Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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IV. FESTA DI GESU' BUON PASTORE (*)
La sempre gradita presenza di parroci e di altri sacerdoti alla funzione della vestizione delle aspiranti, indica l'unione che ci deve essere nelle parrocchie tra il parroco e la pastorella. Il parroco, padre dei figli di Dio, e la pastorella che coopera con lui.
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Quando, appena sacerdote, tanti anni fa, stavo in parrocchia, c'erano delle suore, occupate in cose importanti, ma al catechismo ero solo, e dovevo pensare anche alla pulizia della chiesa. Non c'era nessuno che guidava il canto sacro, i bambini erano abbondanti; così l'azione pastorale veniva ridotta, anche se non nelle parti essenziali. Allora, nella preghiera e col consiglio di persone dotte e di esperienza, si è venuta a formare la congregazione delle pastorelle, che hanno la missione di cooperare alle iniziative del parroco. Vi sono i fanciulli, gli uomini, le donne, i vecchi, gli infermi; c'è la pulizia della chiesa; c'è la preghiera che deve accompagnare l'azione del parroco, perché la buona semente cada in buon terreno e produca il sessanta e cento per uno.
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Il ministero delle pastorelle è vasto e si estende anche oltre la tomba; difatti, secondo l'ambiente e la necessità, si occupano [anche] della cura e pulizia del cimitero. Andare in una parrocchia e pensare ad una quantità di anime che al battistero ricevono la vita e che la pastorella dovrà accompagnare per tutta la vita nella via del cielo.
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Oggi, festa di Gesù buon Pastore, festa di tutta la Chiesa, del Papa, dei vescovi, dei pastori di anime: festa grande. Le vocazioni al sacerdozio ora sono diminuite, ma in generale sono più elette perché vengono dalle classi più umili. Gesù si è voluto dichiarare il buon Pastore.
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In questa festa dobbiamo considerare quattro cose:
1. Gesù dà la vita per le pecorelle. Quale diversità dal buon Pastore ai pastori non buoni! Essi cercano di mettere in salvo la propria vita mentre Gesù buon Pastore la dona.
2. Coloro che non sono buoni pastori sfruttano il gregge; ma il buon Pastore ha detto: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo. Prendete, questo è il calice del sangue mio» [cf. Mt 26,26-27].
3. «Io conosco le mie pecorelle ed esse conoscono me» [cf. Gv 10,14]. Gesù conosce le anime, ci penetra, sa le disposizioni che abbiamo, lo stato di animo, sa se siamo in fervore o nella tiepidezza. Pensare sempre che c'è un occhio che ci segue nelle prove, nelle fatiche, nelle tentazioni Oh, se sapessimo chi ci sta nella parrocchia!
Il parroco rappresenta il buon Pastore.
4. Gesù dice che non tutte le pecorelle sono entrate nell'ovile, che non lo conoscono. Chi è che conosce Gesù buon Pastore? Chi va al catechismo, sente le istruzioni, conosce la liturgia. Conosciamo noi Gesù? Chi è con Dio ascolta la sua parola. Oh, a quante anime non è ancora arrivato l'annuncio della vita! Pregare perché si faccia un solo ovile in terra e poi anche in cielo Gesù vi conceda questa grazia.
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Gesù buon Pastore si è associato Maria divina Pastora. Gesù è rappresentato dal parroco e Maria dalla pastorella. Come Gesù ha voluto associarsi Maria così tanti parroci, comprendendo il vangelo, hanno voluto nella parrocchia, in umile cooperazione, le pastorelle.
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Concludiamo: benedetti voi, o genitori, che mandate delle figlie anché si preparino ad operare nel ministero delle anime! E io credo che un giorno vi radunerete tutti in paradiso. Il Signore poi benedirà la vostra famiglia.
Pregare per tutti i pastori della Chiesa, pregare perché si faccia un solo ovile sotto un solo Pastore. Gesù, che si trova nell'eucaristia, vuol farsi aiutare dai pastori e dalle pastorelle. Che questo sia sempre più compreso e trovi un aiuto, perché oggi le necessità sono aumentate.
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Adesso chiediamo la benedizione sopra i genitori ed i parenti, sopra le parrocchie che qui sono rappresentate, sopra le anime, affinché - e questo è il più importante - cresciamo in virtù e santità per poter fare sempre meglio. Alla fine poi il Signore ci dirà: «/Vieni/ (a) servo buono e fedele; entra /nel gaudio/ (b) del tuo Signore» [Mt 25,21]

Albano Laziale (Roma)
12 aprile 1959

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(*) Nonostante in un precedente elenco la predica risulti registrata su nastro, essa attualmente non è reperibile. Si colloca a questo punto del testo, tenuta presente la successione cronologica che il testo stesso rispetta.

38 (a) V: Bene.
(b) V: nella gioia.