Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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9. [IL DONO DELLO SPIRITO SANTO]*

I giorni che stiamo passando sono santi perché sono i giorni che compongono la novena dello Spirito Santo prescritta dall'immortale Leone XIII. Sono i giorni che seguono l'Ascensione e ci elevano al cielo. La Chiesa infatti prega: «Deh, ci concedi, o Signore, che come crediamo il tuo Unigenito, nostro Redentore, essere asceso al cielo, così ancor noi con la mente abitiamo in cielo»1. Sono giorni del mese di maggio, anzi venerdì scorso, venerdì seguente l'Ascensione2, si celebrò la festa liturgica della Regina degli Apostoli, che noi abbiamo trasportata all'ultima domenica per festeggiare solennemente la nostra Madre e la chiusura del suo mese. Per questi motivi i giorni che trascorriamo sono da passare santamente.
II Vangelo di oggi3, domenica tra l'ottava dell'Ascensione, ci invita a riflettere sullo Spirito Santo con la promessa fatta da Gesù agli Apostoli4. Lo Spirito Santo, Dio come il Padre e Dio come il Figlio, deve venire invocato da noi in questi giorni perché ci conceda l'abbondanza dei suoi doni ed elargisca domenica prossima anche a noi una vera Pentecoste.
Lo Spirito Santo è la vita dell'anima nostra, è la vita di tutti i buoni. Già nell'Antico Testamento egli dominò. Leggiamo infatti nelle prime pagine del Genesi: «Lo Spirito di Dio si librava sulle acque»5; lo Spirito Santo ispirò i profeti; illuminò gli scrittori sacri; mantenne viva l'idea del Redentore; santificò tanti uomini dell'Antico Testamento: Giobbe, Giuditta, Ester, Ruth, Tobia.
Lo Spirito Santo santificò Gesù Cristo stesso nella sua umanità: il nostro Salvatore nacque, difatti, per opera dello Spirito Santo6; per lo stesso Santo Spirito si diffuse nell'umanità e fece
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sì che crescesse in sapienza, grazia oltre che in età7. Fu ancora lo Spirito Santo che lo condusse nel deserto8; che discese su di lui nel battesimo9. E, come lo Spirito Santo santificò il capo del corpo mistico, così ne santifica le membra. Con la sua venuta cominciò per la Chiesa la vitalità: per lo Spirito Santo venne resa infallibile ed indefettibile; per esso gli Apostoli predicarono in tutto il mondo, per esso i martiri sopportarono i più atroci tormenti, per esso germogliarono i vergini e nacque lo stato religioso. È lo Spirito Santo che suscita le vocazioni e dona la forza di praticare i consigli evangelici.
La grazia divina è in noi per lo Spirito Santo: ci venne nel Battesimo, vi fu irrobustita nella Cresima e viene aumentata con la sua continua assistenza.
Quali sono gli effetti che produce lo Spirito Santo?
Ci dona, anzitutto, la grazia che ci fa amici e figli di Dio, sostanzialmente santi, partecipi della divina natura.
Ci dona le tre virtù teologali: la fede per cui crediamo in Dio e alle verità rivelate; la speranza per cui guardiamo al cielo, lavoriamo per il cielo e speriamo di raggiungerlo; la carità per cui amiamo Dio ed il prossimo.
Lo Spirito Santo ci inclina alle beatitudini evangeliche che sono una pregustazione di premio.
Ci dona i dodici frutti elencati da S. Paolo nella lettera ai Galati, capitolo V10.
Quando lo Spirito Santo penetra un'anima la rende come una pianta viva, la fa fruttificare per la vita eterna.
È bene invocare spesso i doni dello Spirito Santo. Vi sono santi che non ebbero tanti aiuti come abbiamo noi, ma ebbero una viva devozione allo Spirito Santo ed arrivarono ad altezze sublimi, perché un'anima ha tanta luce, e tanta grazia quanta gliene dà lo Spirito Santo.
Vi sono persone che non hanno presenza, non fanno figura, ma ricevono nelle loro anime copiosi i doni dello Spirito Santo, si fanno tanti meriti e nell'eternità s'irradia da loro una grande luce.
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Conclusione:

1) Lo Spirito Santo abita nelle anime che non hanno il peccato: bisogna perciò ad ogni costo evitare il peccato, anche il veniale e togliere tutto ciò che può offuscare in noi la divina presenza.
2) Invocare lo Spirito Santo con la recita del Gloria Patri, del Veni Creator, e del terzo mistero glorioso.
3) Come gli Apostoli, così noi, in questi giorni, raccogliamoci attorno a Maria SS. e con lei e per lei chiediamo l'abbondanza dello Spirito Santo.
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* Meditazione stampata in CI, 4-5 [1940] 2-3 con il titolo: “Domenica fra l'ottava dell'Ascensione”. La data è stata costruita con l'aiuto del calendario liturgico: Roma, 5 maggio 1940.

1 Cf Orazione della Messa dell'Ascensione del Signore.

2 3 maggio 1940.

3 Gv 15,26-27;16,1-4.

4 Cf At 1,8.

5 Gen 1,1.

6 Cf Lc 1,35.

7 Cf Lc 2,52.

8 Cf Mt 4,1.

9 Cf Mt 3,16.

10 Cf Gal 5,22.