Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

IL GIUDIZIO UNIVERSALE

XXIII
IL GIUDIZIO UNIVERSALE


Il giudizio particolare ha lo scopo di assegnare ad ogni anima il premio o il castigo meritato.
Il giudizio universale ha i seguenti fini: dare gloria a Dio, mostrandone la Provvidenza nel governo del mondo; dare gloria a Gesù Cristo facendone conoscere il potere, la santità, la sapienza anche innanzi ai suoi nemici; dare gloria ai santi per le loro opere buone; umiliare i cattivi, i demoni, le nazioni ribelli a Dio ed al Suo Cristo.

1. Dio grande. - Or mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si appressarono i suoi discepoli, per fargli osservare le fabbriche del tempio. Ma egli disse loro: Vedete voi tutte queste cose? In verità vi dico: non resterà qui pietra sopra pietra che non sia diroccata. E mentre Egli sedeva sul monte degli Ulivi, gli si accostarono i discepoli in disparte, e gli dissero: Spiegaci, quando avverranno queste cose? E quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo?
E Gesù rispose loro: Badate che nessuno vi seduca, ché molti verranno in nome mio a dire: io sono il Cristo; e sedurranno molti. Allora sentirete parlare di guerre. Guardate di non turbarvi: bisogna che ciò avvenga; ma non è ancora la fine. Che si
~
solleverà popolo contro popolo, e regno contro regno, e vi saranno pestilenze, carestie e terremoti in vari luoghi. Ma tutte queste cose non sono che il principio dei dolori. Allora vi getteranno in tribolazione e vi uccideranno, e sarete odiati da tutte le nazioni per il mio nome. E allora molti si scandalizzeranno e si tradiranno e si odieranno a vicenda. E usciranno fuori tanti falsi profeti che sedurranno molti. Ma chi avrà perseverato fino alla fine, questi sarà salvo» (Mt 24,1-13).
In principio il Signore creò il cielo e la terra e tutto quello che in essi si contiene (Genesi 1).
Creò il sole, la luna, le stelle e ordinò tutti gli astri secondo la Sua sapienza; creò gli animali e le piante; divise le acque dalla terra asciutta; stabilì il succedersi delle notti, delle stagioni, degli anni, delle epoche. Dio domina gli avvenimenti della storia; costituisce e abbatte gli imperi; governa tutte le creature con provvidenza amorosa.
Dio Padre adornò Adamo della grazia e di mirabili prerogative; il Figlio redense il mondo con la Sua morte di Croce; lo Spirito Santo anima la Chiesa, La fortifica contro i tiranni e La guida alla salvezza degli uomini. Questo nostro Dio è il vero, onnipotente, buon Signore. Dio fa quanto vuole in cielo ed in terra. Sotto il Suo potere si oscurerà il sole e sarà avvolto in fittissime tenebre; si eclisserà la luna, e sarà come cosparsa di nero sangue; si sconvolgerà l'universo e cadranno le stelle del cielo; tremerà il mare, e uscirà dai suoi confini; si aprirà la terra e mostrerà profonde voragini; spaventosi terremoti scuoteranno i monti e le cose, mentre guerre, discordie, pestilenze desoleranno la terra.
E tutto questo succederà come all'improvviso: quando sarà piena la misura del bene e piena la
~
misura del male innanzi a Dio. Avverrà cioè, quando il mondo meno se l'aspetterà; avverrà quando il mondo si abbandonerà di più al peccato; avverrà quando non vi sarà più tempo per l'emendazione.
Dio è padrone degli elementi: il fuoco, la grandine, l'acqua, il fulmine, gli obbediscono. Perciò pioverà dal cielo un fuoco divoratore che incendierà uomini e animali, distese e piante, fortezze e palazzi.
Se il mondo tutto si commuoverà e verrà terrorizzato dallo spavento, che cosa avverrà dei peccatori che comprenderanno essere venuto il giorno della vendetta?
Onoriamo l'Onnipotenza di Dio, che gli Angeli adorano. Siamo m questo momento alla Sua presenza: domandiamo sinceramente perdono dei nostri peccati, tuttavia confidiamo poiché Dio manifesta la Sua potenza, in primo luogo, aspettando e perdonando il peccatore.
Canto del Salmo l e coroncina.

