Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Sedicesimo giorno. - San Paolo apostolo della Buona Stampa.

1. Cinque sono i principali apostolati: della preghiera, della stampa, dell'esempio, della parola, delle opere. Consideriamo dapprima quello della stampa. Essa è oggi divenuta la prima potenza del mondo: tanto che si può dire che chi possedesse la direzione della stampa possederrebbe la direzione del mondo. Giacchè essa esalta, dapprima, edifica e distrugge, seduce e trascina: come vuole, quando vuole, per le vie che vuole. Nulla può sottrarsi al suo dominio: né eserciti, né le masse scompigliate; né i re, né i sudditi; né i governi, né i popoli; né religiosità dei popoli, né la loro moralità; né la civiltà né la barbarie; né la vita economica, né quella sociale, né quella politica; né gli individui né le società. Ella è il punto d'appoggio85 con cui è possibile sollevare il mondo morale, politico, sociale, religioso, militare, e artistico, commerciale, giuridico, ecc.
Non si ingannerebbe, ha scritto Leone XIII, chi volesse attribuire alla stampa cattiva tutto il male della società di oggi.
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2. La stampa non ebbe in tutti i tempi l'importanza di oggi: perché non sempre ebbe la rapidità e perfezione attuale. Tuttavia ne ebbe tanta anche ai tempi di San Paolo e quanto ebbe allora di potere tanto vi diede di importanza l'Apostolo. Allore il libro più diffuso era la Sacra Scrittura: e San Paolo almeno 37 volte fra Atti e Lettere86 invita i fedeli ed in modo particolare gli ebrei a leggerla. - Nel disputare nelle sinagoghe e nella sua Lettera agli Ebrei ad ogni istante egli riporta e commenta le divine Scritture. Il Concilio degli Apostoli, tenutosi a Gerusalemme, compose e volle spedire una lettera, diremmo oggi una enciclica o circolare a tutti i fedeli: San Paolo la portò nelle varie Chiese e la lesse ai fedeli, felice di fare, diremmo oggi, l'ufficiale di posta.
Scrisse 14 Lettere che sono, dice San Giov.Crisostomo, il vangelo risuscitato: un numero quasi infinito di edizioni di lettori ebbero, hanno, avranno: fino al termine dei secoli: e sarà sempre San Paolo che eserciterà questo Apostolato della stampa in tutti i tempi.
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3. Mons. Ketteler scrisse che se San Paolo tornasse al mondo si farebbe giornalista: e certo si è che si apprenderebbe al mezzo migliore per far del bene: e questo oggi è la stampa. Ma noi quanta comodità abbiamo di esercitare questo apostolato! Si può scrivere, si può comporre, si può stampare, si può diffondere, si può far leggere, si possono togliere di mano giornali e libri pericolosi.
Che cosa è possibile a noi? nelle nostre circostanze speciali di vita? Importa di far bene, quanto si può tutto quello che si può. Vi è chi dà offerte, vi è chi si spoglia del suo patrimonio, vi è chi fa dei sacrifici, vi è chi lavora con tutto il fervore del suo spirito, vi è chi consuma la sua vita per la buona stampa. E noi che facciamo? e come facciamo?
Coraggio: se son tanto zelanti i cattivi per la loro stampa; che non dovremmo fare noi per la buona? - Coraggio: vi saranno molti sacrifici a fare, ma il premio sarà pure grande, anzi grandissimo, in cielo.
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4. Esempio. Ad Efeso l'Apostolo Paolo aveva raccolta buona messe di anime. I neoconvertiti privi di zelo venivano a Paolo confessando i loro peccati e con serietà di propositi.
L'Apostolo si accorse che una delle occasioni più pericolose per essi erano i libri cattivi molto diffusi. San Paolo li invitò a portarli tutti su una pubblica piazza: se ne fece una grande catasta, cui si appiccò il fuoco.
Il venderli sarebbe stato un esporre altri al pericolo di rovina spirituale. Il valore dei libri bruciati era molto considerevole: alcuni dicono che dalle indicazioni che ci forniscono gli atti degli apostoli possiamo credere che essi potessero valere circa centomila franchi87.
Certamente doveva essere stato molto infocato e persuasivo il discorso di San Paolo contro la stampa cattiva! E pensare che oggi ogni predicatore col suo dire non riesce ad allontanare il popolo dalla lettura dei giornali pericolosi.
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85 Nel ms.: d'apoggio.

86 Nel ms.: sia qui che subito dopo e in altri passi, l'Autore scrive atti e lettere ed ebrei (in minuscolo).

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