Diciasettesimo giorno - San Paolo Apostolo coll'esempio.
1. L'efficacia dell'apostolato dell'esempio è ben poco considerato: eppure l'esempio ha un gran valore. Chi infatti può sottrarsi alla sua influenza? - San Paolo almeno 21 volte nelle sue Lettere ci ammonisce di dare esempi buoni, di guardarci dal presentare altrui esempi cattivi: Fate il bene non soltanto innanzi a Dio, ma anche innanzi agli uomini, affinchè possiamo essere il buon odore di Gesù Cristo: giacché la vostra buona condotta provoca molti al bene. La vostra modestia sia nota a tutti gli uomini. Siate senza lamenti e semplici figli di Dio, non meritatevi alcun rimprovero in mezzo a questo mondo guasto: innanzi al quale dovrete risplendere come lumi colla parola non della lingua ma della vita, a gloria di Gesù Cristo. Ed ai Corinti: badate che la vostra vita non presenti occasione di scandalo, per non aver sulla coscienza la rovina di anime. - Precisamente quello che aveva detto Gesù Cristo: Guai a chi scandalizzerà un innocente bambino.
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2. L'Apostolo però non si contentava di raccomandare l'apostolato dell'esempio. Egli stesso e più di tutti lo praticava: Non vogliamo dare scandalo alcuno perché non cada in disprezzo il nostro ministero: non è peccato che io mi cibi di certe vivande (una volta proibite al popolo ebreo), ma se alcuni si scandalizzassero di veder ciò io non ne mangerò in eterno. - Nella Troade San Paolo incontrò un suo cugino di nome Luca. Era egli un medico di Antiochia, di grande ingegno e scrittore elegante. Da quando vide San Paolo, tutto zelo e ardore, egli mutò interamente vita. Divenne simile a lui nel fervore e nello zelo: con lui predicò, istruì le popolazioni, con lui si espose agli insulti e calunnie, con lui sopportò battiture e persecuzioni. Quando si sentiva estenuato e stanco egli guardava a Paolo e si riaccendeva in lui lo spirito di sacrificio e l'amore alle anime. Scrisse il Vangelo che è detto appunto di San Luca e sono pure suoi gli atti degli Apostoli. L'esempio di San Paolo era stato così efficace sull'animo suo, che credette utile proporre San Paolo anche a modello degli altri e così le notizie più particolari che noi abbiamo dell'Apostolo ci sono fornite da San Luca.
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3. Risplenda la vostra luce, aveva detto Gesù Cristo, innanzi al mondo perché vedano le vostre opere buone e diano gloria all'Eterno Padre. Questo in generale: ma San Paolo più particolarmente88 ci dice anche in che cosa dobbiamo dare il buon esempio: La vostra modestia sia nota a tutti: astenetevi anche dalle parvenze di male; ed a Tito: renditi esempio buono ai fedeli nel parlare, nell'insegnare bene, nell'integrità della vita, nella gravità del tratto, nel dir sempre e soltanto cose sante. A Timoteo poi scriveva: anche nella castità sii di buon esempio, come pure nella carità e nella fede.
Quanto bene potremmo spandere attorno a noi se avessimo sempre la vera delicatezza in ogni cosa. I primi fedeli erano insegnati89 a dito: Ecco come vivono i cristiani, si diceva. Possiamo noi dire: ognuno che mi vede può ricavare da me edificazione? Colla mia vita predico il bene?
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4. Quale sarà la vera ragione di questi fatti che leggiamo nella vita di San Paolo? Egli era andato a Damasco per prendere i cristiani e legarli e convertitosi incominciò là appunto la sua predicazione? Risposta si è: che egli voleva riparare lo scandalo.
A Gerusalemme era stato fra i più ardenti persecutori della Chiesa: ebbene appunto là egli si recò ripetutamente e con ogni insistenza a predicare. Perché? Il perché lo disse egli stesso: sperando che l'esempio della sua conversione potesse influire su i suoi connazionali.
Allorché parlava nelle sinagoghe spesso portava il suo esempio, narrava la sua conversione e conchiudeva incitando gli Ebrei a seguire il suo esempio. E l'esempio suo era assai efficace e molti incoraggiati lo seguivano.
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88 “più particolarmente”: aggiunto successivamente nel ms.
89 Nel senso di: segnati.