Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Santificazione della mente21
Per fare profitto della predica occorre sempre che, oltre chi parla esternamente al nostro orecchio, vi sia chi parla internamente al nostro cuore, e cioè che il Signore faccia comprendere, amare, e ispiri con la sua grazia desideri santi. Quando parlava Gesù molti l'ascoltavano: alcuni facevano profitto, altri cercavano di accusarlo. La parola di Dio può cadere sopra la strada, in terreno ghiaioso, tra le spine, e allora non produce frutto. La divina parola risuona abbondante nelle Chiese e viene comunicata con mezzi abbondanti nelle stampe, ma quanta parte di essa non produce perché non ci sono le disposizioni!
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Vi è però la semente caduta in terreno buono, ottimo, e produce in parte il 30, 60, e 100 per uno; noi abbiamo da far rendere la parola di Dio al massimo. Parole alle volte semplici, ma che penetrano nel cuore e fanno un santo. Vogliamo che gli Esercizi producano il 30, il 60, il 100 per uno? Domandiamo questa luce interiore, che lo Spirito Santo penetri nel nostro cuore.
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Negli Esercizi in primo luogo l'esame su quello che si è sentito. La prima parte dell'esame sopra la santificazione della mente, cioè il buon uso della ragione e lo spirito di fede. Il lume della ragione che ci distingue dalle altre creature; molti usano bene della mente, dell'intelligenza, della ragione; altri ne abusano. Quanto poi al lume della fede molti si oppongono e perciò la fede si estingue. Usare la mente nel bene e non abusarne nel male; fantasticare inutilmente su certe cose è un uso inutile della mente, così perdersi in scrupoli, in pensieri che distraggono.
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Conoscere tutto quello che riguarda il servizio e l'amore di Dio, per es. la vocazione.
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Ma la mente si può usare anche nel male, tutto ciò che non si può fare non si può neppure pensare. Tutte le virtù possono venire offese con la mente: si può offendere la fede dubitando, la speranza quando non si confida in Dio, la carità pensando male del prossimo.
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Far rendere il lume della fede che fu acceso in noi per la grazia dello Spirito Santo nel battesimo, e divenne più lucente nella cresima e negli altri Sacramenti, e poi nello studio del catechismo.
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Che nel nostro cuore, nella nostra mente ci sia un grande fuoco che si espande fino a comunicare ciò che si è sentito.
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Quando siamo raccolti le verità della fede si penetrano molto di più. Persone che vivono di fede! Tutto quello che succede internamente o esternamente pensare che è permesso da Dio per una maggior santificazione, per ricevere maggior merito. E sempre pensare che il Signore è buono anche quando ci dà qualche croce come l'ha data al suo Figlio.
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Raccolta la mente nella preghiera, nello studio, nel ricordare le cose più utili, e ad ogni pensiero cattivo o inutile sostituire un pensiero sano e utile.
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Presa una vocazione, abbracciato uno stato di vita, non pensare più alle altre cose.
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Non è distrazione se durante le preghiere viene alla mente lo studio o qualche altro dovere, è distrazione pensare a cose che non ci riguardano. Chi è consacrato a Dio deve pensare alle cose di Dio e delle anime.
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Tutto il bene parte dalla mente, se santificheremo la mente santificheremo il cuore, la volontà, i sensi, la vita.
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Sempre più santa la nostra mente e sempre più vivere e pensare secondo la fede.

25 agosto 1956

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21 25 agosto 1956.