3. [DIO MI BASTA]*
[I.] Studiate bene il Catechismo della VI classe da recitare alla sera, e Via, Verità e Vita1 per la domenica. Cantate tutte in chiesa? Bisogna dare molta importanza al catechismo e alla liturgia. In questa terza parte (liturgia) siete già più istruite: usate già il Messalino, il canto e sapete anche un po' circa i sacramenti e sacramentali; bisogna che progrediate anche nelle due prime parti: dogmatica e morale, studiando bene il catechismo.
Siete tutte ascritte all'Abitino2? Alla confraternita della Addolorata? A quella del Rosario? Transito di S. Giuseppe3? Se non lo siete, mandate il nome. Io ho molta fiducia nelle indulgenze, nella misericordia di Dio: in queste confraternite c'è tutto da guadagnare e le indulgenze servono a far star meglio nello spirito. Come è vero che per vivere bastano pane e minestra, ma se oltre questo c'è anche un po' di pietanza, al mattino un po' di latte, allora si sta meglio. Così: l'essenza della religione sta nella Messa, poi la Comunione, i sacramenti, la Visita, ma se c'è anche qualcos'altro (ricchezza d'indulgenze) si sta meglio.
II. Voi siete le più anziane? E aiutate la Prima Maestra? Bisogna che dove siete voi tutto vada bene: che pensando ad un reparto dove siete voi la Prima Maestra possa dire: Lì c'è quella,
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non ho bisogno di preoccuparmene, va tutto bene di sicuro; là c'è l'angelo custode che vi pensa. Per riuscire a questo, bisogna prima di tutto amare molto la nostra Congregazione: questa è la nostra Casa. Avete mica più altre idee? Amarla, difenderla, avere zelo per procurare buone vocazioni. Poi cercare di aiutare l'andamento della Casa con lo spirito di osservanza in ogni reparto: parlatorio, cucina, orto, sartoria, ecc.; che ovunque si faccia bene.
Sono contento che lavoriate già tanto, continuate: ci saranno difficoltà? Certo, nel mondo ci sono dappertutto difficoltà.
Siete sempre allegre? Vedete, abbiamo proprio bisogno di aver delle suore da poter mandare anche lontano, ma per questo occorre che siate forti, prudenti, vigilanti, che sappiate vivere senza il bisogno di avere sempre qualcuno che vi incoraggi, sorvegli; che quando siete vicino ai superiori, ma non vedute da essi, facciate bene, che quando siete un po' più lontano, facciate ugualmente bene, che in un'altra casa siate ugualmente fervorose, magari al polo, sappiate vivere bene come sotto gli occhi dei superiori. Quando sarete così potrete veramente dire: Dio mi basta e guidarvi col suo sguardo.
Una suora diceva: Dio mi basta. Già, le rispondeva uno, non le basta neppure il Papa per farsi ubbidire, altro che solo Dio!.
Siate serene e sempre agli occhi di Dio, senza scoraggiarvi nelle difficoltà, né esaltarvi troppo quando le cose vanno bene, non amicizie particolari, molta fiducia nella misericordia di Dio. Quando saprete camminare da sole, col solo Dio mi basta, allora potremo mandarvi dove volete. Perché quando una non sa ancora star buona da sola, è obbligo dei superiori tenerla vicino a qualcuno che l'aiuti. Liberateci presto da questo obbligo! Desiderate di andare in missione? Dove volete andare? In Cina o in Giappone? Desidererei che qualcuna volesse andare a Giava: in quell'isola più piccola di metà l'Italia c'è una popolazione densissima: in tutto trentasei milioni di abitanti; trecento abitanti per kmq. e quasi tutti maomettani. Il popolo poi è pagano completamente. I missionari ci sono da circa trecento anni, ma possono conquistare poco. Io sarei contento di poter mandare un gruppo di suore anche senza che dicessero niente di Dio, se non quando ne sono richieste, poiché là ci vuole molta
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prudenza, ma quando sono richieste, dicessero che «c'è un Dio solo e che ci giudicherà»4. Anche per quelle anime è morto Gesù: poteste andare a far del bene anche laggiù... È un posto a cui penso sovente! Quando sapete dire, non a parole, ma con le opere: Dio mi basta, allora potremo mandarvi.
Da voi spero proprio tanto, poi quest'anno S. Paolo deve farci delle grazie speciali. Pregate anche per me, quest'anno sento proprio dei bisogni speciali.
Dio vi benedica! E ricordatevi sempre: Dio mi basta!.
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* Istruzione, dattiloscritto, carta vergata, originale, fogli 2 (22x24,2). Esiste un altro dattiloscritto successivo che segna erroneamente 1936 dal titolo: “A catechismo delle Paoline”. Il testo è sintetizzato anche in EC, gennaio 1937, così introdotto: «SCUOLA CATECHISTICA DOMENICALE. Le Paoline hanno il loro regolare insegnamento dalla Sig.a Prima Maestra, ma la domenica, 17 Gennaio, il Sig. Primo Maestro riserbò a sé questo importante ufficio. Ma più che una scuola fu una conferenza che qui riportiamo nelle sue linee generali, certe di interpretare un comune piacere» (EC, 1[1937]1).
1 Cf Costa D. SSP, Via, Verità e Vita. Spiegazione letterale del Catechismo, 3 voll.; I vol., Il dogma, PSSP Alba 1933; II vol., I comandamenti, PSSP Alba 1936; III vol., I mezzi della grazia, FSP Roma 1937.
2 Cf AD 204. «Confraternita dello scapolare o abitino del Carmine»: donato in visione dalla Madonna nel 1245 al Superiore Generale dei Padri Carmelitani S. Simone Stoch, quale conferma di singolari privilegi a chi, in vita, lo porta sul proprio corpo.
3 Cf Meditazione n. 13 sull'argomento, p. 575.
4 Cf Eb 11, 6.