Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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La giornata vocazionaria19
Alcune cose pratiche riguardo alla giornata delle vocazioni. Il primo pensiero riguarda Maria e le vocazioni. Maria, accolse, nutrì, accompagnò la più bella vocazione, Gesù. Lo assistette morente e lo presentò all'Ascensione.
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A Maria, Regina degli Apostoli si affidano i chiamati, con Maria ed in Maria compiamo il nostro lavoro apostolico. Con Maria, tutto è più facile, tutto è più fruttuoso, tutto è più santo. Consacrare a Maria i nostri vocazionari e si conchiude con esortazione e indirizzo a cercare le vocazioni, principalmente in quelle regioni dove c'è più abbondanza. Del resto l'Italia è come la miniera: in gran parte dall'Italia partono missionari e tante suore. Vi è anche da dire che chi vuol avere l'istinto per scoprirle deve fare delle belle comunioni, poi vedere in qualche maniera le qualità interiori e i disegni che Dio ha sopra un determinato fanciullo o fanciulla.
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Se si vuole vedere un po' meglio come preparare e sviluppare le giornate missionarie, consultiamo i libri che parlano di vocazioni. Occorre preparare la giornata: cominciare a parlarne sei mesi prima. Se non c'è la possibilità, cercare almeno di avvertire. Per un parroco, sarebbe più facile ricordarlo alla messa, alle Confessioni, alle giovani, alle madri. C'è prima una preparazione remota; se le suore ne danno l'avviso prima, è naturale che ci si prepara. Occorre essere preparati a questo, un grande amore a Dio e alle anime. Dio ci ha destinati al paradiso per diverse vie; ha seminato le grazie sulla via a cui ciascuno è destinato. E' una cosa delicatissima passare per la nostra via «Signore son tua figlia, dammi la mano».
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Le vie sono tante ma si riducono a tre principali: stato coniugale, stato religioso, stato di verginità nel mondo. Ognuno ha da compiere il proprio dovere. Se una prende la strada per cui è destinata da Dio, si può dire che fa la volontà di Dio; se prende un'altra strada, non fa mai la volontà di Dio e si troverà col rimorso. Quanta responsabilità per tutta la vita, per tutta la vita passata fuori della volontà di Dio! E' vero che ad un certo punto ci si può riprendere, ma è difficile. Il punto della direzione spirituale possono trattarlo chi segue le persone all'esterno, il direttore spirituale, la maestra, e specialmente il confessore perché risulta più chiaramente, quando tutto è circondato da una luce soprannaturale, quando la parola è più penetrante, il consiglio è più illuminato e accompagnato da più grazie.
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Chi guida sia già esperto e sia umile. E' tanto necessario che si guardi solo la gloria di Dio. Le vocazioni le dà Dio e i disegni di Dio sono tanti; se ci attiriamo una che non è chiamata, sarà come un osso fuori posto, se si indirizza nella via giusta farà tanto bene. Esortare, non sforzare, soprattutto illuminare sulle opere da fare e sui mezzi che si adoperano. Dire il contenuto delle costituzioni senza darle. I genitori daranno consiglio sul matrimonio, ma sulla vita religiosa non sanno, sa di più chi ha già fatto la strada, e può formare degli esseri felici per tutta l'eternità. I santi formano i santi e i cattivi trascinano al male. Tra i meriti più grandi che i genitori si possono fare vi è quello di dare a Gesù le figlie. Gli Apostoli formano gli Apostoli. Assicurarsi un po' di anime che pregano, che si impegnano al sacrificio: io andrò e tu lavorerai da casa presso il Signore.
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C'è poi una preparazione prossima che si fa attraverso la parola, le conferenze, le proiezioni, i foglietti, gli opuscoli, la radio, dove è possibile. Impegnare per questo scopo in particolar modo i malati. Promuovere la frequenza ai sacramenti affinché se ci sono le vocazioni si facciano sentire. Un seme ha bisogno di calore adatto. Il lavoro di propaganda per le vocazioni si può fare in una parrocchia o in una regione; in qualche luogo è stato nazionale, promosso dai Vescovi. L'Italia deve muoversi perché ha tante vocazioni: se è il centro della cattolicità vuol dire che devono esserci.
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Agire nell'umiltà, nella silenziosità: in ciò si trovano le belle vocazioni.

5 agosto 1956

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19 5 agosto 1956.