ISTRUZIONE I
[LASCIATE LAVORARE DIO]
Introduzione
[7] Gli Esercizi di quest'anno sono particolari per vari motivi.
1) Li cominciamo nel primo giorno della novena all'Immacolata1, e nella luce di questa Madre Immacolata vedremo la nostra anima, esamineremo le nostre opere, e santificheremo il nostro cuore. La Madonna ci ottenga di avere il cuore puro; il cuore immacolato di Maria, che si è rivelato a Fatima, desidera tutti i cuori come il suo.
2) Vogliamo ringraziare il Signore del tempo che ancora ci concede per servirlo e per amarlo. Ognuno veda che se siamo ancora in vita è per grazia di Dio. «Misericordia Domini quia non sumus consumpti»2. La protezione così visibile e grande ci è venuta dal cielo per mezzo della Messa che è lo stesso sacrificio della croce; se non ci fosse la Messa il mondo non sarebbe più: tutti saremmo sprofondati nell'abisso dei nostri peccati.
3) Vogliamo assecondare l'invito del Papa3, di cooperare alla pace universale mediante la santificazione delle nostre giornate: staremo raccolte, faremo silenzio, mediteremo, pregheremo perché il Signore conceda presto la pace al mondo sofferente.
Ed ora entriamo nel cuore degli Esercizi. Tralascio di esortarvi alla buona volontà, perché so che da tempo vi preparate a questo corso e anche pregate per questo fine.
a) Lasciate lavorare molto la grazia di Dio. | [8] Gesù non sta ozioso, lavora nelle anime: non si deve immaginare che Gesù venga nel cuore e si addormenti placidamente. Gesù è attivo, è Dio, primo motore, fonte e origine di ogni attività e di ogni cosa che muove; egli ha dormito sulle braccia della mamma sua e sulla paglia del presepio, ma ora non è più soggetto a queste necessità; è in cielo e nei cuori egli ha il centro della sua più potente e feconda attività. Non imponetevi alla grazia: Gesù lavora,
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ispira, parla, in modo dolcissimo, senza violenza, non s'impone. State attente ad afferrare la sua ispirazione, state ben raccolte nel vostro intimo. Gesù parla, ma se voi parlate più forte, non fa come il maestro che impone silenzio per farsi sentire: Gesù tace. Vedete di assecondare bene i suoi inviti, le sue attrattive. Ci vuole sì l'esame, la preghiera, le prediche, ma soprattutto la grazia: lasciate lavorare Iddio.
b) Cercate di fare un buon esame accurato, diligente, sulle obbligazioni del vostro stato, in particolare sui voti: vedete come osservate l'obbedienza, lo spirito di povertà, la castità e la vita comune.
c) Negli Esercizi bisogna esaminare anche se la comunità è santa, se piace a Gesù. Leggendo la vita di S. Margherita M. Alacoque4, mi ha impressionato il lamento ripetuto del cuore di Gesù: «Le tue sorelle non sono tutte sante, la tua comunità mi dà dei dispiaceri». E Gesù faceva vedere a questa sua serva lo stato particolare di alcune monache. E allora tra Gesù e Margherita (che era solo novizia) si svolgevano dialoghi interessati: la giustizia divina che voleva colpire e la santa che voleva far resistenza: «Ma, Signore, io mi offro per le mie sorelle; scarica su di me i tuoi fulmini, | [9] cancellami dal libro della vita, purché le perdoni!». E il Signore: «Ma no, lasciami sfogare; la mia giustizia non si può contenere!»... «Signore, non ti lascerò finché tu non le abbia perdonate».
Eppure la comunità di Paray-le-Monial5 non era troppo scadente; c'erano delle suore buone, di poche si poteva dir male, di molte non si poteva che dir bene; l'esteriore delle suore era perfetto, l'osservanza era regolare, non avevano campo le chiacchiere... E dunque? Che cosa disgustava il cuore di Gesù? Due cose specialmente: la curiosità per cui le monache si portavano volentieri alle grate, ed il fatto che alcune erano condotte dall'invidia nelle loro relazioni vicendevoli.
C'è il pericolo di mancare di carità nella vostra comunità? Forse sì. Vedete che il peccato non regni mai tra di voi: bisogna
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essere santi, Iddio è geloso e vuol tutto il cuore. In questi giorni il Signore ha qualcosa da dire a ciascuna di voi: «Ducam eam in solitudine et loquar ad cor eius»6: è promessa divina. Immaginate Gesù che vi chiami a parte come la Maddalena per esortarvi a dargli tutte voi stesse, vuol farvi notare un punto speciale di emenda... Gesù è il buon medico, vede che noi siamo tanto malati e applica la medicina più opportuna sulla piaga: lasciamoci guarire; la grazia di Dio purificherà e ci farà trofei della sua misericordia.
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1 Mercoledì, 29 novembre 1944.
2 Cf Lam 3,22: «Per la misericordia del Signore non siamo stati annientati. ..» (Volgata).
3 Probabilmente il riferimento è al radiomessaggio al mondo intero di Pio XII pronunciato il 1° settembre 1944 (cf AAS 36 [1944] 249).
4 Si tratta quasi certamente della biografia di Mons. Bardi, S. Margherita M. Alacoque, ed. cit. L'autore narra la vita della Santa evidenziando l'azione della grazia a partire dall'infanzia.
5 Città a sud di Digione, nella Francia centrale, dove sorge il famoso monastero della Visitazione in cui S. Margherita Maria visse e morì nel 1690.
6 Os 2,14: «La condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore».