Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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15. COME ONORARE MARIA SANTISSIMA NEL MESE DI MAGGIO*

Celebreremo la festa della Regina degli Apostoli la domenica successiva all'Ascensione, perciò la novena si comincerà oggi.
È conveniente che in questo giorno s'impartisca la santa Benedizione anche come introduzione al mese di maggio che avrà principio domani per così essere preparate ad entrare in questo caro mese con santa innocenza e poterci presentare alla Madonna con cuore molto puro e bello.
Come ci prepareremo al mese di maggio ed alla novena della Madonna? Raccogliamoci questa mattina innanzi a Gesù e chiediamogli la grazia di amare la santissima Vergine con l'amore con cui egli stesso l'amò. Nessuno amò la Madonna più di Dio. In Gesù erano inoltre concentrati due amori: quello di Dio e quello di figlio. Chiediamo la grazia di amare la Madonna con l'amore con cui l'amava il Bambino Gesù. Maria è a noi madre, maestra e regina.
1) Consideriamo la Madonna come madre. La Madonna è madre di Dio ed è ancor madre nostra in Gesù per la grazia dello Spirito Santo. A lei si deve amore. Ecco un mese, una novena, in cui dobbiamo manifestare a lei tutto il nostro affetto.
È sottinteso che si ami la Madonna in tutti i mesi dell'anno, ma nel mese di maggio il nostro cuore si dirige di più verso Maria, il nostro pensiero si rivolge con più frequenza a lei, la nostra lingua magnifica di più le sue virtù. Il nostro amore sia fatto di preghiera e di cuore. Cerchiamo in questi giorni di pensare sovente alla Madonna cercando di vivere nel modo con cui ella viveva e spendendo le nostre ore in modo da piacerle in tutto.
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2) Consideriamo la Madonna come maestra. Maria è la gran maestra della vita spirituale; nessuno raggiunse la sua grandezza. Maria è modello nella via della santità, è esempio di virtù, è maestra di virtù.
In questa novena cercheremo di imitare la Madonna in qualche virtù, specialmente in ciò che riguarda il proposito principale, ciascuna lo porti nella mente e nel cuore.
3) Consideriamo la Madonna come nostra regina. Maria è regina del cielo, regina degli angeli, degli arcangeli, dei troni, delle potestà, dei cherubini, dei serafini, ecc. Regina Angelorum! Ella è la regina dei profeti, degli apostoli, dei martiri, dei confessori, regina di tutti i santi; colla misericordia regna nel Purgatorio e colla sua bontà regna sulla terra. Ella ha un certo dominio sul cuore di Gesù. Nelle conversazioni non si nomini la Madonna se non con riverenza e rispetto; è bene che il suo nome ritorni sulle labbra frequentemente in segno di ossequio. Maria è la regina nostra. Obbediamo con amore a questa nostra madre, maestra e regina. E in che modo? Facendo volentieri le azioni della giornata in ossequio a lei.
Le cose ordinarie le piacciono assai; facciamole con l'intenzione di darle gusto; questo significa operare con Maria, in Maria e per Maria.
Venendo alla pratica:1938 a) Sceglieremo un ossequio da presentare ogni giorno alla Madonna; sia esso un ossequio di preghiera o di lettura spirituale o di opere, in modo che appena alzate al mattino possiamo subito pensare: quest'oggi voglio portare il mio fiore a Maria.
b) Sceglieremo una virtù con cui imitare la Madonna; suggerirei la puntualità agli orari, a ciò che è disposto. Questa virtù sebbene non sia straordinaria, tuttavia importa un continuo sforzo per adempiere dalla mattina alla sera la santa volontà di Dio. Non è piccolo quello che è fatto con grande amore.
c) Sceglieremo una grazia da chiedere alla Madonna. Direte: Io ho tante grazie da chiedere; come faccio a chiederne una sola? Si domanderà quella principale. Ma quale?
La grazia di farci sante? Sta bene anche quella, ma specialmente quella di farci santi con una piccola pratica tanto utile: l'esame di coscienza; essa è come radice e punto di partenza
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nel lavoro della nostra santificazione. L'esame di coscienza preventivo sia fatto al mattino, particolare a mezzogiorno, consultivo alla sera.
Chiediamo pure la grazia di farci santi. Oggi risuonino sulle nostre labbra le lodi di Maria. Sia la nostra vita un ossequio, un'immolazione, una lode a Maria. Siamo suoi figli: amiamola. Siamo suoi discepoli: obbediamola. Siamo suoi servi: serviamola su questa terra.
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* Meditazione stampata in un ottavo con la numerazione progressiva rispetto al precedente, pp. 17-18. Non è indicato l'autore, ma dal tono direttivo, sembra essere senz'altro del Primo Maestro. La data si ricava dal contesto: Roma 30 aprile 1937. La predica nello stampato è seguita dal ritiro: “La Santissima Vergine”, tenuto da altro autore.