Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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JMJP.

G.D.P.H.

8. SAPIENS ARCHITECTUS

«Dei aedificatio estis... ut sapiens architectus fundamentum posui: alius autem super[a]edificat» (1Cor. III, 9)22[.]
a) Scelse e sfruttò bene il terreno. Corinto, città cor[r]ottissima, diede bei frutti: poiché il cristianesimo è vita, operante, trasformante, unitiva: dove dominava Afrodite23 pullularono le prime vergini. Molti i cristiani, e molto ferventi; delizia dell'Apostolo. S. Paolo mirava alle masse.
Siamo coltivatori di tutti, non di una piccola frazione, o di qualche anima privilegiata, di qualche giovanetto simpatico.
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b) Scelse bene i materiali da costruzione:
./ Le grandi verità dogmatiche[.]
../ Espose con ordine, passando dal semplice al difficile, dal noto all'ignoto.
.../ Stabilì bene il motivo di credibilità, che è la Divina Autorità; non le convinzioni e la ragione.
..../ Quindi inculcò la vita cristiana vera:
per l'individuo
per la famiglia
per la società.
«Nunc manent fides. spes, caritas: maior autem horum est caritas» [1Cor. 13,13][.]
Il pensiero del giudizio e dell'eternità sono dominanti.
La pietà è ben intesa: parte dei doveri verso Dio e mezzo per la vita cristiana in famiglia, nella società, in privato. Cioè:
«Prompta voluntas se tradendi ad omnia, quae pertinent ad Dei famulatum».
La religione non é Egocentrica: «benessere terreno».
[La religione]24 è Teocentrica: «sia fatta la vostra volontà»[.]
«Propter quod non deficimus: sed licet is, qui foris est, noster homo corrumpatur; tamen is, qui intus est. renovatur de die in diem. Id enim quod in praesenti est momentaneum et leve tribulationis nostrae, supra modum in sublimitate aeternum gloriae pondus operatur in nobis. Non contemplantibus nobis quae videntur, sed quae non videntur. Quae enim videntur temporalia sunt; quae non videntur aeterna sunt. Scimus enim quoniam si terrestris domus nostra huius habitationis dissolvatur, quod aedificationem ex Deo habemus, domum non manufactam, aeternam in coelis» (2Cor. IV, 14)25[.]
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c) S. Paolo ha stile unitario: la legge antica ha finito il suo ufficio; la nuova perfeziona, eleva l'individuo e la società; la Chiesa è il Cristo che continua l'opera sino al termine dei secoli; non abbandonare ciò che è naturale tra i doveri individuali e sociali, ma adempierli con spirito nuovo. Guidare le anime e la comunità con i vecchi principii, megli[o] conosciuti, sentiti, vissuti: sopraedificare! Dal catecumeno al cristiano perfetto.
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A G[esù] Maestro

Signore Gesù, se non ho sempre detto quello che piaceva a Voi, distruggete e riparate. Io non ho coscienza di aver errato; ma voi vedete tutto, e siete il Riparatore.
Mi dolgo piuttosto di non aver spiegato più chiaro, con dolce fermezza, precedendo con l'esempio. Voi siete Via, Verità, Vita: lo senta io meglio, per meglio farlo sentire. Non molte spiritualità, ma quella che Voi avete manifestata.
Che tutti vi seguiamo o Gesù-Verità, venerando e studiando i dogmi!
Che tutti vi seguiamo o Gesù-Via, venerando e praticando i vostri precetti, esempi, consigli!
Che tutti vi seguiamo e viviamo o Gesù - Vita, praticando l'unione con Voi! che siamo i tralci viventi di Voi - Vite: innestati in Voi per i Sacramenti, i sacramentali e l'orazione.
Sarò così un costruttore di me stesso; ed un costruttore delle anime nelle quali volete vivere: «Io in voi, voi in me».
Rosario, miserere.
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22 La citazione scritturistica e incompleta perché manca del versetto seguente che costituisce la parte maggiore della citazione. Nella forma completa: (1Cor III, 9-10).

23 Divinità pagana che aveva un tempio a Corinto con un gran numero di sacerdotesse.

24 Qui il soggetto (la religione) è indicato solamente con le virgolette di riferimento.

25 La citazione della 2 Cor IV,14 è approssimativa. La citazione completa è: 2 Cor 4, 16-18; 5,1. Inoltre. l'A. citando il passo paolino scrive terrena anzichè terrestris.