Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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13. LA PRUDENZA*

Con i propositi dei santi spirituali Esercizi avete offerto i fiori, fate che essi diventino in seguito tutti frutti. Imitate la santa Madonna: i suoi fiori sono stati frutti squisiti e copiosi.
Dopo la sosta in cui avete pensato più intimamente a voi, alla vostra santificazione, riprenderete le vostre consuete occupazioni.
Della propaganda in modo speciale desidero intrattenervi; fatica del vostro apostolato, vostro lavoro di un anno.
Siate furbe, santamente furbe. S. Paolo diceva: «Io furbo vi ho presi, come si doveva, non per tenervi per me, ma per darvi al Signore»1. Parlo di quella furberia che è virtù di prudenza e propria dei santi. Se parlava ai montanari della Tracia, dell'Asia, parlava con termini molto semplici, traeva esempi dalla loro vita quotidiana, da fatti della natura; se parlava invece all'Areopago di Atene, ai dotti, ai sapienti, portava gli esempi, i versi dei loro scrittori, filosofi, poeti2. Così giungeva all'anima di tutti.
Siate prudenti, furbe nel fare il bene. Oggi, giorno grande per la Chiesa che segna la prima espansione con la discesa dello Spirito Santo, chiedete questa grazia. Il Divin Paraclito scenda su di voi con l'abbondanza dei suoi doni. Fatevi furbe, cioè anzitutto guadagnatevi un gran Paradiso. La vita passa rapida. Prima che giunga la sera le furbe avranno colto molte occasioni per tesoreggiare pel cielo, avranno guadagnato molto.
S. Paolo non si lasciava accalappiare: sapeva a tempo opportuno portare le ragioni e magari appellarsi a Cesare e giungere alla meta dei suoi desideri.
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Questo mondo ha bisogno di essere salvato; è ingannato da tutti. Ma voi non dovete ingannare, voi dovete salvare per salvarvi.
Siate prudenti, parche nelle parole, rispondete poco, e solo ciò che riguarda la vostra propaganda, raccomandate libri; nelle famiglie non chiedete mai nulla dei loro interessi. Fermatevi lo stretto necessario, perché possiate dire di aver fatto il vostro dovere, di avere con prudenza portato un soffio di bene in ogni luogo dove siete entrate.
Edificate col vostro contegno raccolto, rispettoso. Se vi comportate in questo modo vi attirate copiose le benedizioni di Dio e la vostra opera sarà feconda di bene per le anime e per la Congregazione.
In questi giorni vi siete purificate bene e avete scosso da voi molta polvere che vi giunge dal contatto con tante persone. Vigilate, siate come le vergini prudenti perché mai vi abbiano a succedere inconvenienti.
Soprattutto siate gelose della custodia del vostro spirito, dello spirito della Congregazione. Siate fedeli alle pratiche di pietà nostre e anche a seguire la direzione di Casa Madre. Nell'unità di direzione troverete più aiuto a progredire nel vostro perfezionamento.
Si sta molto parlando della intronizzazione del Sacro Cuore di Gesù nelle famiglie: Voi stabilite in ogni casa anche il Vangelo3. Gesù sia in ogni famiglia, a lui ricorrano per luce, aiuto, consiglio, guida i membri.
Raccomandate perché il capo famiglia ogni giorno legga, spieghi un brano di Vangelo. Ecco lo scopo dell'Evangeliario festivo4: rendere più facile la comprensione dei brani evangelici che la Chiesa sottopone ogni domenica alla nostra considerazione.
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Raccomando in modo particolare l'Opera del Catechismo, delle Biblioteche.
Sono poche le parrocchie che non visitate mai. Vedete in ognuna di che abbisognano. Rivolgetevi al parroco, cercate di ottenere che sia lui stesso a diffondere le opere, a raccomandarle dal pulpito, così le vostre visite saranno efficaci, salutari.
Come dovete parlare e quanto intrattenervi?
Se vengono nelle librerie, attente allora a saper discorrere con senno. Cercate di conoscere bene le iniziative che avete; sappiate raccomandarle con opportunità. Accade anche questo caso: entra in libreria un parroco o un dirigente dell'Azione Cattolica, e la suora tace, mentre è importante che ella parli, spieghi l'Opera delle Biblioteche, del Vangelo, del Catechismo; è ora di parlare. S. Paolo non taceva. Voi non contraddite, non assalite, ma esponete.
Dice Gesù: «Il mio regno è simile al contadino che va a seminare, e poi torna a casa; non si cura più del campo, passano i mesi, attende ad altri lavori; intanto il grano cresce, metterà la spiga e verrà a maturazione, ed egli andrà a raccogliere i frutti della sua fatica»5.
Qualche volta voi seminate ed altri raccolgono. Non spaventatevi.
Studiate bene le opere, guardate i cataloghi; se non conoscete i vostri libri, come potete raccomandarli? Fate con modestia, ma con zelo. Se non spiegassimo che il Paradiso è bello, nessuno tenderebbe a guadagnarselo.
Vorrei che le Figlie di San Paolo fossero le suore più raccolte, ma in pari tempo attente, intelligenti, sveglie.
Se nella scuola le maestre non sorvegliassero la scolaresca, che succederebbe? Attente poi a conservare il vostro spirito. Conservate il vostro raccoglimento nella libreria: quella, dopo le pratiche di pietà, deve concentrare tutto il vostro pensiero, tutta la vostra attività. È il vostro apostolato.
Una maestra nella scuola attende a molte occupazioni: spiega, osserva, corregge, svolge le varie materie d'insegnamento,
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fa molte cose le quali convergono tutte ad un unico fine: quello di istruire i suoi allievi.
E voi accudite a tutte le cose del vostro apostolato.
Leggete l'Apostolato stampa6.
Siate del vostro spirito. Non discutete se questa sia o no la vostra strada, è discussione che non ingenera che distrazione e non vi lascia pensare al vostro ufficio.
Leggete l'Eco di Casa Madre7 che vi fa vivere la vita vera, corrispondente allo spirito al quale siete state formate. Leggete il bollettino Unione Cooperatori8.
La vostra distrazione è più facile che avvenga dove avete maggior facilità a raccogliervi. Vi ripeto: siate paoline, siate degne Figlie di San Paolo!
Se state nel vostro spirito lo amerete di più e lo zelerete. Fate opera catechistica.
Fate una novena recitando le tre giaculatorie della9 Congregazione e leggendo un tratto del Vangelo, poi baciatelo perché abbiate a imparare ad attendere bene al vostro apostolato.
Questo vi raccoglierà certamente di più. Il vostro raccoglimento sta nel meditare il vostro apostolato.
Ricordate: le vostre librerie devono diventare centro di cultura, sorgente di diffusione di santità, come templi di santificazione vostra e del mondo10.
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* Predica stampata in EC, 6[1934]4. In EC il titolo è: “Chiusura degli Esercizi”. L'autore è indicato: “Sig. Primo Maestro”. I curatori dei dattiloscritti successivi hanno messo come titolo: “La prudenza”. La cronaca dice: “Gli Esercizi cominciarono il 12 maggio” (cf EC, 6[1934]2). La data si ricava dal riferimento alla Pentecoste, che in quell'anno ricorreva il 20 maggio.

1 Cf 2Cor 12,16.

2 Cf At 17,28.

3 Importante questa sottolineatura del Fondatore: il Vangelo abbia in ogni famiglia un posto di onore.

4 Evangeliario festivo, Alba-Roma, 1933. Volume preparato dai chierici della SSP sotto la guida del Primo Maestro; è una spiegazione completa del Vangelo della domenica secondo il metodo di Gesù Via, Verità e Vita. “Utile per sacerdoti, catechisti, famiglie. Anche per noi” (cf EC, 2[1934]4).

5 Cf Mc 4,26-29.

6 Sac. Alberione G., S.S.P., Apostolato Stampa, Pia Società San Paolo, Alba [1933].

7 Eco di Casa Madre, Bollettino interno, mensile delle FSP, iniziato nel gennaio 1934. In seguito modifica il titolo in: Circolare Interna, Vita Nostra, Regina degli Apostoli, Regina Apostolorum.

8 Unione Cooperatori Apostolato Stampa, periodico mensile, iniziato nel 1918 ad Alba, sotto la direzione di Don Alberione. Nel corso degli anni il titolo venne modificato in: Unione Cooperatori Buona Stampa, Il Cooperatore Paolino. Riporta articoli formativi, iniziative e attività della FP, cronache, forme di cooperazione e, nei primi tempi, specialmente la parola del Fondatore.

9 Originale: in.

10 Sono gli anni in cui il Fondatore ritorna sovente sull'identità delle librerie che si stanno aprendo un po' ovunque (cf CVV 28, 34, ecc.).