tutto. Farò sorgere per loro, di mezzo ai loro fratelli, un profeta simile a te; porrò sulla sua bocca le mie parole, e dirà ad essi tutto quello che io comanderò. Se qualcuno non vorrà dare ascolto alle parole ch'egli dirà in nome mio, ne farò io la vendetta.

Graduale. Ps. 26, 1; 11. - Dominus illuminatio mea, et salus mea, quem timebo?
V. Legem pone mihi, Domine, in via tua: et dirige me in semitam rectam propter inimicos meos.
Alleluja, alleluja.
V. Matth. 17, 5. - Hic est Filius meus dilectus, in quo mihi bene complacui: ipsum audite. Alleluja.
(In Missis votivis post Septuagesimam, omissis Alleluia et Versu sequenti, dicitur):
Graduale. - Il Signore è la mia luce e la mia salvezza, di chi temerò?
V. O Signore, dammi una guida sulla tua via e conducimi per retto sentiero, a motivo dei miei nemici.
Alleluia, alleluia.
V. Questi è il mio Figlio prediletto, nel quale ho trovato le mie compiacenze; ascoltatelo. Alleluia.
(Nelle Messe votive, dopo Settuagesima, omessi l'Alleluia e il Versetto che segue, si dice):

Tractus. Ps. 24, 4-5; 8. - V. Vias tuas, Domine, demonstra mihi: et semitas tuas edoce me.
V. Dirige me in veritate tua, et doce me: quia tu es Deus, salvator meus.
V. Dulcis et rectus Dominus: propter hoc legem dabit delinquentibus in via.
(Tempore autem Paschali, omittitur Graduale, et ejus loco dicitur):
Alleluja, alleluja.
Tratto. - Fammi conoscere, o Signore, le tue vie e mostrami i tuoi sentieri.
V. Guidami nella tua verità e ammaestrami, perché tu sei il mio Dio, il mio Salvatore.
V. Benigno e giusto è il Signore, perciò dà la guida a coloro che si sono smarriti per via.
(Nel Tempo Pasquale si omette il Graduale e in sua vece si dice):
Alleluia, alleluia.
V. Matth. 17, 5. - Hic est Filius meus dilectus, in quo mihi bene complacui; ipsum audite. Alleluja.
V. Matth. 23, 8-9. - Unus est enim Magister vester, qui in caelis est, Christus Dominus. Alleluja.
V. Questi è il mio Figlio prediletto, nel quale ho trovato le mie compiacenze; ascoltatelo. Alleluia.
V. Uno solo è il vostro Maestro e risiede nei cieli: Cristo Signore. Alleuia.

Solo Cristo è stato in grado di giovare all'uomo con il suo magistero, perché solo lui gli ha potuto, insieme alla dottrina, comunicare gli aiuti per accettarla ed osservarla. A lui solo, quindi, compete il vero titolo di Maestro.
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+ Sequentia sancti Evangelii secundum Matthaeum. Matth. 23, 1-10. - In illo tempore: Jesus locutus est ad turbas et ad discipulos suos dicens: Super cathedram Moysi sederunt Scribae et Pharisaei. Omnia ergo, qusecumque dixerint vobis, servate et facite: secundum opera vero eorum nolite facere: dicunt enim et non faciunt. Alligant enim onera gravia et importabilia, et imponunt in humeros hominum: digito autem suo nolunt ea movere. Omnia vero opera sua faciunt ut videantur ab hominibus: dilatant enim phylacteria sua et magnificant fimbrias. Amant autem primos recubitus in coenis et primas cathedras in synagogis, et salutationes in foro, et vocari ab hominibus Rabbi. Vos autem nolite vocari Rabbi. Unus est enim Magister vester, omnes autem. vos fratres estis. Et patrem nolite vocare vobis super terram: unus est enim Pater vester, qui in caelis est. Nec vocemini magistri: quia Magister vester unus est, Christus.
Seguito del S. Vangelo secondo Matteo. - In quel tempo Gesù parlando alle turbe e ai suoi discepoli disse: Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli Scribi e i Farisei. Fate, dunque, e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non imitate le loro opere, perché dicono e non fanno. In verità, mettono insieme pesanti fardelli difficili da portare e li pongono sulle spalle degli altri; ma essi non vogliono smuoverli neanche con un dito. Fanno poi tutte le loro opere per essere veduti; perciò portano filatterie più larghe e frange più lunghe. Amano i primi posti nei conviti e i primi seggi nelle sinagoghe, e i saluti nelle piazze ed esser chiamati Maestri dalla gente. Voi non fatevi chiamare Maestri. Uno è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno sulla terra Padre: uno solo è il Padre vostro, colui che abita nei cieli. E non fatevi chiamare Maestri, perché uno è il vostro Maestro, Cristo.

