Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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La Via Crucis2

La via crucis è una pratica molto diffusa nella Chiesa, che ci permette di fare in spirito il doloroso viaggio di Gesù da Gerusalemme al monte Calvario. La via crucis ci insegna l'umiltà e la pazienza amorevole nel portare la nostra croce. Voglio suggerirvi alcuni sentimenti che amerei che ognuna di voi avesse ogni volta che compite questa pia pratica.
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I Stazione - Gesù nel pretorio di Pilato riceve la sentenza di morte. Consideriamo quanto fu dolorosa questa sentenza. Gesù il figlio di Dio, il creatore dell'universo, per mezzo del quale furono fatte tutte le cose è condannato a morte dai figli colpevoli! Davanti all'ingiustizia degli uomini, Gesù abbassa il capo e accetta la sentenza di morte. L'aveva aspettata e profetata tante volte!
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Pensiamo: chi ha meritato a Gesù questa pena? I peccati di tutti gli uomini.
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Gesù viene caricato della croce - La legge voleva che il condannato portasse lo strumento del suo supplizio. Gesù abbracciò la croce con gioia come strumento della nostra redenzione. Accettiamo noi volentieri le nostre croci? Non dico con piacere perché è difficile ma almeno con rassegnazione e serenità nella volontà di Dio. Rassegnati e disposti a sopportare tutte le croci che incontriamo nella vita.
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Gesù cade sotto la croce tre volte - Gesù è caduto sotto il peso della croce, perché le sue forze venivano meno; noi invece cadiamo per la nostra malizia. L'ostinazione e la malizia non piacciono al Signore. Facciamo la nostra via crucis per ottenere grazia e misericordia per tutti i nostri peccati di malizia.
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Quale grave danno il peccato! Temiamo sempre e solo di disgustare il Signore; detestiamo le nostre colpe, evitiamo le occasioni, adoperiamo i mezzi che il Signore ci dona in abbondanza.
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Gesù incontra sua Madre, la Veronica, le pie donne. - Queste sono le consolatrici di Gesù. Fra tutte la più efficace è la Madonna: la Madre!
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Le altre rappresentano le anime riparatrici e specialmente le religiose. Sentire compassione per i dolori di Gesù. Gesù però dice loro: «prima di piangere su di me, piangete sui vostri peccati». Fare penitenza per i nostri peccati e per quelli di tutti gli uomini. Ma non voler riparare solo i peccati altrui perché Gesù dice: «non piangete tanto sul peccato di questo popolo quanto sui vostri peccati!». Alle volte siamo testimoni di mancanze alla legge di Dio che ci riempiono di sdegno; ma queste mancanze il più delle volte sono causate da ignoranza. Ma noi, noi cui non manca l'istruzione religiosa e gli aiuti più valevoli, siamo forse scusati per certe mancanze che commettiamo ad occhi aperti?
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Le pie donne piansero le cause della passione; la Veronica vuol riparare i peccati di pigrizia, la Madonna volle confortare il cuore di Gesù. Ella si rivolse all'anima di Lui; perché vi è una passione esterna, ma ce n'è anche una interna, che è la più terribile. Gesù vide il Suo Padre adirato, vide l'abbandono dei suoi discepoli diletti, vide l'ostinazione dei dottori della vecchia legge; per questo esclamò: «tristis est anima mea usque ad mortem!».
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La Madonna consolò Gesù con la sua sola presenza. Non parlò, non pianse, non si irritò contro i carnefici: forte nel suo dolore condivise la passione del suo Gesù, ritta davanti alla croce.
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La Madonna insegna a fare silenziosamente dei grandi sacrifici per Gesù, dei sacrifici così grandi che alle volte il cuore sanguina.
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Maria santissima era così disposta alla volontà di Dio, che volentieri avrebbe sacrificato ella stessa il figliolo, quale novello Isacco, se così avesse desiderato il Padre!
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Alla scuola di Maria impariamo l'amore alla croce: alle piccole croci. Saper soffrire il caldo, il freddo, un po' di sete...
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Ricordiamo spesso che non ci siamo fatte religiose per cercare le consolazioni di Dio quanto il Dio delle consolazioni. Gesù non cercò mai se stesso. «Christus non sibi placuit».
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Gesù muore sulla croce - Gesù ci redime morendo; siamo stati salvati dalla croce, strumento del suo supplizio. Sì, tocchiamo le piaghe del costato, delle mani, dei piedi, e crediamo all'amore di Gesù!
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Gesù è deposto dalla croce tra le braccia della Madre. - Stiamo volentieri vicino a Maria addolorata e meditiamo con Lei la storia della nostra redenzione. ChiediamoLe di parteciparci i suoi sentimenti in quella sera del sabato santo.
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Gesù viene sepolto - E' l'ultimo atto del grande dramma della nostra redenzione.
Quanto sono mai preziose le anime se Gesù ha dato la vita per esse e se Maria non ha esitato ad offrire per esse, come vittima il suo figliolo, l'unico suo figlio!
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Lavoriamo! ove il Signore ci chiama, ma lavoriamo cooperando all'opera di redenzione, ricordando la parola divina «venite ad me omnes».

Marzo 1939

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2 Marzo 1939