«Non dimenticherò in eterno le tue leggi,
ché con esse m'hai ridata la vita».
(Sal 118/119,93).
(Is 45,15-25).13
(Gv 6,41-47).
(Esd 9,6-15).
2 At 1,8.
3 1Sam 3,10.
4 L'esempio di san Giuseppe Benedetto Cottolengo è particolarmente vivo (cf. nota 11 di p. 204).
5 Raffigurare, verbo improprio per paragonare.
6 Lc 5,1. La Vulgata recita: «Cum turbae irruerent in eum ut audirent verbum Dei...»; e la CEI, al v. 2, traduce così: «Mentre... la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio...».
7 Lc 2,51.
8 Lc 7,47.
9 Sal 112/113,1.
10 Vedi nota 1 di p. 78.
11 Si tratta di Lc 17,1-2: «Un giorno disse ai suoi discepoli: “È inevitabile che succedano scandali; però guai a colui che li provoca. È meglio per lui che gli sia appesa al collo una grossa pietra e sia gettato in mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli”»; cf. Mt 18,7.
12 La citazione è da: S. PELLICO, Le mie prigioni (1832), capitoli XXIV-XXV.
13 LS indica “Is. XLV, 15-26”. Nella Vulgata il capitolo 45 di Isaia ha 26 versetti, mentre nelle nuove traduzioni 25: i versetti 23 e 24 vengono compresi nel versetto 23.