SALMO 1

Beatus vir, qui non abiit in consilio impiorum, et in via peccatorum non stetit, et in cathedra pestilentiae non sedit:
Sed in lege Domini voluntas eius et in lege eius meditabitur die ac nocte.
Et erit tamquam lignum, quod plantatum est secus decursus aquarum, quod fructum suum dabit in tempore suo;
Et folium eius non defluet: et omnia quaecumque faciet prosperabuntur.
Non sic impii, non sic: sed tamquam pulvis, quem proicit ventus a facie terrae.
Ideo non resurgent impii in judicio: neque peccatores in concilio justorum.
Quoniam novit Dominus viam justorum: et iter impiorum peribit.
Gloria Patri, etc.
~
CORONCINA AL SACRO CUORE
(Seguito)

5. O Gesù, Maestro Divino, ringrazio e benedico il vostro santissimo Cuore per l'istituzione dello Stato Religioso. Come in cielo, così in terra, sono molte le mansioni. Avete scelto i figli della vostra predilezione, li avete chiamati alla perfezione evangelica; vi siete fatto loro esempio, loro aiuto, loro premio. Moltiplicate, o Cuore Divino, le vocazioni religiose; sostenetele nella fedele osservanza dei consigli evangelici; siano le aiuole più profumate della Chiesa; siano le anime che vi consolano, che pregano, che zelano il vostro onore in ogni apostolato.

Tre Gloria Patri. Dolce Cuor...

6. O Gesù, Maestro Divino, ringrazio e benedico il vostro Cuore pietosissimo per averci donato Maria SS. come Madre, Maestra e Regina. Dalla Croce voi ci avete posti tutti nelle sue mani; le avete dato un gran cuore, una grande sapienza, un grande potere. Che l'umanità intera la conosca, l'ami, la preghi. Che tutti si lascino da lei condurre a voi, Salvatore degli uomini! Io mi metto nelle sue mani, come vi siete messo voi, con questa Madre adesso, nell'ora della mia morte, nell'eternità.

Tre Gloria Patri. Dolce Cuor...

2. Dio è Buono. - E sarà predicato questo vangelo del regno in tutto il mondo, per testimonianza a tutte le nazioni, e allora verrà la fine.
Quando dunque vedrete l'abominazione della desolazione predetta dal profeta Daniele, posta nel luogo santo - chi legge vi ponga mente -, allora chi sarà in Giudea fugga ai monti, chi sulla terrazza non scenda a prendere qualche cosa di casa sua, e chi è nel campo non torni a prendersi la veste. E guai alle donne gravide e allattanti in quei giorni. Pregate elle
~
la vostra fuga non debba venire d'inverno o di sabato; perché allora la tribolazione sarà grande, quale non fu dal principio del mondo fino ad ora, né mai sarà. E se non fossero abbreviati quei giorni, non scamperebbe anima viva; ma saranno accorciati in grazia degli eletti.
Allora se uno vi dirà: Ecco qui, ecco là il Cristo, non date retta, perché sorgeranno dei falsi Cristi e dei falsi profeti che faranno miracoli grandi e prodigi da sedurre se fosse possibile, anche gli eletti. Ecco, ve l'ho predetto. Se dunque vi diranno: ecco, è nell'interno della casa, non date retta, perché come il lampo esce da levante e guizza fino a ponente, così pur sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Dovunque sarà il corpo, quivi si raduneranno le aquile.
Or subito dopo la tribolazione di quei giorni, s'oscurerà il sole, la luna non darà più la sua luce, e cadranno le stelle dal cielo, e le potenze dei cieli tremeranno. Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo, e piangeranno tutte le nazioni della terra; e vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e gloria. E manderà i suoi Angeli che a gran voce di trombe raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un'estremità all'altra dei cieli. Dal fico imparate la similitudine. Quando il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, sapete vicina l'estate. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose sappiate che egli è alle porte. In verità in verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto ciò avvenga. Il cielo e la terra passeranno; ma le mie parole non passeranno
» (Mt 24,14-36).
La bontà di Dio è infinita. Cantano la misericordia di Dio il cielo e la terra; la canteranno i giusti per tutta la eternità...
Questo nostro corpo fu tratto dalla terra; per
~
causa del peccato sarà umiliato nella terra, dove la morte compirà su di esso uno sfacelo completo. Ma questa nostra carne fu glorificata in Gesù Cristo. Il Figlio di Dio, infatti, si vestì di essa: «Verbum caro factum est». E nella carne fu contemplato al Presepio, a Nazaret, a Cafarnao; nella carne istituì il SS. Sacramento dell'Eucarestia; soffrì dolori e umiliazioni e redense gli uomini, spargendo il Suo Sangue.
Nella carne Egli uscì dal sepolcro, fu toccato dagli Apostoli, ascese al cielo dove siede alla destra di Dio Padre; di là, nella carne, ritornerà una seconda volta per giudicare gli uomini.
In Gesù Cristo la nostra carne è nobilitata; è divenuta strumento di merito, è glorificata ed introdotta in cielo. Per la Santa Comunione Gesù ci incorpora a sé, ci fa sue membra. La risurrezione, la gloria di Gesù Cristo è immagine della gloria che attende il nostro corpo. «Si compatimur et conglorificemur»: se con Lui soffriamo, con Lui saremo glorificati1.
«Pensate - dice S. Giovanni Crisostomo - allo splendore di S. Paolo e S. Pietro quando quei gloriosi corpi usciranno dai loro sepolcri, vittoriosi sul mondo, sui tiranni, sulla morte!»
Sia lode a Gesù Cristo che volle i fratelli da Lui redenti compagni della sua gloria, del suo trionfo nel gran giorno.
Io medito: Dovrò risorgere in quel luogo ove sarà stato sepolto il mio corpo. L'anima mia verrà richiamata dall'eternità per riunirsi ad esso. E d'allora il mio corpo diverrà immortale con l'anima.
Già suona potente al mio orecchio il suono della tromba finale: «Sorgete, o morti, venite al giudizio».
~
Benedetta la penitenza di un S. Luigi, di un S. Pietro d'Alcantara, di un S. Curato d'Ars!
Benedette le fatiche di un S. Francesco Saverio, di un Sant'Alfonso de' Liguori, di un San Pietro Canisio.
Benedetti i sassi che soffrì S. Stefano, le fiamme d'i S. Lorenzo, le belve, le spade, i roghi, gli aculei, il carcere di mille martiri... Il Paradiso premierà e coronerà tutti.
Canto del Salmo 2 e coroncina.

SALMO 2

Quare fremuerunt gentes, et populi meditati sunt inania?
Adstiterunt reges terrae, et principes convenerunt in unum, adversus Dominum, et adversus Christum eius.
Dirumpamus vincula eorum: et projiciamus a nobis jugum ipsorum.
Qui habitat in coelis irridebit eos; et Dominus subsannabit eos.
Tunc loquetur ad eos in ira sua: et in furore suo conturbabit eos.
Ego autem constitutus sum rex ab eo super Sion montem sanctum eius: praedicans praeceptum eius.
Dominus dixit ad me: Filius meus es tu, ego hodie genui te.
Postula a me, et dabo tibi gentes hereditatem tuam et possessionem tuam terminos terrae.
Reges eos in virga ferrea, et tamquam vas figuli confringes eos.
Et nunc reges intelligite: erudimini qui judicatis terram.
Servite Domino in timore: et exsultate ei cum tremore.
Apprehendite disciplinam, nequando irascatur Dominus et pereatis de via justa.
Cum exarserit in brevi ira eius, beati omnes, qui confidunt in eo.
Gloria Patri, etc.
~
CORONCINA AL SACRO CUORE
(Seguito)

7. O Gesù, Maestro Divino, ringrazio e benedico il vostro Cuore mitissimo, che vi spinse a dare la vita per me. Il vostro sangue, le vostre piaghe, i flagelli, le spine, la croce, il vostro capo inclinato parlano al mio cuore: nessuno ama più di colui che dà la vita per l'amato. Il Pastore è morto per dare la vita alle pecorelle. Anch'io voglio spendere la mia vita per voi; fate che voi sempre, in tutto, ovunque possiate disporre di me secondo la vostra maggior gloria e sempre io ripeta: «Sia fatta la vostra volontà». Infiammate il mio cuore di santo amore per le anime, affinché le ami fino al più grande sacrificio.

Tre Gloria Patri. Dolce Cuor...

Volgiamoci a Maria, consacriamoci a Lei, e confidando nel materno Suo Cuore, diciamoLe:
Per gli alti pregi del vostro Cuore dolcissimo, impetratemi, o gran Madre di Dio e Madre mia Maria, vera e stabile devozione al Sacro Cuore di Gesù vostro Figliuolo onde io in esso racchiuso coi miei pensieri ed affetti adempia tutti i miei doveri e con alacrità di cuore serva sempre, ma specialmente in questo giorno, a Gesù.

V) Cor Jesu, flagrans amore nostri.
R) Inflamma cor nostrum amore tui.

OREMUS
Illo nos igne, quaesumus Domine, Spiritus Sanctus inflammet, quem Dominus noster Jesus Christus e penetralibus Cordis sui misit in terram et voluit vehementer accendi: Qui tecum vivit et regnat in unitate eiusdem Spiritus Sancti Deus. Per omnia saecula saeculorum. Amen.
~
3. Il Re dei Secoli. - Quanto poi a quel giorno e a quell'ora, nessuno li sa; neppure gli Angeli del cielo, ma solo il Padre. E come ai tempi di Noè, cosi avverrà alla venuta del Figlio dell'uomo. Come appunto nei giorni avanti al diluvio, mangiavano e bevevano, sposandosi e accasandosi fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca, e non se ne dettero pensiero, finché venne il diluvio e portò via tutti, così pure sarà alla venuta del Figlio dell'uomo. Allora due si troveranno nel campo: l'uno sarà preso e l'altro lasciato. Due donne saranno alla macina: l'una sarà presa e l'altra lasciata. Vegliate adunque, perché non sapete a che ora verrà il vostro Signore.
Ripensate a questo: che se il capo di famiglia sapesse a che ora il ladro ha da venire, veglierebbe certamente e non lascerebbe spogliare la sua casa. Quindi anche voi state preparati, perché nell'ora che non pensate verrà il Figlio dell'uomo. Chi è mai quel servo fedele e prudente, preposto dal padrone ai domestici per dar loro il cibo a suo tempo? Beato quel servo che il padrone tornando, troverà a fare il suo dovere. In verità vi dico: gli darà l'amministrazione di tutti i suoi beni. Ma se è un servo cattivo che dica in cuor suo: tarda a tornare il padrone, e comincia a picchiare i conservi, a mangiare e bere coi briaconi, verrà il padrone di questo servo nel giorno in cui meno se l'aspetta, e nell'ora che non sa, e lo toglierà via e gli assegnerà il posto degli ipocriti: ivi sarà pianto e stridor di denti
(Mt 24,36-51).
Verrà il Giudice in grande maestà. «Il Padre diede al Figlio ogni giudizio». La Croce, già strumento di ignominia, precederà e risplenderà sulle nubi come trofeo di vittoria. La seguirà un grande corteggio di angeli, di apostoli, di martiri, di confessori e di vergini; infine, verrà Gesù Cristo stesso, giusto e
~
buono. Egli fu dato al mondo Maestro, Redentore, Modello; a Lui fu tutto sottomesso: ma vi fu chi Lo accolse e L'obbedì, vi fu chi Lo rigettò e perseguitò. Ed ora Egli viene:
come gloria e conforto dei buoni; come vindice dell'onore del Padre; come trionfatore dei suoi nemici.
Egli è il re dei secoli, il giudice dei vivi e dei morti, l'arbitro assoluto ed eterno della sorte dei popoli e degli individui.
Come Creatore, chiederà conto di tanti doni e mezzi che offerse agli uomini per la loro eterna salvezza; innanzi a tutti mostrerà la Divina Sua Larghezza e Provvidenza universale
Come Redentore, chiederà conto di tanti doni di grazia che ci portò dal cielo e meritò con la sua Passione e Morte. Quale accusa sarà per i popoli ostinatamente infedeli la vista della Croce! Quale conforto, invece, per le anime ferventi, per le nazioni cristiane!
Come Santificatore, chiederà conto della osservanza della sua legge, della fede alle sue parole, dell'uso dei Sacramenti. Bella la scena descritta nel Salmo: «Disse il Signore al mio Signore: siedi alla mia destra. Mentre io metterò i tuoi nemici a sgabello sotto ai tuoi piedi. Il Signore ha dato il comando a te, ti ha posto nelle mani i tuoi nemici. Tu fosti da me e con me in principio dei tempi, fra gli splendori della corte celeste... Hai bevuto al torrente del dolore, perciò riceverai gloria eterna»1.
In Gesù Cristo impero e grandezza;
In Gesù Cristo bontà e giustizia;
Gesù Cristo gaudio degli eletti;
Gesù Cristo terrore dei reprobi.
~
L'umanità intera gli starà innanzi: i buoni Lo accoglieranno con canti di gioia; i cattivi si sentiranno calpestati, annientati dalla sua potente maestà.
Canto del Salmo 3; preghiera a S. Paolo perché ci impetri di dar gloria al Maestro Divino assoggettandogli la nostra intelligenza.

SALMO 3

Domine, quid multiplicati sunt, qui tribulant me? multi insurgunt adversum me.
Multi dicunt animae meae: Non est salus ipsi in Deo eius.
Tu autem, Domine, susceptor meus es, gloria mea, et exaltans caput meum.
Voce mea ad Dominum clamavi: et exaudivit me de monte sancto suo.
Ego dormivi, et soporatus sum: et exsurrexi, quia Dominus suscepit me.
Non timebo milia populi circumdantis me: exsurge Domine, salvum me fac Deus meus.
Quoniam tu percussisti omnes adversantes mihi sine causa: dentes peccatorum contrivisti.
Domini est salus: et super populum tuum benedictio tua.
Gloria Patri, etc.

PREGHIERA

O gloriosissimo Apostolo delle genti, San Paolo, che con tanto zelo vi adoperaste per distruggere in Efeso quegli scritti, che ben conoscevate avrebbero pervertito la mente dei fedeli: deh! vogliate anche al presente volgere su di noi benigno lo sguardo. Voi vedete come una stampa miscredente e senza freno si attenti a rapirci dal cuore il tesoro prezioso della fede e della illibatezza dei costumi. Illuminate, ve ne preghiamo, o santo Apostolo, la mente di tanti perversi scrittori, affinché desistano di recar danno alle anime colle loro ree dottrine e perfide insinuazioni. Movete i loro cuori
~
a detestare il male, che essi fanno all'eletto gregge di Gesù Cristo. A noi impetrate la grazia che, docili sempre fila voce del Supremo Pastore, non ci damo mai alla lettura di scritti perversi; ma cerchino invece di leggere e, per quanto ci sarà dato, di diffondere quelli che col loro pascolo salutare, aiutino tutti a promovere la maggior gloria di Dio, l'esaltazione della sua Chiesa e la salute delle anime. Così sia.
~

1 Rm. 8,17.

1 Sal 109.