Il vostro apostolato è pastorale23 Nella terza parte delle vostre costituzioni si parla dell'apostolato. Il vostro apostolato si compendia in queste parole: amare le anime. Pensate un momento alla scena del Vangelo e ognuna la riferisca a se stessa.
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Gesù chiamò Pietro in disparte e gli disse: «Mi ami tu?» «Signore, tu lo sai che io ti amo» e Gesù gli risponde: «Pasci i miei agnelli». E Pietro fu il primo pastore della Chiesa; amò il suo gregge fino al martirio.
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Un'altra volta Gesù disse ai suoi discepoli: «Andate in tutto il mondo...». Gesù buon Pastore che ha pronunciato queste parole un giorno ai suoi primi apostoli, è lo stesso Gesù buon Pastore che sta qui nel Tabernacolo vivo, vero, reale e come allora ripete le stesse parale a voi.
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La vostra missione nasce dall'amore: «Dilexit me et tradidit semetipsum pro me». La prima condizione per esercitare l'apostolato è l'amore, un amore simile a quello di Gesù sulla croce: «sitio»; un amore ben determinato, non un sentimento vago. Amore vero , completo che si mette a disposizione delle anime senza nessun limite.
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La salvezza della nostra anima è legata alla salvezza delle anime della nostra parrocchia.
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Chiediamo che il Signore dilati i nostri cuori, per amare tutte le anime senza distinzione, perché tutte le vogliamo con noi in paradiso.
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Quando venne eletto il Papa attuale, egli disse: «noi abbiamo sentito che il nostro cuore si è dilatato, abbiamo sentito una paternità nuova, universale». Così deve avvenire per noi quando andiamo in una parrocchia: dobbiamo amare. Quando si ama si prega, si ripara, si moltiplicano le opere perché l'amore è inventivo e non cessa di espandersi.
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L'apostolato è carità; quanto più sapremo adattarci agli uomini di ogni condizione, lingua e continente tanto più saremo efficaci.
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Nell'apostolato dobbiamo cercare unicamente le anime non i beni materiali; questi servono per sviluppare le opere dell'istituto e dare ad esso stabilità e consistenza, ma li dobbiamo sempre usare con distacco.
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L'unico nostro pensiero: amare le anime come Gesù buon Pastore le ha amate, cioè fino a dare la sua vita. L'anima pastorale spenderà la vita per le anime e in questo troverà il suo martirio quotidiano.
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Gesù buon Pastore che vi ha dato questa vocazione, vi darà anche le grazie per corrispondervi pienamente, tanto che in punto di morte, possiate dire: «consummatum est».