Offertorium. Ps. 24, 8-9. - Dominus legem dabit delinquentibus in via: diriget mansuetos in judicio: docebit mites vias suas.
Offertorio. - Il Signore darà la guida a coloro che si sono smarriti per via, dirigerà i mansueti nella giustizia, insegnerà ai miti le sue vie.

Secreta. - Suscipe, quaesumus, Domine, munera tibi oblata, et praesta, ut Filii tui doctrinam fideliter secuti pa-cem et gaudium. consequamur. Per eundem...
Segreta. - Accogli, te ne preghiamo, o Signore, i doni che ti abbiamo offerti e fa' che, seguendo fedelmente la dottrina del Figlio tuo, otteniamo la pace e il gaudio. Per lo stesso...
Prefazio comune

Communio. - Unus est Pater vester qui in caelis est, unus Magister vester, Christus.
Comunione. - Uno solo è il Padre vostro, colui che abita nei cieli; uno solo il vostro Maestro, Cristo.

Postcommunio. - Corporis et sanguinis tui participes effecti Te, Domine, suppliciter exoramus: ut tua doctrina illustrati, viam salutis securi percurramus aeternae. Qui vivis et regnas...
Dopocomunione. - Fatti partecipi del tuo corpo e del tuo sangue, ti preghiamo, o Signore, affinché, illuminati dalla tua dottrina, con sicurezza percorriamo la via della salute eterna. Tu che vivi e regni...ae, die 8 januarii 1958.
P. Palazzini, Sub.
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PIAE SOCIETATIS A SANCTO PAULO APOSTOLO

Rev.mus Dominus Iacobus Alberione, Piae Societatis a Sancto Paulo Apostolo Moderator Generalis, propriam Divini Magistri Iesu Christi votivam Missam apparari curavit Suaeque Sanctitatis supremo iudicio pro opportuna approbatione humillime subiecit.
Sacra porro Rituum Congregatio, vigore facultatum sibi ab Ipso Sanctissimo Domino nostro Pio Papa XII specialiter tributarum, propositum schema Missae votivae D. N. IESU CHRISTI, DIVINI MAGISTRI, diligenter revisit et emendavit atque iuxta praesens exemplar approbavit et a Sodalibus eiusdem Piae Societatis a Sancto Paulo Apostolo, servatis Rubricis et Decretis, adhibendum benigne indulsit. Contrariis non obstantibus quibuslibet.

Die 20 Ianuarii 1958.

C. CARD. CICOGNANI


Nota. E' stata spedita ad ogni casa, perché sia inserita in tutti i Messali. Specialissimo sentimento di gioia ha suscitato nei Discepoli di Gesù Maestro e nelle Pie Discepole di Gesù Maestro.
Dal decreto di concessione è facile rilevare le leggi liturgiche che ne regolano la celebrazione.
Continua presso la Santa Sede la pratica per la Festa a Gesù Maestro. Questo è stato, però il passo principale; è la sostanziale e viva approvazione del culto che la Famiglia Paolina pratica.
Nelle case fornite di tipografia venga stampato il testo con le spiegazioni, traducendo dal commento preparato a Roma.
La prima celebrazione rivesta qualche solennità, come già si è fatto a Roma. - Il Papa ha scritta la seguente lettera in risposta alla nostra, in cui si comunicava che la prima Messa era stata celebrata perché "tutti gli uomini siano docili al supremo e mirabile magistero del Santo Padre Pio XII.

Rev.mo Sig. Sac. Giacomo Alberione,
Ho il piacere di significarLe che è pervenuta al Santo Padre la devota lettera da Lei inviata, il 23 corrente mese, circa il decreto che stabilisce «propriam Divini Magistri Jesu Christi votivam missam».
Sua Santità La ringrazia del delicato e filiale pensiero, e con paterno cuore invia a Lei, ai Religiosi e Religiose della Pia Società San Paolo la propiziatrice Benedizione Apostolica.
Profitto dell'occasione per confermarmi con sensi di distinta stima.

Dal Vaticano, 25/1/1958

di V. S. Rev.ma dev.mo nel Signore
F.to SAC. ANGELO DELL'ACQUA

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