Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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20. ABITO DELLE FIGLIE DI SAN PAOLO*

Il ritiro mensile di agosto è il Ritiro del Paradiso perché in agosto si celebra la festa della Madonna degli angeli, quella della Trasfigurazione e dell'Assunta. Io vi faccio però il Ritiro della terra, affinché veniamo poi a guadagnarci il Paradiso. Tutti siamo obbligati a lavorare per guadagnarci questo premio. E voi, che avete fatto? Ecco, vi siete date a Dio con l'offerta dei voti e prima ancora, con la vestizione.
Questa sera voglio parlarvi dell'abito che indossate, ossia del suo significato, del modo di portarlo.
Quando si consegna l'abito alla figlia che desidera abbracciare la vita religiosa si dice: Figlia, rivesti l'abito nero, fatto in memoria della pietà della beata Vergine Maria...1.
La Vestizione deve avere una preparazione solida perché non avvenga che una volta messo mano all'aratro, si volga indietro lo sguardo2. Adagio nel prendere risoluzioni, ma una volta prese, date prova di fermezza, di fedeltà.
Il vostro abito nero indica la morte al mondo. Il velo invece è una difesa: «galeam salutis»3. Non è difficile indossare l'abito nero materialmente, ma è difficile il portarlo bene.
Le suore hanno l'abito nero per tre motivi specialmente:
1) Per indicare che vi è una divisione tra loro ed il mondo. La donna è facilmente soggetta ai capricci della fantasia; ma vedete la Chiesa come è sapiente, impone un vestito uguale per tutte. L'abito santo deve chiudere ogni via alla vanità. Ed il merito è solo nel ricercare gli abiti più miseri, rattoppati, ma
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puliti. Per questo però non basta l'abito: il cuore deve essere sbarazzato da ogni affetto vano, deve compenetrarsi di ambizioni sante, di cielo.
Ogni qualvolta vi vestite, pensate: devo mortificare la mia carne, i miei sensi, la mia vanità.
E sta bene ripetere la preghiera del Rituale: «Indue me, Domine, novum hominem qui secundum Deum creatus est, in iustitia et sanctitate veritatis»4.
Alcune figlie vestono l'abito religioso proprio per vanità: questo bisogna escluderlo assolutamente. Ma non si deve indossare neppure con paura, rispetto umano. Domandate sempre al Signore la grazia di portarlo bene.
2) L'abito nero indica il lutto della Vergine santissima dopo la condanna di Gesù a morte.
Ella, sempre modestamente vestita e velata, era l'edificazione di tutti. Siate figlie di Maria. Imitatela, piangendo i peccati pubblici della stampa cattiva che va contro Gesù Verità. Fate un santo lutto, accompagnando Maria al Calvario, al sepolcro di Gesù. Non può godere la sposa quando lo sposo è maltrattato; non potete godere voi mentre Gesù è così vilmente trattato.
Siate liete, sì, ma di una letizia non completa, quale aveva la Vergine dal momento che udì la profezia di Simeone fino al termine di sua vita.
3) L'abito nero deve indicare riservatezza, castigatezza. Vestite come vestiva la Madonna, perché la riservatezza ed il sacro pudore sono custodi dell'innocenza.
Riservatezza e castigatezza quando si è con persone un po' pericolose. Certe frasi disdicono all'abito religioso. Anche nelle cose spirituali siate riservate: non tante espressioni ascetiche, sentimentali, perché oltre il cuore bisogna dare a Dio la testa.
Riservatezza e castigatezza sempre con le persone d'altro sesso! "Ma è un santo!". Appunto perché si conservi tale, dovete astenervi da quanto minaccia la santità.
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Riservatezza nel vestirsi, svestirsi, nel trattare, nel camminare, nello star sedute, nel parlare, in tutto.
Siate suore decorose nei trams, sui treni; non arrischiatevi in certi pensieri e fantasie pericolose; non vogliate contar di tutto, contarle fino al limite del possibile.
Ricordo sempre quanto appresi da una lettura di refettorio nei miei primi Esercizi in Seminario: una suora non si era mai vista i piedi. Io fissai meravigliato lo sguardo sul lettore, che ho ancora presente nella memoria.
Non dico di essere scrupolose, ma riservate sì, come le sante, come la Madonna: ecco tutto.
Quelle conversazioni lunghe, quell'aver sempre da dire... non va bene.
Riservatezza totale: occhi, cuore, fantasia, udito, lingua!... Se sarete riservate, sarete prudenti.
Eva è la donna non riservata; Maria la Donna riservatissima: imitiamola.
Vogliamo essere angeli in Paradiso di cui Maria è Regina? Siamo ora angeli in terra.
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* Meditazione stampata in CI, 8[1937]2-3. La Circolare Interna così introduce il testo: «Denominiamo così l'istruzione del ritiro di agosto; istruzione che non ebbe compimento nelle susseguenti per indisposizione del Primo Maestro. Frugando nella memoria con l'aiuto di piccoli sunti, la riportiamo sommariamente». La data si ricava dal testo: agosto 1937.

1 Cf Cerimoniale per la Vestizione, ammissione al Noviziato e professione religiosa nella Pia Società Figlie di S. Paolo, Alba 1934, p. 10.

2 Cf Lc 9,62.

3 Ef 6,17: «Elmo della salvezza».

4 «Signore, rivestimi del nuovo uomo creato secondo Dio nella giustizia e santità della verità». Preghiera mutuata dalla formula del Cerimoniale FSP che la suora recitava ogni mattina vestendo l'abito religioso, il cingolo e il velo (cf ArSt FSP).